PACIANO, santo

Enciclopedia Italiana (1935)

PACIANO (Pacianus), santo

Alberto Pincherle

Vescovo di Barcellona nella seconda metà del sec. IV, morto in tarda età sotto Teodosio, secondo la notizia di S. Girolamo nel De viris inlustribus, dedicato a Nummio (non: Nummo) Emiliano Destro (v. ambrosiastro, II, p. 807), figlio di P.: dunque tra il 379 e il 392, data dello scritto geronimiano.

Scrisse un'opera, ora perduta, Cervus o Cervulus, in cui combatteva gli spassi profani in occasione del Capodanno. Grande importanza per la storia della dottrina e della prassi penitenziale hanno invece i suoi tre scritti Contra Novatianos, lettere-trattati polemici contro un tal Sympronianus. Un quarto scritto, in cui P. prometteva non più di rispondere a obiezioni ma di esporre in maniera positiva la dottrina cattolica, non ci è pervenuto. Abbiamo invece due sermoni, Paraenesis sive exhortatorius libellus ad paenitentiam e De baptismo, i quali ci mostrano anch'essi l'educazione retorica che P. aveva ricevuto.

Se in questi scritti P. si rivela teologo spesso acuto e dalle idee chiare, molto più confuse appaiono le sue concezioni cristologiche in quel trattatello De similitudine carnis peccati, che i codici parigino e monacense attribuiscono a un Iohannes episcopus, e gli adozionisti spagnoli Elipando di Toledo e Felice di Urgel, citandolo, addirittura a S. Girolamo; ma che il benedettino G. Morin ha rivendicato a P., senza suscitare discussioni. Scritta contro i manichei e i docetisti in genere, l'opera sottolinea bensì la realtà dell'incarnazione, ma è molto imprecisa nel definire i rapporti fra la natura umana e la divina in Gesù Cristo.

Bibl. e Ediz.: Per le opere di P., v. Patrologia Latina, XIII, coll. 1051 segg.; ed. di Ph.-P. Peyrot, Zwolle 1896; G. Morin, Études, textes, découvertes, I, Maredsous-Parigi 1913, p. 107 segg. Su P.: J. van der Vliet, in Mnemosyne, n. s., XXIII (1895); C. Weyman, in Berlin. philol. Wochenschrift, 1896, coll. 1057 e 1104; A. Gruber, Studien zu P. von B., Monaco 1901; R. Kauer, Studien zu P., Vienna 1902. V. anche: penitenza.

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