SARDINA

Enciclopedia Italiana (1936)

SARDINA (Sardina pilchardus Walb.; sin. Clupea pilchardus)

Umberto D'Ancona

Pesce teleosteo marino della famiglia C'lupeidae (v. clupedi), dal corpo compresso, con il margine ventrale (carena) dentellato, mascella inferiore leggermente prominente, opercolo striato; una sola dorsale, che s' inizia sopra o avanti le ventrali, anale arretrata, 7 raggi branchiostegi, di colore azzurro-argenteo.

Vive nel Mediterraneo e sul versante orientale dell'Atlantico settentrionale fino alla Manica; raramente si spinge più a nord. Nel Mediterraneo si riproduce in dicembre, gennaio e febbraio, in regioni più settentrionali più tardi; nella Manica in giugno-agosto. L'uovo e gli stadî larvali sono pelagici (F. Raffaele). Secondo L. Fage la sardina mediterranea arriva a maturità alla fine del 2° anno, non vive normalmente oltre il 5° anno di età; raggiunge i 18 cm. di lunghezza. Nella Manica arriva a 14 anni di età e a 25 cm.

Le sardine sono pesci pelagici che si radunano per la riproduzione in determinati punti, caratterizzati da particolari condizioni ambientali; in altre epoche si disperdono e si approfondano. E stata abbandonata l'idea che esse compiano estese migrazioni. Gli stadî giovanili, detti bianchetti (fr.: palailles) sono abbondanti sulle coste liguri.

La pesca della sardina ha luogo durante tutto l'anno, ma principalmente all'epoca della riproduzione. In alcune località del Mediterraneo e dell'Atlantico (coste dell'Istria, della Dalmazia, della Sicilia, del Golfo di Biscaglia, coste Atlantiche della Spagna e del Portogallo) la pesca di questa specie assume un'importanza rilevante. In Italia, dove la pesca delle sardine dà un prodotto abbondante ed economico, si prendono fino a 60-80.000 q. all'anno per il valore di 15-17 milioni di lire. Le sardine vengono catturate con reti a strascico (sciabiche, tratte), con reti verticali da posta o da imbrocco (menaidi, sardellare) o con la lampara. Nell'Adriatico fin da tempi remoti si pescano sardine per mezzo della luce. In molte località (Francia, Spagna e Portogallo, in Italia nella Venezia Giulia) questi pesci alimentano una fiorente industria conserviera.

Specie europee affini alla sardina sono, oltre all'aringa (v.), lo spratto, Clupea sprattus L., sin.: C. papalina (Bp.), Meletta phalerica (Risso); ír. sprat; sp. sardineta; ted. Sprott; ingl. sprat, che vive nell'Atlantico fino alle coste norvegesi e in Italia principalmente nell'Adriatico dove è detto papalina, e l'allacia Sardinella aurita, C. V.; fr. allache; sp. alacha, specie esclusivamente mediterranea, propria delle coste spagnole, siciliane, greche e dell'Africa settentrionale. Altre specie vivono nel Mar Nero, nell'Atlantico occidentale, nel Pacifico.

Bibl.: L. Fage, Engraulidae, Clupeidae, in Rept. Dan. Ocean. Exped., 1908-1910, II, A 9, 1920; F. De Buen, Clupéides et leur pêche, in Rapp. Proc. Verb. Réun. Comm. Int. Méditerranée, V (1930), p. 173; U. D'Ancona, Clupeoidei, in Fauna e flora del golfo di Napoli, XXXVIII (1931); G. C. Wheeler, A bibliography of the Sardine, in California Bur. Comm. Fischeries Bull., XXXVI (1931); G. Brunelli, Pesca delle acciughe e delle sardelle, in Pesca mari e acque int. d'Italia II, Roma 1931, p. 293.