Calatrava-Valls, Santiago

Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)

Calatrava-Valls, Santiago

Marco Casamonti

Architetto e ingegnere spagnolo, nato a Valencia il 28 luglio 1951. Laureatosi in architettura nel 1974 presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Valencia, ove ha conseguito la specializzazione in urbanistica, si è trasferito in Svizzera nel 1975 e si è poi laureato presso il Politecnico di Zurigo in ingegneria strutturale. Nel 1993 ha ricevuto la laurea honoris causa presso il Politecnico di Valencia e nel 1994 presso le università di Siviglia ed Edimburgo.

Nel 1981 ha aperto lo studio professionale a Zurigo dove, nell'arco di poco meno di vent'anni, ha realizzato numerosi ponti, fabbriche, stazioni ferroviarie o per la metropolitana, padiglioni espositivi, edifici per uffici e opere di sistemazione urbana. Una continua attività di sperimentazione formale, strutturale e costruttiva ha reso necessaria la contemporanea apertura di altri due atelier ubicati a Parigi e a Valencia; le sue opere e la sua fama hanno compiuto il giro del mondo attraverso una fitta sequenza di mostre nelle più importanti città.

L'interesse internazionale mostrato dai principali musei e istituzioni culturali, nonché una continua attenzione della stampa, sono giustificati dall'originalità della sua ricerca e della specifica identità di un lavoro che rifugge da qualsiasi etichetta, proiettandosi su diversi scenari e differenti livelli interpretativi, specchio di una duttilità mentale e operativa che muove dalla scultura al design, dall'architettura all'ingegneria, dalla ricerca figurativa alla sapienza strutturale, dall'espressione stilistica alla scienza del calcolo, dall'antropomorfismo alla sapienza tecnologica. L'immagine armoniosa di organismi in movimento struttura compositivamente un'enfasi espressiva che si manifesta in tutte le più importanti realizzazioni: dai sinuosi basculaggi delle aperture della fabbrica Ernsting's (Vestfalia, 1983-85) alle raffinate membrature curvilinee a sezione variabile della stazione ferroviaria Stadelhofen (Zurigo, 1983-90), al musicale accostamento delle catene-corde nella copertura per la sala da concerti Bärenmatte (Zurigo, 1984-88), fino all'appassionante successione di ponti vertebrati (Barcellona, 1984-87; Créteil, 1987-88; Siviglia, 1987-92; Mérida, 1988-91; Ondarroa, 1989-95; Ripoll, 1989; Valencia, 1991-95).

Il tema del ponte strallato è affrontato attraverso una grande quantità di variabili connesse a differenti applicazioni e possibilità costruttive, tali da rendere l'autore padrone assoluto del genere sulla scena mondiale, con una conoscenza profonda della resistenza delle strutture e dei materiali per forma. Non altrettanto può dirsi delle sue architetture, 'costrette' a racchiudere un volume più che a sorreggerlo; in alcuni casi sembra emergere un compiacimento figurativo che prende il sopravvento sulla composizione complessiva, come dimostrano il sofferto attacco a terra degli uffici Henz Ag & Dobi Inter Ag (Suhr, 1984-85), la stridente contrapposizione formale delle membrature della Bce Place Gallery di Toronto (1987-92) o il palese zoomorfismo della stazione del TGV Rhône-Alpes, dove la hall principale è concepita come un enorme uccello dalle ali spiegate (Satolas, Lione, 1988-94). Vedi tav. f.t.

bibliografia

Santiago Calatrava. Il folle volo. The daring flight, a cura di P.L. Nicolin, M. Meili, Milano 1987.

Santiago Calatrava, Ingenieur-Architektur. Engineering architecture, hrsg. W. Blaser, Basel-Boston 1988.

El Croquis, 1989, 38 e 1994, 57 (nr. monografici).

R. Harbison, Creatures from the mind of the engineer, the architecture of Santiago Calatrava, Zürich 1992.

Santiago Calatrava. Libro segreto, a cura di M. Zardini, Milano 1995.

Santiago Calatrava. Opera completa, a cura di S. Polano, Milano 1996.

Cfr. anche la bibliografia Architekten, Santiago Calatrava, Stuttgart 1994³.

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