SALISBURY

Enciclopedia dell' Arte Medievale (1999)

SALISBURY

P. Draper

(Saresbury, Sarum nei docc. medievali)

Città inglese sulle rive dell'Avon, nella contea del Wiltshire.Il nucleo originario di S. sorse intorno al 1220, anno in cui venne fondata la cattedrale dal vescovo Richard Poore, in sostituzione di quella ubicata all'interno delle mura di Old Sarum, antica cittadella fortificata a ca. km 3 di distanza a N di Salisbury.Posta su una collina circolare abitata fin dall'età del Ferro, Old Sarum era stata in epoca romana sede di una fortezza e importante nodo stradale. Le locali popolazioni anglosassoni, presso le quali era chiamata Seares byrig ('città arida'), ne rafforzarono in seguito l'apparato difensivo. I Normanni la conquistarono nel 1070, ricostruirono le mura e vi eressero un castello, del quale sono conservate le rovine. La cattedrale venne fondata all'interno dei bastioni del castello dal vescovo Herman, quando nel 1075 costui trasferì la diocesi da Sherborne. Consacrata nel 1092, la chiesa venne in gran parte costruita durante l'episcopato di Osmund (1078-1099). Era caratterizzata da una navata centrale divisa in otto campate, un presbiterio absidato, fiancheggiato da lunghe e strette cappelle absidate e dotato di solide pareti che si estendevano fino alla metà dei bracci del transetto.La chiesa fu pesantemente rimodellata dal successore di Osmund, il vescovo Roger (1107-1139), a partire dal 1125 ed era ancora incompiuta alla data delle sua morte. Come a Canterbury intorno al 1090, il braccio orientale venne considerevolmente allargato, ma assunse la configurazione di un presbiterio a terminazione quadrata con deambulatorio e tre cappelle verso E. Anche il transetto venne riedificato in scala monumentale con navate laterali a E e O, caratteristica insolita che trova un precedente nella primitiva chiesa di St Paul a Londra e che riapparve in seguito nella cattedrale di Wells; infine venne costruito un chiostro lungo il fianco nordorientale dell'edificio. Il transetto sud aveva un largo portico con ricca decorazione scultorea, a giudicare dai frammenti rinvenuti in questo sito. La monumentalità della chiesa era inoltre accresciuta mediante l'aggiunta di un imponente Westwerk, probabilmente con due torri. Nulla di certo è conosciuto a proposito delle elevazioni, dato che l'edificio fu smantellato per la costruzione della nuova cattedrale. Non sopravvivono dettagli architettonici, ma i frammenti scultorei rimasti denunciano un'alta qualità e possono essere collegati alla produzione della cattedrale di Lincoln, un legame al quale forse non dovette essere estranea la parentela del vescovo Roger di Old Sarum con quello di Lincoln, Alessandro (1123-1148), suo nipote.Intorno al 1190 l'acuirsi dei conflitti tra i vescovi e i signori del castello e l'insoddifazione per le modeste dimensioni della cattedrale - l'ampliamento della quale era reso difficile dalla ristrettezza dello spazio disponibile - portarono all'elaborazione di un piano per il suo trasferimento in un altro sito, nella valle circostante il fiume Avon. La pietra di fondazione della nuova chiesa fu posta il 28 aprile 1220; i tre altari orientali erano pronti per la consacrazione già nel 1225.Il progetto prevedeva la costruzione di un ampio chiostro e di un campanile autonomo (distrutto intorno al 1790), nonché l'inserimento della cattedrale all'interno di un recinto in muratura destinato ad accogliere il palazzo vescovile e le case della prebenda per il decano, i canonici e i loro vicari. I lavori furono portati avanti rapidamente sotto la direzione dell'amministratore Elias de Dereham e del capomastro Nicholas di Ely; la maggior parte dell'edificio venne completata nel 1246 e il tetto venne ultimato nel 1258, quando la chiesa fu consacrata da Bonifacio di Savoia, arcivescovo di Canterbury. Una fonte del sec. 14° fornisce quale data finale dei lavori il 1266, che potrebbe includere la sala capitolare, per la quale tuttavia sono stati proposti anche gli anni ottanta del Duecento. Dopo il completamento della facciata ovest, la torre centrale venne incrementata di due ulteriori piani e sormontata da una guglia in pietra, raggiungendo un'altezza di ca. m 123. I dettagli architettonici della torre, in particolare l'assenza di archi ogivali, suggeriscono una datazione intorno al 1300, anteriore a quella tradizionale del 1334.La cattedrale di S. è stata spesso citata quale paradigma della forma tipicamente inglese del Gotico, conosciuta come early English style. È davvero inconsueto, in un contesto inglese, un edificio costruito nella sua integrità secondo un progetto coerente e sopravvissuto in modo riconoscibile nella sua condizione originale, con l'eccezione dell'aggiunta della torre e della guglia e della perdita della maggior parte della decorazione pittorica e delle vetrate. L'unica aggiunta tardomedievale significativa riguarda le due cappelle votive che fiancheggiavano la Trinity Chapel, demolite alla fine del sec. 18°, durante la drastica campagna di restauro intrapresa da James Wyatt. Il progetto era, in ogni modo, molto più regolare e molto meno ricco nella sua decorazione rispetto a quello delle cattedrali di Canterbury o di Lincoln, nei confronti delle quali la fabbrica vescovile di S. esibisce una stretta relazione tra l'architettura e la liturgia riformata secondo il rito di Sarum. Tale rapporto è palese sia nella chiara definizione dei percorsi processionali, sia nelle sottili differenze presenti nel lessico architettonico, che demarca aree distinte dal punto di vista liturgico, sia infine nel carattere generalmente controllato dell'architettura, evidente nell'impiego predominante di capitelli modanati anziché fogliati, nelle linee ininterotte delle colonnine en délit che circondono i pilastri e nella volta quadripartita disadorna che segna un rifiuto rispetto alle volte complesse inaugurate a Lincoln. A equilibrare simile controllo sono le caratteristiche atte a rendere la cattedrale adeguatamente ricca e monumentale: il doppio transetto, le forme elaborate dei pilastri e delle modanature e, soprattutto, l'impiego copioso del lucente marmo di Purbeck.Sebbene l'altezza delle volte risulti modesta secondo i canoni francesi, la scala dell'arcata principale, che occupa metà dell'elevazione dei tre piani, fornisce un parallelo con il Gotico francese. Tuttavia il passaggio del cleristorio dimostra, nella costruzione massiccia delle pareti, legami con la tradizione anglonormanna. I principi del progetto e gli schemi geometrici del piano e dell'elevazione, recentemente analizzati (Cocke, Kidson, 1993), sembrano dimostrare un deliberato senso di continuità con l'antica cattedrale di Old Sarum: il piano mediano goffamente ribassato, nell'elevazione centrale, può essere un'eco consapevole della galleria della primitiva sede vescovile. La sistemazione dell'estremità orientale con la cappella assiale sporgente, dedicata alla Trinità, ma utilizzata sin dall'inizio come Lady Chapel, trova il suo parallelo più vicino nel retrocoro della vicina cattedrale di Winchester, databile all'inizio del 13° secolo. La nuova estremità occidentale di Winchester venne eretta in connessione con la presentazione della reliquia di s. Swithun e potrebbe esservi stata anche a S. l'intenzione di fornire un'adeguata sistemazione alla reliquia di s. Osmund, il cui corpo venne trasportato da Old Sarum, ma la petizione per la sua canonizzazione ufficiale fallì e solo nel 1458 Osmund venne finalmente proclamato santo.L'impiego del doppio transetto, derivato quasi certamente da Canterbury e Lincoln, sarebbe diventato una caratteristica distintiva della costruzione di cattedrali duecentesche, come si puo osservare a Worcester e Beverley. La bella sala capitolare, dalla struttura ottagonale, con la sua abbondante decorazione scultorea, è una chiara manifestazione del potere e dell'autonomia del Capitolo così come il grande chiostro. L'ingresso principale della chiesa per i laici era coronato a N da un poderoso portico, che si trovava di fronte alla parte centrale della città. I portali del prospetto occidentale, destinati alle processioni, erano comparativamente insignificanti, ma la facciata formava uno schermo di grande effetto, che si estendeva al di là delle navate, terminando in torrette piuttosto che in torri vere e proprie. Il progetto prevedeva l'inserimento di ca. centocinquanta sculture a grandezza naturale, il cui programma è sconosciuto; le poche figure sopravvissute vennero modellate nel Trecento inoltrato. La maggior parte delle sculture, tuttavia, è datata al 19° e 20° secolo.La cattedrale custodisce un'interessante collezione di tombe episcopali, tra le quali spicca quella a baldacchino del vescovo Bridport (1257-1262). Il pulpito fu distrutto da James Wyatt e soltanto alcune delle sue arcate si sono conservate. Parte degli scanni medievali fu mantenuta nel rinnovo dell'arredamento operato nell'Ottocento. Una quantità considerevole dell'armatura lignea del tetto è originale, inclusa la complessa incastellatura lignea all'interno della guglia in pietra, probabilmente costruita con la centina originale.

