San Lorenzo

Enciclopedia dei ragazzi (2006)

San Lorenzo

Katia Di Tommaso

Un’autostrada d’acqua dolce

Emissario di un lago, il fiume San Lorenzo è la porta di accesso al sistema di navigazione interna più frequentato al mondo: infatti, risalendo il San Lorenzo dall’Atlantico, si può, con l’aiuto di qualche canale, percorrere l’insieme dei cinque grandi laghi nordamericani. Tale facilità di trasporto ha favorito lo sviluppo delle regioni interne che si affacciano sui laghi

Un fiume di laghi

Il fiume San Lorenzo non è particolarmente lungo (1.350 km) né particolarmente ampio. Ha però una caratteristica speciale: è lo sbocco della via d’acqua interna più importante del mondo e, con l’insieme dei grandi laghi nordamericani, è stato una delle risorse fondamentali che hanno consentito l’industrializzazione degli Stati Uniti e la competitività dei loro prodotti.

Con il nome di San Lorenzo il fiume nasce come emissario del Lago Ontario, tra Canada e Stati Uniti. Questo è alimentato, tramite il breve fiume Niagara – quello che forma le celebri cascate –, dalle acque provenienti dal Lago Erie, che a sua volta riceve, con i fiumi Detroit e Saint Clair, quelle del Lago Huron, collegato al Lago Michigan da uno stretto e al Lago Superiore – il più ampio lago del mondo – dal fiume Sainte Marie. Il San Lorenzo, insomma, funge da emissario di un unico bacino formato da una catena di laghi molto vasti uniti fra di loro da brevi tratti fluviali. Qualcuno, quindi, considera che le sorgenti del San Lorenzo debbano essere individuate in quelle di un piccolo fiume, il Saint Louis, che è immissario del Lago Superiore – in questa maniera, l’insieme del sistema fluviale-lacustre sarebbe lungo ben più di 3.000 km.

Uscito dall’Ontario, comunque, il San Lorenzo fa da confine tra Canada e Stati Uniti per quasi 200 km, riceve qualche affluente come l’Ottawa, in seguito entra in territorio canadese, bagna Montréal e Québec, che hanno importanti porti fluviali, quindi si apre nell’estuario. La quantità d’acqua che il San Lorenzo convoglia spiega come mai formi un estuario così ampio (fino a 40 km) e profondo, che sfocia nel Golfo del San Lorenzo, nell’Atlantico settentrionale. L’estuario è quasi sbarrato dall’Isola di Anticosti e il golfo dalla grande Isola di Terranova, che insieme proteggono dal mare aperto tutta l’area. Le particolari condizioni climatiche dell’area fanno gelare il golfo, rendendo impossibile o molto difficile la navigazione per alcuni mesi all’anno.

In nave nelle grandi praterie

Tutto il percorso è navigabile, dall’Atlantico al Lago Superiore: migliaia di chilometri. Inoltre, in molti punti del percorso del fiume, impianti idroelettrici producono energia a basso costo.

Il trasporto per via d’acqua è assai meno caro e meno inquinante di qualsiasi altro sistema. La disponibilità di una via d’acqua così lunga ha permesso di mettere a frutto le risorse dell’area centrale degli Stati Uniti e del Canada, grazie alla possibilità di trasportare merci a poco prezzo fino al mare. Dapprima si trattò soprattutto di cereali e di prodotti dell’allevamento. Chicago, sul Lago Michigan, nell’Ottocento diventò uno dei primissimi mercati mondiali per il frumento e la carne suina, grazie alla possibilità di esportarli via acqua; sviluppò, in conseguenza, una Borsa importantissima ancora oggi e tutto un sistema bancario, finanziario e assicurativo che è diventato uno dei più cospicui al mondo. Sulle rive statunitensi dei laghi sorsero anche parecchie altre grandi città e centri industriali importantissimi, come Milwaukee (motori), Detroit (la capitale mondiale dell’automobile), Cleveland (siderurgia), Buffalo e altri.

Il limite della navigazione fluviale è costituito dalla variabile profondità dei letti dei fiumi, che può impedire il passaggio alle navi più grandi, e poi dai salti d’acqua – come le cascate del Niagara. Già all’inizio dell’Ottocento, quindi, malgrado l’investimento necessario, vennero scavati canali per integrare la navigazione fluviale e lacustre. Presto si arrivò a una vera e propria rete.

Il canale più importante è quello che dai dintorni di Montréal passa per il Lago Champlain e raggiunge il fiume Hudson, puntando verso New York (che è collegata con il sistema); all’altezza della città di Albany, una deviazione lo collega con il Lago Erie, a sud delle cascate del Niagara. Alla metà del secolo 20° sono stati compiuti enormi lavori di ammodernamento della rete, che consentono anche a grandi navi oceaniche di raggiungere il Lago Superiore.

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