KRIPKE, Saul Aaron

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1993)

KRIPKE, Saul Aaron

Antonio Rainone

Logico e filosofo statunitense, nato a Bayshore (New York) il 13 novembre 1940. Laureato alla Harvard University, è stato assistente alla Princeton University (1964-66) e alla Harvard University (1966-68). Professore alla Rockefeller University dal 1968 al 1976, dal 1977 insegna alla Princeton University.

Segnalatosi nei primi anni Sessanta per gli importanti contributi in cui, sulla base di un originale ampliamento della semantica tarskiana, ha fornito un'interpretazione semantica di vari sistemi di logica modale (un tipo di analisi poi applicato anche alla logica intuizionistica), K. ha successivamente dedicato le sue ricerche all'analisi del significato e alle problematiche semantico-linguistiche tipiche della filosofia analitica (teoria delle descrizioni, analisi delle asserzioni di credenza, sostitutività dell'identità). Notevole rilevanza in questo ambito ricopre la sua teoria del significato dei nomi propri: in opposizione alle teorie descrittivistiche di G. Frege e B. Russell e riprendendo una tesi di J.S. Mill, K. nega che i nomi abbiano una connotazione; essi sono "designatori rigidi" che, a differenza delle espressioni descrittive, hanno lo stesso referente o denotazione in ogni mondo o situazione possibile. Conseguenza di questa teoria è che le asserzioni vere d'identità tra nomi propri risultano necessariamente vere, tali cioè da valere in ogni mondo possibile, benché ciò non significhi che siano vere a priori (un risultato, questo, in contrasto con la tradizione filosofica che identifica verità necessaria con verità a priori). Strettamente connessa alla designazione rigida è inoltre la "teoria causale del riferimento", con la quale K. separa la funzione denotativa di un nome dai fattori connotativi o descrittivi che determinerebbero il suo referente, rendendo conto di tale funzione in termini di una catena causale di cui il primo anello è il "battesimo iniziale" di un oggetto o individuo, e quelli successivi sono costituiti dalle interazioni comunicative che trasmettono il nome da parlante a parlante, in modo tale che esso continui a riferirsi sempre alla stessa entità. Questa teoria del significato, insieme con quella affine di H. Putnam (v. in questa Appendice), ha avuto grande influenza negli anni Settanta, per via dell'utilizzazione in senso antirelativistico che ne è stata fatta in filosofia della scienza. A K. si deve inoltre un'originale interpretazione dell'argomento di L. Wittgenstein su "seguire una regola" (Ricerche filosofiche − 201).

Opere principali: Semantical analysis of modal logic I: Normal modal propositional calculi, in Zeitschrift für mathematische Logik und Grundlagen der Mathematik (1963, pp. 67-96); Semantical considerations on modal logic, in Acta Philosophica Fennica (1963, pp. 83-94; trad. it., 1974); Semantical analysis of modal logic II: Non-normal modal propositional calculi, in International Symposium on the theory of models, a cura di J.W. Addison, L. Henkin, A. Tarski (1965, pp. 206-20); Semantical analysis of intuitionistic logic I, in Formal systems and recursive functions, a cura di J.N. Crossley e M.A.E. Dummett (1965, pp. 92-129); Identity and necessity, in Identity and individuation, a cura di M.K. Munitz (1971, pp. 135-64; trad. it., 1973); Naming and necessity, in Semantics of natural languages, a cura di G. Harman e D. Davidson (1972, pp. 253-355, 2ª ediz. in vol., 1980; trad. it., 1982); Outline of a theory of truth, in The Journal of Philosophy (1975, pp. 690-716); A puzzle about belief, in Jerusalem Philosophical Encounter, vol. ii, a cura di A. Margalit (1976, pp. 239-88); Is there a problem about substitutional quantification?, in Truth and meaning, a cura di G. Evans e J. McDowell (1976, pp. 325-419); Wittgenstein on rules and private language (1982; trad. it., 1984).

Bibl.: K.A. Bowen, Model theory for modal logic. Kripke models for modal predicate calculi, Dordrecht 1979; A. Brody, Kripke on proper names, in Contemporary perspectives in the philosophy of language, Minneapolis 1981, pp. 75-80; A.C. Grayling, An introduction to philosophical logic, Brighton 1982; K.S. Donnellan, Kripke and Putnam on natural kind terms, in Knowledge and mind. Philosophical essays, a cura di C. Ginet e S. Shoemaker, New York-Oxford 1983, pp. 84-104; A. Bonomi, I nomi delle cose, in Id., Le immagini dei nomi, Milano 1983, pp. 117-36; I. Kuart, Kripke's belief puzzle, in Studies in the philosophy of mind, Minneapolis 1986, pp. 287-325; Introduzione alla filosofia analitica del linguaggio, a cura di M. Santambrogio, Roma-Bari 1992.

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