BORGHESE, Scipione

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 12 (1971)

BORGHESE, Scipione

Alceo Riosa

Nacque a Castello di Migliarino (Pisa) l'11 febbraio 1871 dal principe Paolo e da Ilona Apponyi. A 18 anni conseguiva la licenza in scienze fisiche e matematiche presso la università di Roma, per iscriversi poi all'Accademia militare di Torino, uscendone nel 1892 col grado di sottotenente di artiglieria. L'anno seguente, trasferitosi a Parigi, prese a frequentare i corsi dell'"Ecole libre des sciences sociales et politiques".

Erano questi gli anni della crisi edilizia della capitale: essa coinvolse in primo piano il padre del B. che fu costretto a liquidare una parte cospicua del suo patrimonio, tra cui la villa con le collezioni d'arte e il grande parco suburbano. Dopo il conseguente ritiro del padre dagli affari, fu il B. ad assumere l'amministrazione del patrimonio familiare, riuscendo a ristabilirne per larga parte la fortuna, con una molteplicità di iniziative tra cui la creazione del Consorzio agrario cooperativo della riviera bresciana del Garda con funzioni di disciplina e controllo sulla produzione di numerosi comuni della zona (promosse, tra l'altro, nel 1900 l'istituzione della cattedra ambulante di economia di Salò) e l'investimento di ingenti capitali nella costruzione e nella gestione dei magazzini del porto di Genova.

Consigliere della Società per gli studi della malaria fondata nel dicembre 1898 dai deputati G. Fortunato e L. Franchetti, il B. incoraggiò vaste opere di bonifica nell'Agro romano. Partecipò anche alla vita politica, risultando eletto deputato per il collegio di Albano Laziale nel 1904. Assieme a Enrico De Marinis fondò e diresse Lo Spettatore, una rivista uscita dal 1905 al 1908 e ispirata a concetti genericamente democratici e anticlericali in politica interna, mentre non era priva di accenti antitriplicisti e colonialisti in politica estera. Nel 1909 il.B. si ripresentò, a Roma, candidato alla Camera, ma non venne rieletto.

Fu però in qualità di viaggiatore che il B. doveva conquistare una fama internazionale. Già nel 1900 egli aveva compiuto un viaggio in Siria e Mesopotamia e dalla Persia al Pacifico, percorrendo anche zone poco note (le esperienze di questo viaggio furono dal B. medesimo condensate nel volume In Asia: Siria,Eufrate,Babilonia, Bergamo 1902). Ben maggiore risonanza ebbe però il raid Pechino-Parigi che egli compì nel 1907 su una automobile "Itala" in compagnia di Luigi Barzini e del meccanico E. Guizzardi.

Dal gennaio al marzo 1912 il B. prese parte attiva all'azione di guerra in Libia. Favorevole all'intervento dell'Italia nella prima guerra mondiale, si arruolò volontario col grado di capitano. Ma già nel 1916 ottenne la promozione a maggiore e successivamente a tenente colonnello. Fu inoltre decorato con una medaglia di argento e una di bronzo al valor militare e con due croci di guerra. Oltre che partecipare a numerose azioni belliche, il B. si recò nella primavera del 1917 a Pietrogrado in qualità di membro di una commissione politico-militare.

Morì a Firenze il 15 marzo 1927.

Bibl.: G. Brocherel, Carta del Tien Scian centrale con l'itinerario della spedizione del principe S. B. (giugno-settembre 1900), s.l. né d.; L. Barzini, Nel deserto di Gobi, in Uomini e macchine, a cura di A. Campari, Milano 1910, pp. 91-103; Verso la grande muraglia, in Racconti dello sport, a cura di G. Gaggioli, Firenze 1960, pp. 115-134;L. Barzini, La metà del mondo vista da un'automobile, Milano 1908;G. Borghezio, I Borghese, Roma 1954, pp. 53 s.; G. De Rosa, L'Azione cattolica. Storia politica dal 1905 al 1919, Bari 1954, II, p. 38; O. Majolo Molinari, La stampa periodica romana dell'Ottocento, Roma 1963, I, pp. 91 s.; T. Amagden-C. Bertini, La storia delle famiglie romane, Roma 1914, p. 173; Enc. Ital., VII, ad vocem.

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