Bibl.: F.A. Price, A Series of Particular and Useful Observations made with Great diligence and Care, upon that Admirable Structure, the Cathedral Church of Salisbury, London 1753; C.R. Wordsworth, The Ceremonies and Processions of Salisbury Cathedral, Cambridge 1901; D.H. Montgomerie, A. Clapham, Old Sarum, The Archaeological Journal 104, 1947, pp. 129-143; R.A. Stalley, A Twelfth-Century Patron of Architecture: a Study of the Buildings erected by Roger, Bishop of Salisbury, Journal of the British Archaeological Association 34, 1971, pp. 62-83; P. Draper, Architecture and Liturgy, in The Age of Chivalry. Art in Plantagenet England 1200-1400, a cura di J.J.G. Alexander, P. Binski, cat., London 1987, pp. 83-91; R. Spring, Salisbury Cathedral (The New Bell's Cathedral Guides), London 1987; P.Z. Blum, The Sequence of Building Campaigns at Salisbury, ArtB 73, 1991, pp. 6-38; T. Tatton-Brown, Bulding the Tower and Spire of Salisbury Cathedral, Antiquity 65, 1991, pp. 74-96; T. Cocke, P. Kidson, Salisbury Cathedral: Perspectives on the Architectural History, London 1993; Medieval Art and Architecture at Salisbury Cathedral, a cura di L. Keen, T. Cocke (The British Archaeological Association Conference Transactions, 16), Leeds 1996.P. Draper

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