SALONINA

Enciclopedia dell' Arte Antica (1965)

SALONINA (Cornelia Salonina Augusta)

G. Bovini

Moglie di Gallieno (imperatore 253-268). Donna intelligente e colta favorì gli studî di filosofia: del suo mecenatismo godette Plotino di Licopoli, il celebre fondatore della scuola neoplatonica.

Dalle effigi sulle monete si possono rilevare i lineamenti fisionomici dell'Augusta: fronte arcuata, naso aquilino formante un angolo all'attacco con la fronte, occhi abbastanza infossati, labbro superiore un po' sporgente su quello inferiore. I capelli sono piegati in onde leggere che lasciano liberi gli orecchi e dalla nuca, per mezzo di un'alta treccia, sono ricondotti sulla testa sino al punto di raggiungere talvolta il diadema. In base a queste immagini il Delbrück ha attribuito a S. una gemma, ora in collezione privata. I ritratti in scultura - fra l'altro assai diversi fra loro - fino ad ora attribuiti all'Augusta non hanno con S. niente a che fare, come dimostra l'esame sia dei lineamenti fisionomici sia quello dell'acconciatura. Il ritratto che più si avvicina ai lineamenti delle monete, è un busto in marmo lunense ora a Leningrado nel Museo dell'Ermitage.

Il volto, dall'ovale perfetto e leggermente chinato verso il basso, è girato verso sinistra e determina così, col differente livello delle spalle, un movimento vivace. I capelli, divisi da una scriminatura mediana, sono resi con grande morbidezza e dalla nuca sono ricondotti sul vertice della testa per mezzo d'una treccia alta e liscia. Il busto, che comprende anche parte delle braccia, è avvolto in un leggerissimo chitone che lascia scoperta la spalla destra, proprio come si vede nella gemma sopra ricordata e nelle sole monete di Salonina. Il Kieseritzky propose di riconoscere in questo busto Otacilia Severa, moglie di Filippo l'Arabo, mentre il Waldhauer propenderebbe a scorgervi Etruscilla, moglie di Traiano Decio.

Bibl.: R. Delbrück, Antike Porträts, Bonn 1912, tav. 59, n. 14; J. J. Bernoulli, Röm. Ik., II3, pp. 172-3; G. Kieseritzky, Museo dell'Ermitage, Museo delle sculture antiche, Pietroburgo 1901, p. 78, pp. 30-31 (in lingua russa); O. F. Waldhauer, Die antiken Skulpturen der Ermitage, Berlino-Lipsia 1928, p. 89, fig. 35; G. Bovini, Osservazioni sulla ritrattistica romana da Trboniano Gallo a Probo, in Mon. Ant. Linc., XXXIX, 1943, c. 227-243.