satiri mitologia Nella mitologia della
Il tipo iconografico arcaico del s. ha chiome lunghe, barba, fisionomia caricaturale, torso nudo villoso, zampe e coda equina. Già sullo scorcio del 6° sec. a.C. nella scultura e nei vasi a figure nere i tipi satireschi si umanizzano, conservando solo le orecchie e la coda equina, mentre nei vasi a figure rosse viene meno anche la loro fisionomia mostruosa. Alla fine del 5° sec. le figure satiresche si ingentiliscono ancor più. Prassitele rinnova il tipo raffigurando i s. come adolescenti (s. versante, s. in riposo), la cui origine semiferina si rivela solo nelle orecchie appuntite e nelle folte e ispide chiome. L’arte ellenistica moltiplica i tipi (s. dormiente della Gliptoteca di Monaco, s. del gruppo detto L’invito alla danza degli Uffizi, s. della casa del Fauno a