SCIPIONE Asina, Gneo Cornelio

Enciclopedia Italiana (1936)

SCIPIONE Asina, Gneo Cornelio (Cn. Cornelius L. f. Scipio Asina)

Alfredo Passerini

Figlio di Scipione Lucio Barbato, console nel 260, ebbe il comando della flotta contro i Cartaginesi; chiuso dai nemici nel porto di Lipari, si dovette arrendere. Perciò avrebbe avuto il soprannome di Asina, ché da allora avrebbe odiato l'acqua dell'odio proverbiale dell'asina. Ma, se pur ciò è vero, certo, liberato, riguadagnò il favore dei comizî e fu console di nuovo nel 254. Conquistò varie località in Sicilia, importante fra tutte Palermo; e l'anno seguente ritenne il comando come proconsole. Quindi nel 253 celebrò il trionfo de Poenis (sui Cartaginesi) e il suo nome fu registrato nei Fasti Capitolini.

A. Wölfflin, in Archiv für lateinische Lexicographie, VII, p. 279; F. Münzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV col 1485 segg.; G. De Sanctis, Storia dei Romani, III, i, Torino 1916, pp. 126, 160.