SARA

Enciclopedia Italiana (1936)

SARA

Walter Hirschberg

. Tribù negra dell'Africa Equatoriale Francese, stanziata sul Bahr Sara, afluente dello Sciari. La regione ha una popolazione molto densa. I Sara, il cui numero è intorno al milione, si dividono in varie tribù secondarie, tra cui ricordiamo i Madjingai, Goulai, M'bai, Toumak, ecc. I Sara sono dediti all'agricoltura, alla caccia e alla pesca; allevano inoltre capre, polli, cani e cavalli. Per abitazioni usano capanne rotonde con tetti coniformi di paglia, accanto alle quali sorgono piccoli granai sopraelevati su pali. L'uso eccessivo della birra di miglio esercita un'azione nociva sulla salute della popolazione. L'arredamento domestico è quanto mai misero: mortai di legno, macine di pietra, bottiglie di zucca, cesti e strumenti da fabbro costituiscono quasi l'intero loro patrimonio. Prima dell'introduzione dell'islamismo e delle vesti prescritte da esso, le donne giravano ignude o provviste solo di un piccolo grembiule o con le reni cinte da una catena di perline, gli uomini portavano anch'essi davanti e dietro, più di rado soltanto dietro, un grembiule di pelle d'animale. Attualmente va sempre più diffondendosi il costume maomettano con le ampie vesti di cotone. Non di rado il capo vien completamente raso. Le donne prediligono acconciature ottenute radendo in modo speciale i capelli. È anche coltivato il tatuaggio a cicatrici. Labbra e orecchie delle donne sono forate. Le donne portano talvolta nelle labbra grandi dischi (onde la designazione coloniale di "femmes à plateaux"), nelle caviglie e nei lobî dell'orecchio, numerosi monili in filo d'ottone, intorno al collo catene di perline e alle braccia anelli di ottone e di rame. Sono ormai quasi completamente scomparsi arco e frecce, sono invece in uso grandi scudi rettangolari intrecciati, giavellotti e pugnali, portati sul braccio destro. L' artigianato si limita alla lavorazione del ferro, alla confezione di panieri e vasi, alla concia e alla tessitura. Le strette fasce di stoffa vengono poi cucite insieme in modo da formare pezze più grandi. Il traffico sui fiumi avviene a mezzo di zattere e di grandi piroghe formate da legni tenuti insieme da liane e corde. Con le piroghe e con l'aiuto di grandi reti tese tra due verghe vien esercitata la pesca. Trombe tamburi servono d'accompagnamento alle danze tenute durante le orgie di birra di miglio. L'uso degli amuleti è molto esteso. Aste a forma di forchetta stanno a segnalare i tumuli sepolcrali ricoperti di stuoie in giunco.

Bibl.: A. Chevalier, L'Afrique centrale française, Parigi 1908.