SANTI QUARANTA

Enciclopedia Italiana (1936)

SANTI QUARANTA (alb. Saranda; gr. "Αγιοι Σαράντα; A. T., 76 bis)

Roberto Almagià

Località dell'Albania meridionale, sulla costa, circa 8 km. a nord est dell'imboccatura settentrionale del Canale di Corfù, in fondo a una baia assai ampia, protetta da tutti i venti, tranne da quelli di ponente. Il nome deriva da una chiesa eretta nel sec. X e dedicata ai Quaranta Santi; la località è pertanto indicata in tutte le carte nautiche a partire dal sec. XIII. Presso le rovine della chiesa, nella parte settentrionale della baia, si trovano i cospicui ruderi di un forte, e a non grande distanza è il villaggio attuale, che conta circa 2000 ab., in massima parte ortodossi. Da Santi Quaranta, che durante la guerra mondiale fu stabilmente e a lungo occupata dall'Italia, una buona strada per automezzi, costruita dagl'Italiani, conduce a Corizza; ad essa è congiunta anche Argirocastro. Pertanto Santi Quaranta è il più vicino e comodo sbocco marittimo per l'Albania meridionale e di SE.; vi fanno scalo linee regolari di navigazione per Valona, Corfù e Brindisi. Nell'interno della baia, protetto dalla punta settentrionale, è il piccolo Porto Limione, sicuro rifugio per bastimenti di modesta mole.