Savoia (fr. Savoie) Regione storica delle Alpi Occidentali, politicamente appartenente alla
La popolazione (1.097.000 ab. nel 2006) è diminuita fortemente negli ultimi decenni del 19° sec. e nei primi del 20°, nel quadro di un generale spopolamento montano, per poi riprendere gradualmente e costantemente a salire, grazie a un certo sviluppo delle attività industriali prima e di quelle turistiche poi.
Tra le coltivazioni, che occupano circa un quarto della superficie della regione, primeggiano i cereali (mais nelle valli più assolate, frumento al di sotto dei 600 m, segale e avena fino a 1600-1700 m) e la patata. Discreta diffusione ha, fin verso i 600 m, la vite, da cui si ricavano vini pregiati. Di rilievo anche l’allevamento bovino e lo sfruttamento delle foreste. Alle antiche industrie artigiane (orologeria, fonderia/">fonderia, filatura e tessitura della lana, caseificio, lavorazione del legno) se ne sono aggiunte nel corso del 20° sec. altre, tra cui primeggiano le metallurgiche grazie alla disponibilità di energia idroelettrica. Fonte di notevole ricchezza è il turismo: oltre alle numerose stazioni idrominerali, vanno ricordate le località di soggiorno estivo e di sport invernali, alcune delle quali di fama mondiale (Chamonix, Megève, Saint-Gervais-les-Bains). La regione è attraversata dalla grande linea ferroviaria Torino-Parigi.
Dipartimento della S. Dipartimento francese (Savoie; 6028 km2 con 404.000 ab. nel 2006); capoluogo Chambéry. Corrisponde alla parte meridionale della regione della Savoia. Comprende a E alti rilievi alpini, tra i quali il Massiccio della Vanoise, mentre a O l’area dell’Isère appartiene alle Prealpi e quella all’estremità occidentale si riallaccia al Giura. I centri maggiori sono, oltre al capoluogo, Aix-les-Bains, Saint-Jean-de-Maurienne, Albertville.
Nell’area occidentale prevalgono le colture di grano, mais e patata; vite e fruttiferi occupano i versanti a solatio della zona prealpina; in quella alpina si coltivano soprattutto segale e avena. Notevole incidenza hanno l’allevamento bovino e lo sfruttamento forestale. Il settore secondario, oltre che dalle attività derivate dall’allevamento (caseificio) e dalla foresta (lavorazione del legno), è rappresentato da industrie siderurgiche, chimiche e tessili, favorite dall’abbondante disponibilità di energia idroelettrica. Di grande rilevanza le attività turistiche, favorite dalle ottime strutture ricettive.
Dipartimento dell’Alta S. Dipartimento francese (Haute-Savoie; 4388 km2 con 693.000 ab. nel 2006); capoluogo Annecy. Corrisponde alla parte settentrionale della regione e si affaccia a N sul Lago di Ginevra. Comprende a S grandi massicci cristallini alpini, culminanti nel Monte Bianco, a N e a O un ampio lembo delle Prealpi. Il clima, pur conservando le caratteristiche dell’ambiente d’alta montagna, diviene più mite verso N per l’azione termoregolatrice del Lago di Ginevra. I centri principali, oltre al capoluogo, sono Thonon-les-Bains, Bonneville, Annemasse. Alle attività primarie (allevamento bovino, sfruttamento forestale) si affiancano industrie tradizionali (orologeria) e moderne (metallurgiche, chimiche), favorite anche qui, come nel dipartimento della S., dall’abbondanza di energia idroelettrica. Molto sviluppato è il turismo, che ha in Chamonix uno dei centri alpinistici e sciistici più noti di tutte le Alpi.