AGNELLI, Salvatore

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)

AGNELLI (Agnello), Salvatore

Renzo Bonvicini

Nato a Palermo nel 1817, da famiglia di commercianti, rivelò sin dall'infanzia grande sensibilità per la musica. Educato nel Collegio musicale di Palermo dall'età di otto anni, nel 1830 passò al Real Collegio (conservatorio S. Pietro a Maiella) di Napoli, dove studiò contrappunto con G. Fumo e N. Zingarelli, e composizione con G. Donizetti che lo ebbe tra gli allievi prediletti. Nel 1837 poté rappresentare al teatro Nuovo la prima sua opera, I Due pedanti, ch'ebbe successo. Nel 1838 diede a Napoli e a Palermo e successivamente ancora a Napoli altre opere, tutte accolte favorevolmente. Nel 1846 si recò a Marsiglia ed ivi si trattenne per molti anni, dando alle scene opere e balletti e componendo lavori anche non teatrali. Nel 1872 ritornò a Napoli, ma non riuscì a rappresentarvi il suo Cromwell. 

Morì a Marsiglia nel 1874.

L'A. fu compositore apprezzato in Italia e in Francia: G. Rossini ne elogiò nell'ott. 1846 il Miserere per 2 cori concertati e G. Donizetti nel 1847 accettava la dedica dello Stabat mater con parole di grande lode.

Le sue opere teatrali sono: I Due pedanti (Napoli, Teatro Nuovo 1837), Il Lazzarone napolitano (ivi, inverno 1838; Florimo, La scuola musicale, III, p. 497, dà anche 1837; secondo Clément, 1839), Una Notte di carnevale (Palermo, Teatro Carolino, 1838), I Due gemelli e I Due forzati ovvero Giovanni Vallese (ivi, 1839), La Locandiera di spirito (Napoli, Teatro Nuovo, estate 1839), La Sentinella notturna (ivi, teatro Partenope, 1840), L'Omicida immaginario e I Due Pulcinelli simili (ivi, teatro La Fenice, 1841), Il Fantasma (ivi, 1842), La Jacquerie (Marsiglia, Grand-Théatre, 22 apr. 1849), Léonore de Médicis (ivi, 21 marzo 1855), Les Deux avares (ivi, 22 marzo 1860; l'A. vi utilizzò il libretto intero e la musica del coro La Garde passe, il est minuit dell'opera omonima di Grétry, 1770).

Opere inedite: Cromwell (del quale qualche cosa fu inteso in una sala da concerti a Parigi nel 1872; cfr. Masutto p. 5), Stefania (3 atti), Gli Sforza (4 atti). Il Carozzi cita anche Il Debitore, Pace figlia d'amore, Le Nozze di un principe, Raul di Créquy (7 pezzi aggiunti all'opera di Val. Fioravanti), I Litiganti, come opere cedute dall'A, a Teodoro Cottrau per l'esercizio dei diritti d'autore. Balli: Calisto, Blanche de Naples, La Rose, composti tutti a Marsiglia e rappresentati ivi al Grand-Théatre (secondo il Caetani).

Altre composizioni sono: L'Apothéose de Napoléon Ier, cantata lirica (eseguita da tre orchestre nei giardini de Les Tuileries, Parigi 1856); oltre alla musica religiosa citata: Cantata di S. Rosalia, Preghiera, per voce sola di basso con accompagnamento a piena orchestra, 3 Litanie, 2 Messe, 4 Tantum ergo. L'A. musicò anche (secondo il Florimo, Cenno, p. 2155) il canto XXXIII di Dante (non si sa di quale cantica).

Bibl.: F. Florimo, Cenno storico sulla scuola musicale di Napoli, II, Napoli 1869, pp. 2152-2156; Id. La scuola musicale di Napoli e i suoi Conservatori, II, Napoli 1882, p. 14; III, ibid. 1882, pp. 121, 497; IV, ibid. 1881, p. 194; G. Masutto, I maestri di musica italiani del sec. XIX, Venezia 1882, p. 5;E. Carozzi, Annuario teatrale italiano per l'annata 1886, Milano 1886, p. 446; L., Mastrigli, La Sicilia musicale, Bologna 1891, p. 96; F. Parisini-E. Colombani, Catalogo descrittivo degli autografi e ritratti di musicisti..., Bologna 1896, p. 4; F. J. Fétis, Biographie universelle des musiciens, I, Paris 1860, p. 28, e Supplément, ibid. 1881, p. 7; F. Clément-P. Larousse, Dict. des opéras, pp. 314, 370-371, 428, 595, 642, 646, 653, 787, 808; G. Grove's Dict. of Music and Musicians, I, London 1954, p. 69; L. Caetani, Saggio di un Diz. bio-bibliogr. ital., n. 3558; C. Schmidl, Diz. universale dei Musicisti. I p. 17; Enciclop. dello Spettacolo, I, col. 174.

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