Saint Vincent e Grenadine

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Stato dell’America Centrale insulare, formato dall’isola di Saint Vincent e dal settore settentrionale del gruppo delle Grenadine.

Saint Vincent (345 km2 con ca. 108.600 ab. nel 2000), una delle Isole Sopravento, è montuosa, coperta di dense foreste e di origine vulcanica; la cima più alta è il vulcano La Soufrière (1165 m).

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La popolazione dello Stato, formata prevalentemente (85%) da Neri e Mulatti, si concentra per oltre i 9/10 nell’isola di Saint Vincent. La forte emigrazione è responsabile di un tasso di incremento demografico assai modesto (0,3%), nonostante il saldo naturale positivo. Unico centro urbano è Kingstown. Lingua ufficiale è l’inglese; quella corrente un idioma creolo. Le confessioni religiose predominanti sono quelle anglicana e metodista.

Attività economica prevalente è l’agricoltura, che produce soprattutto banane (oltre il 41% delle esportazioni), noci di cocco, patate dolci e la Maranta arundinacea, da cui si ricava una fecola pregiata (l’arrowroot). Esistono poi numerose piantagioni illegali di marijuana, coltivazione da cui dipendono in larga misura i contadini più poveri. Allevamento e pesca rivestono un ruolo importante solo rispetto al mercato interno, mentre l’industria, che è rappresentata soprattutto da piccoli impianti agroalimentari, mostra sintomi di espansione, in quanto la recente crescita del movimento turistico, diretto in particolare verso le isole Grenadine, ha innescato un discreto sviluppo del comparto delle costruzioni. Il paese offre condizioni fiscali privilegiate, tanto che si è affermato un piccolo settore finanziario offshore. La bilancia commerciale risulta in deficit: le esportazioni sono dirette principalmente verso Grecia, Francia e, in misura minore, Italia, mentre le importazioni (prodotti alimentari, macchinari ecc.) provengono soprattutto da Singapore, Stati Uniti e, tra i paesi della Comunità Caribica (CARICOM), Trinidad e Tobago.

Due sono gli aeroporti internazionali: uno nei pressi della capitale, Kingstown, e l’altro, di più recente costruzione, sull’isola di Bequia (arcipelago delle Grenadine); molto attivo per traffico di passeggeri il porto di Kingstown.

Storia

Possedimento britannico dal 17° sec., le isole fecero parte della federazione delle Indie Occidentali Britanniche (1958-62), ottennero l’autogoverno interno nel 1969 e l’indipendenza nell’ambito del Commonwealth nel 1979. Dopo la concessione del suffragio universale (1951), forza politica dominante fu dapprima il conservatore People’s Political Party (PPP), sconfitto nelle elezioni del 1967 dal Saint Vincent Labour Party (SVLP), il cui leader, M. Cato, fu a lungo primo ministro (1967-72; 1974-84). Assunta la guida dell’esecutivo nel 1984, il leader del centrista New Democratic Party (NDP), J. Mitchell (riconfermato nel 1989, 1994 e 1998), mantenne stretti rapporti con gli USA e promosse un progetto di integrazione economica e politica con Saint Lucia, Grenada e Dominica; nel 2000 fu sostituito dal ministro delle Finanze, A. Eustace. Nuove elezioni nel 2001 fecero registrare la secca sconfitta del NDP. Il nuovo governo, presieduto dal leader dell’Unity Labour Party (ULP) R. Gonsalves (riconfermato nel 2005 e nel 2010), ha posto al centro della propria azione lo sviluppo e la diversificazione delle attività economiche.

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