Santiago de Compostela

Enciclopedia Dantesca (1970)

Santiago de Compostela (ital. ant. Sant'Iacopo Di Compostella)

Adolfo Cecilia

de Compostela Città della Spagna nord occidentale, nella Galizia, in provincia di La Coruña. Sorse nel sec. IX attorno al sepolcro dell'apostolo Giacomo (v. GIACOMO il MAGGIORE, santo); saccheggiata e poi distrutta sul finire del sec. X, fu ricostruita nel sec. XI. Fu importantissima nel Medioevo, seconda soltanto a Roma come meta di pellegrinaggi cristiani (per la questione v. GALIZIA).

Di un pellegrinaggio di Guido Cavalcanti a S. de Compostela ci parla Dino Compagni (I 20).

Dell'importanza del pellegrinaggio a S. de Compostela troviamo testimonianza in Vn XL 7 E però è da sapere che in tre modi si chiamano propriamente le genti che vanno al servigio de l'Altissimo: chiamansi palmieri in quanto vanno oltremare, là onde molte volte recano la palma; chiamansi peregrini in quanto vanno a la casa di Galizia, però che la sepultura di sa' lacopo fue più lontana de la sua patria che d'alcuno altro apostolo; chiamansi romei in quanto vanno a Roma, là ove questi cu' io chiamo peregrini andavano; indiretta invece la citazione di S. de Compostela in Pd XXV 17-18, ove, per indicare l'Apostolo, D. usa la perifrasi il barone / per cui là giù si vicita Galizia.

Bibl. - E. Brambilla, Il diverso pellegrinaggio a S. Iacopo di G. Cavalcanti e di D.A., in " La Rivista Abruzzese " XIII (1898) 76 ss.; L. Vàzquez De Parga - I.M. Lacarra - I. Urìa Rìu, Las peregrinaciones a S. de C., III, Madrid 1948-1949; M. Petrocchi, Sulla " peregrinatio religiosa " nel Cinquecento, in Una devotio moderna nel Quattrocento italiano, Firenze 1961, 81-100.

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