SCIPIONE Calvo, Gneo Cornelio

Enciclopedia Italiana (1936)

SCIPIONE Calvo, Gneo Cornelio (Cn. Cornelius L. f. Scipio Calvus)

Alfredo Passerini

Console nel 222, combattendo gl'Insubri, prese Acerrae, e, con M. Claudio Marcello, Mediolanum. Nel 218, come legato del fratello Publio, console nel 218, nelle Spagne, s'impadronì della zona costiera a N. dell'Ebro in pochi mesi, battendo i Cartaginesi a Cissa. Stabilì una forte base in Tarraco (Tarragona), che fu poi perfettamente attrezzata dai due S. Nel 217 con 35 navi, in gran parte degli alleati Massalioti, valorosi marinai, batté una flotta cartaginese superiore di numero: il mare da allora fu in dominio dei Romani. In seguito operò sempre col fratello; e nel 211, sorpreso dai nemici in Urso, cadde dopo una disperata difesa.

v. scipione, publio cornelio.