SAN LORENZO, Golfo di

Enciclopedia Italiana (1936)

SAN LORENZO, Golfo di (Gulf of St Lawrence; A. T., 125-126)

Carlo Errera

Questo nome, dato dallo scopritore J. Cartier il 10 agosto 1535 a una insenatura (oggi Pillage Bay o Baia di Sainte Geneviève) sita sulla costa labradorense a ponente dello Stretto di Belle Isle, venne estendendosi poi, per non chiara vicenda, a tutto il grande golfo di cui quell'insenatura è parte, aperto sulla costa orientale del Canada. Il golfo, che è l'antica amplissima foce della valle laurenziana sommersa dall'invasione oceanica e che ancora oggi nella sua parte più interna accoglie lo sbocco della grande riviera navigabile del San Lorenzo, ha ingresso dall'Oceano Atlantico per tre porte: per l'angusto Stretto di Belle Isle a E. fra Terranova e la costa del Labrador, per la larga apertura a S. detta, in onore dello scopritore, Stretto di Caboto, larga fino a 60 miglia fra Terranova e l'Isola del Capo Bretone, e per lo Stretto di Canso fra l'Isola del Capo Bretone e la terra contigua della Nuova Scozia. La superficie del golfo si calcola a 240.000 kmq., quasi due volte il Mare Adriatico; le profondità, spesso considerevoli anche vicino a terra (l'abbassamento è avvenuto anche in epoca geologica recente), raggiungono il massimo di 572 m. Le acque del golfo, solcate da tutto il vivacissimo movimento della navigazione fra Gran Bretagna e Canada risalente il golfo e quindi il fiume San Lorenzo (o discendente con direzione opposta), sono però soggette al congelamento invernale che, sebbene non rapprenda per intero la superficie acquea, impedisce però la navigazione regolare dal dicembre all'aprile; lo Stretto di Belle Isle è libero dai ghiacci soltanto nel giugno.

Una profonda valle sommersa s'incava nel fondo dello Stretto di Caboto intagliando lo zoccolo continentale. Isole varie (l'Isola del Principe Edoardo, il piccolo gruppo delle Magdalen, l'Anticosti all'ingresso dell'estuario) sono nell'interno del Golfo.