SAXOFONO

Enciclopedia Italiana (1936)

SAXOFONO

Francesco Vatielli

. Nel 1846 Adolphe Sax (nato a Dinant il 6 novembre 1814, morto a Parigi il 4 febbraio 1894), famoso costruttore di strumenti a fiato a Parigi, intento a cercare uno strumento ad ancia battente, com'è il clarinetto, che fosse capace di rendere tutta la serie degli armonici, costruì un'intera famiglia di strumenti che da lui presero il nome. L'ancia battente unita al tubo conico, a differenza del clarinetto e del clarone, ha il vantaggio di produrre sia gli armonici dispari, sia quelli pari.

Il saxofono assomiglia, nella sua forma esterna, al clarone, ma ne differisce sia per la materia (ottone nichelato o argentato) sia per la meccanica, essendo in esso praticato il sistema ad anelli gia applicato nel flauto da T. Böhm.

Vi sono sette diversi modelli di saxofono che comprendono i varî registri. Il saxofono soprano, può essere tagliato in do oppure in si bemolle; il saxofono alto, in fa oppure in mi bemolle; il saxofono tenore, in do oppure in si bemolle; il saxofono baritono, in fa oppure in mi bemolle; il saxofono basso, in do oppure in si bemolle. Esistono anche il saxofono acuto in mi bemolle e quello contrabbasso in fa oppure in mi bemolle. Il saxofono acuto (o sopranino) è raramente usato.

Il saxofono può essere considerato come un discendente del serpentone e dell'oficleide, per quanto questi strumenti siano a tubo conico.

Ma veramente antecessore del saxofono fu uno strumento che nel 1807 fu ideato e costruito da un orologiaio di Lisieux, certo Desfontenelles. Questo strumento consisteva in un clarinetto basso, uguale a un serpentone a chiavi, su cui era innestata un'imboccatura di clarinetto; aveva sette fori e dodici chiavi. Questo curioso strumento, visibile nel Museo del Conservatorio di Parigi, è tutto in legno. Forse il Sax non lo conobbe, ma ciò non toglie che l'idea dello strumento, a cui egli diede il nome e che ai nostri giorni doveva avere così grande diffusione oltre che nelle bande e, qualche volta, nelle orchestre, nei complessi di musiche di jazz, fosse già sorta e attuata quasi un mezzo secolo prima.

Il saxofono si distingue per il suo timbro del tutto tipico se non piacevole e simpatico, di carattere lamentoso e penetrante, e spesso assomigliante, per quanto poco nobile, all'espressività della voce umana.

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