SALA

Enciclopedia dell' Arte Antica (1973)

Vedi SALA dell'anno: 1973 - 1997

SALA

J. Boube

Località del Marocco, vicino a Rabat (v.), a tre km dal mare, sull'orlo dell'altipiano che sovrasta il Bou-Regreg (il fiume Sala di Plinio) (Nat. hist., v, 5) Sembra che in un'ansa, oggi insabbiata del fiume, fosse impiantato il porto antico.

Tra il 1918 e il 1924, trovamenti fortuiti rivelarono la esistenza di due necropoli. Nel 1930 i lavori di Borély misero in luce sul bordo della moschea merinide di Chellah un arco di trionfo a tre fornici e la Curia Ulpia, da dove proviene la base di M. Sulpicius Felix. Gli scavi, ripresi dopo il 1958, anche se non hanno potuto chiarire il problema delle origini, probabilmente fenice, della città, hanno messo in luce su terrazzamenti a più piani, edifici ellenistici, d'architettura greco-punica del II-I sec. a. C. La scultura figurata si riallaccia a filoni molto diversi (africano, punico e greco), di cui la civiltà di Giuba II dovette essere la sintesi. Tra i più bei trovamenti citiamo una grande statua di Tolemeo di Mauretania, in pentelico, accurata replica del Doriforo; un torso acefalo di analoga ispirazione; e un ritratto in marmo di Giuba II. Gli strati mauretani si sono rivelati ricchi di ceramica neopunica, campana e aretina, lucerne ellenistiche, anfore preromane e monete mauretane e iberiche. Della città romana protetta da un castrum e costruita su quella antica verso la fine del I sec. d. C., sono già stati liberati il Foro, sorto su di un grande edificio mauretano, un Capitolium a tre celle, il quartiere contiguo delle terme pubbliche e le lussuose terme private, e inoltre un grande edificio molto rovinato che può essere stato la basilica. Il Cristianesimo è testimoniato a S. nel IV sec. e la base dedicata a Costantino nel Foro testimonia la sopravvivenza della città in questa epoca di generale abbandono. Un quartiere della necropoli ha restituito, nel 1966, 357 tombe ad incinerazione e ad inumazione, dell'epoca neopunica e dei due primi secoli della nostra èra, e un ricchissimo materiale ceramico.

Bibl.: St. Gsell-J. Carcopino, La base de M. Sulpicius Felix et le decret des décurions de Sala, in Mél. École Fr., 1931, I-IV, pp. 1-39; J. Boube, Une ville de Mauretaine: Sala, e t. II, Les necropoles de Sala, (in preparazione).