SALMONIDI

Enciclopedia Italiana (1936)

SALMONIDI

Umberto D'Ancona

. Importante gruppo di Teleostei Isospondili (Malacotteri), considerato in passato una sola famiglia (Salmonidae), che da D.S. Jordan viene ripartito nelle seguenti famiglie: Salmonidae, Plecoglossidae, Coregonidae, Thymallidae, Osmeridae, Argentinidae, Microstomidae, Bathylagidae, Retropinnidae, Salangidae, Galaxiidae, Aplochitonidae.

I pesci di questo gruppo sono caratterizzati dall'estensione del sopraoccipitale tra i parietali fino ai frontali, dalla presenza di una seconda dorsale adiposa. I Salmonidi vivono per la maggior parte nell'emisfero settentrionali, alcuni soltanto nelle acque dolci, altri solo nel mare, altri infine nel mare risalendo nelle acque dolci per la riproduzione. Sono quasi tutte specie anadrome, che migrano nei laghi verso le acque superficiali o litoranee, nei fiumi e nei torrenti verso monte o dal mare nelle acque dolci. Sono in genere pesci stenotermi, che preferiscono le acque fredde, si riproducono per lo più in inverno. Sono tutte specie carnivore, spesso molto pregiate e perciò talvolta di notevole importanza economica.

Fam. Salmonidae. Il genere Salmo comprende numerose specie, in parte completamente d'acqua dolce, in parte migranti dal mare nelle acque dolci per la riproduzione. Il salmone (Salmo salar L.; fr. saumon; ted. Lachs; ingl. salmon), è caratterizzato dalla presenza di denti su tutto il vomere, da squame relativamente grandi comprese in numero di 11-12 tra la pinna adiposa e la linea laterale. Vive sulle coste settentrionali dell'Europa e del versante atlantico dell'America; risale i fiumi per la riproduzione durante i mesi invernali. In tali migrazioni è capace di superare salti di1-2 metri; secondo L. Roule è richiamato soltanto dalle acque fortemente ossigenate. I giovani salmoni rimangono abitualmente anche fino a 2-3 anni nelle acque dolci, hanno in tale periodo l'aspetto simile alle trote e sono detti in Inghilterra parr, in Francia tacon. I giovani che scendono al mare sono detti in inglese smolt, quelli che hanno passato un inverno al mare grilse. Questi ultimi possono raggiungere i 4 kg. e sono maturi per la riproduzione. Questa ha luogo abitualmente al 3°-4° anno. Raramente i Salmoni compiono più di due volte la riproduzione; non rimontano mai in anni immediatamente successivi. Il maschio maturo in abito di nozze presenta una colorazione più vivace e ha talvolta la mandibola fortemente incurvata a uncino. Nelle acque dolci il salmone digiuna e mentre va maturando le gonadi consuma la muscolatura e gli altri tessuti (F. Miescher). Dopo la frega molti individui muoiono. Il soggiorno nelle acque dolci può superare un anno. In alcuni laghi dell'America, della Scandinavia e nel Lago Ladoga in Russia ci sono razze di salmoni che vivono permanentemente in acqua dolce. Il salmone può superare 1 m. di lunghezza e i 25 kg. di peso. Esso è oggetto di una pesca fiorente, particolarmente lungo il Reno e nel Baltico. Viene conservato mediante affumicazione.

Allo stesso genere Salmo apparlengono le varie specie di trota (Salmo trutta L., ecc.) di torrente, di lago, marine (v. trota). La trota arcobaleno (Salmo irideus Gibbon) vive sul versante Pacifico dell'America Settentrionale. È stata importata anche in Europa.

Affine ai Salmoni è il Hucho hucho (L.) (sin. Salmo hucho L.; tedesco Huchen), detto anche salmone del Danubio, perché proprio del bacino danubiano.

Nei laghi di tipo alpino dell'Europa centrale e settentrionale, dell'Asia e dell'America vive il salmerino (Salvelinus alpinus [L.], sin. Salmo salvelinus L.; fr. omble chevalier; ted. Saibling; ingl. charr), che raggiunge gli 80 cm. di lunghezza. In Italia si trova in alcuni laghi del Trentino (Molveno). In Scandinavia, Alasca, Groenlandia vivono forme di questa specie che scendono al mare.

I Salmoni del Pacifico che vivono lungo le coste asiatiche e americane appartengono al genere Oncorhynchus con diverse specie: O. tschawytscha (ingl. king salmon), O. gorbuscha (ingl. humpback salmon), O. nerka (ingl. sockeye salmon), O. kisutsch, O. keta, O. masou. I più grandi di essi possono raggiungere il peso di 45 kg. Come il salmone europeo, in primavera-estate risalgono i fiumi per la riproduzione; dopo l'unica riproduzione muoiono. Vengono abbondantemente pescati specialmente lungo i fiumi dell'Alasca. Vengono affumicati, salati e messi in scatola.

Di varie specie di Salmonidi, particolarmente delle trote, viene fatto l'allevamento (salmonicoltura) immettendo in bacini naturali o artificiali o in acque pubbliche gli avannotti ottenuti con la fecondazione artificiale. A tale scopo si prestano particolarmente le acque fredde ad abbondante rinnovo. In Italia sono eseguite annualmente semine in acque pubbliche di parecchi milioni di avannotti di varie specie di trota; è stata tentata anche l'introduzione del salmone.

Fam. Coregonidae. Nei laghi dell'Europa centrale e settentrionale sono abbondanti diverse specie di Coregoni (Coregonus lavaretus L., C. fera Jur., C. wartmanni Bl.).

Fam. Thymallidae. Il temolo (Thymallus thymallus [L.], sin.: Thymallus vulgaris Nilsson; fr. ombre, ted. Aesche; ingl. grayling) vive nei corsi d'acqua dell'Europa settentrionale e centrale; nel golfo di Botnia scende anche al mare; in Italia vive nei fiumi del settentrione. Raggiunge i 40 cm. di lunghezza.

Fam. Osmeridae. Osmerus eperlanus L. (fr. éperlan; ted. Stint; ingl. smelt), vive nella Manica, nel Mare del Nord e nel Baltico; risale i fiumi. Supera i 20 cm. Mallotus villosus (L.) (ingl. capelin), vive nei mari artici, a primavera si avvicina alle coste per la frega; raggiunge 15-18 cm.

Fam. Argentinidae. Il genere Argentina comprende specie marine, d'acque profonde. Nel Mediterraneo vivono A. sphyraena L. e A. leioglossa Val.

Fam. Microstomidae. Vi appartengono specie marine, d'acque profonde. Sono conosciute dal Mediterraneo Microstoma argenteum Val. e Nansenia oblita (Facciolà) Schmidt.

J. Schmidt, Argentinidae, Microstomidae, Opisthoproctidae, Mediterranean Odontostomidae, in Rept. Dan. Ocean. Exped., 1908-10, II A 5 (1918); L. Roule, Les poissons et le monde vivant des eaux, Parigi 1926-36; L. Scheuring, Die Wanderungen der Fische, in Ergebn. Biologie, V (1929), p. 405; H. M. Kyle e E. Ehrenbaum, Teleostei Physostomi. 1. Clupeiformes, in Grimpe-Wagler, Tierwelt der Nord und Ostsee, Lipsia 1929; L. Sanzo, Salmonoidei, in Fauna e flora del Golfo di Napoli, monogr. XXXVIII (1931).

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata