San Marino

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La più antica Repubblica d’Europa, completamente circondata da territorio italiano, tra la Romagna e le Marche.

Caratteristiche fisiche

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Il piccolo Stato è situato sulle ultime propaggini dell’Appennino, fra le valli della Marecchia a N e del Conca a S, e comprende la cresta calcarea del Monte Titano (739 m) e le colline circostanti. Il territorio è percorso dai torrenti Ausa, Marano e San Marino, tributario della Marecchia. Il clima è continentale temperato.

Popolazione

La popolazione è composta in larga maggioranza (85%) da cittadini sammarinesi e per un 10% da Italiani. L’incremento demografico (tasso di crescita annuo dell’1,1% nel 2009) è modesto ma costante; dai primi anni del 21° sec. è andata accentuandosi la tendenza al rientro dei cittadini espatriati. Fuori dai confini dello Stato vivono circa 17.000 sammarinesi, in massima parte nelle regioni italiane confinanti, ma anche in Francia, Belgio, Stati Uniti. La religione prevalente (89%) è quella cattolica. La capitale (4465  ab. nel 2017) è meta turistica molto frequentato; il centro più popoloso è Serravalle, ormai conurbato con Dogana (10.219 ab.).

Condizioni economiche

Il settore che contribuisce in misura maggiore (53,4%) alla formazione del PIL è quello terziario, rappresentato principalmente dal turismo e dalle attività indotte, fra cui notevoli le produzioni filatelica e numismatica. Di un certo rilievo anche le attività finanziarie, grazie alla favorevole legislazione fiscale. Il territorio è coltivato prevalentemente a frumento, mais e vite. Le attività industriali, fondate su piccole aziende, riguardano i settori tessile, del cemento, della carta, della gomma e del cuoio. Importante è anche l’artigianato (in particolare le ceramiche).

Il territorio è percorso da una superstrada che lo collega a Rimini; strade minori si dipartono dalla capitale verso le valli della Marecchia e del Conca.

Storia

Secondo la tradizione, sul Monte Titano avrebbe abitato nel 4° sec. un tagliapietre cristiano, Marino, che avrebbe raccolto compagni di fede per formare una congregazione. Questa comunità, diboscato il monte, divenne vico, poi pieve, poi castello, e infine, nell’11° sec., fortificatasi contro gli Ungari, i Saraceni e i Normanni, comune. Nonostante le insidie dei vescovi limitrofi e poi dei Malatesta, mantenne la propria indipendenza, protetta dai conti di Montefeltro e da privilegi papali. Nel 1460-63, alleata con Pio II e con Federico duca d’Urbino contro i Malatesta, la piccola repubblica ottenne i castelli di Fiorentino, Monte Giardino, Serravalle e Faetano. Verso la metà del 15° sec. l’arengo dei capifamiglia creò il Gran Consiglio, formato di 60 cittadini, che rimase in funzione per circa quattro secoli. Durante il Risorgimento offrì asilo a molti patrioti e numerosi Sammarinesi presero parte alle guerre di indipendenza.

Internazionalmente riconosciuto indipendente nel 1815, nel 1862 fu riconosciuto anche dal neonato Stato italiano, con il quale stipulò un’unione doganale a cui si aggiunse l’unione monetaria nel 1939. L’unione doganale con tutti i paesi UE risale al 1993, l’ingresso nell’area dell’euro al 2002.

L’ordinamento di S. si basa sugli antichi statuti (risalenti al Medioevo) e i loro successivi aggiornamenti. Capi dello Stato e dell’esecutivo sono due capitani reggenti, eletti per sei mesi dal Consiglio grande e generale; i capitani reggenti presiedono il Congresso di Stato, cui spetta il potere esecutivo, responsabile di fronte al Consiglio grande e generale. Quest’ultimo, titolare del potere legislativo, è costituito da 60 membri, eletti per cinque anni a suffragio universale. Dal 1945 si sono alternati al governo i Partiti Democratico Cristiano (PDCS), socialista (PSS) e progressista democratico (PPDS); nel 2005 il PSS e il Partito dei Democratici Sammarinesi (PDS) hanno dato origine al Partito dei Socialisti e dei Democratici (PSD). Alle elezioni politiche del 2008 ha prevalso una coalizione di centrosinistra comprendente il PSD, la Sinistra unita e l’Alleanza popolare dei democratici sammarinesi. I risultati delle elezioni politiche del 2012 hanno registrato la vittoria di un’inedita coalizione elettorale (San Marino bene comune) che ha unito il PDCS e Alleanza popolare, già al governo della legislatura uscente, con il PSD, precedentemente all’opposizione, mentre le consultazioni svoltesi nel 2016 hanno registrato la vittoria dei partiti Repubblica Futura, Civico 10 e Sinistra socialista democratica, uniti nella coalizione Adesso.sm che si è aggiudicata il 57,9% dei consensi contro il 42% riportato dalla coalizione San Marino prima di tutto, composta da PDCS, PSS, PSD e PDS. Le elezioni svoltesi nel dicembre 2019 hanno registrato la vittoria del PDCS con il 33,3% dei consensi (21 seggi su 60), mentre come seconda forza politica del Paese si è attestata la coalizione antisistema Domani in movimento con il 24,6% dei voti. Dall'aprile 2023 capitani reggenti sono A. Scarano del PDS e A. Tonnini del Movimento Civico R.E.T.E.

Nel settembre 2021 nel Paese la legalizzazione dell'aborto è stata approvata a larga maggioranza attraverso lo strumento referendario dal 77,3% dei suffragi, con un'affluenza alle urne del 41% degli aventi diritto.

Arte e architettura

L’abitato conserva il caratteristico aspetto medievale, con case costruite con pietra locale (pietra di S.). Sono visibili tracce di tre concentriche cinte murarie, che segnano l’evoluzione del centro nel corso dei secoli. Alla prima cinta (13° e 14° sec., parte alta intorno alla pieve), seguì quella (14°-15° sec.) estesa fino alla torre detta Cesta. Del 16° sec. è la terza cinta muraria, fino all’estremità della cresta montuosa. Presso la porta di San Francesco (antico ingresso della città) si trova la chiesa omonima (1361, trasformata nel 17°-18° sec.), con attigua pinacoteca. Il centro della vita civile è rappresentato dalla piazza della Libertà, con il Palazzo del Governo (fine 19° sec., in forme trecentesche). Neoclassica è la vicina basilica di San Marino (1836), costruita sul luogo dove sorgeva l’antica pieve. Di interesse architettonico, le tre torri (rocche o ‘penne’), erette sui tre picchi della cresta del Monte Titano: Rocca o Guaita (11° sec.); Cesta (13° sec.), sul picco più alto del monte; Montale (13° sec.). Nella parte più vecchia dell’abitato, il Palazzo Valloni (15°-18° sec.), con archivio governativo, biblioteca e museo.

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