SCOUTISMO

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)

SCOUTISMO (XXXI, p. 220)

Mario GAZZINI
Camillo BARBARITO

Il movimento Scout (da scouting "esplorazione") è una organizzazione giovanile internazionale, apolitica, amilitare ed interconfessionale sorta in Inghilterra, nel 1908, per iniziativa del generale Sir Robert S. S. barone (1929) Baden-Powell (1857-1941).

Questi, colonnello di cavalleria difensore di Mafeking, durante l'assedio (1899-1900: guerra anglo-boera) rilevò l'utilità dei servizî ausiliarî svolti da un gruppo di ragazzi, opportunamente inquadrati da lord E. Cecil. Dotato di acuto spirito d'osservazione e di lunga esperienza, autore di varie opere, tra cui Aid to Scouting, 1899, tornato in Europa, nell'estate del 1907 tentò un esperimento pratico. Riunì un gruppo di ragazzi appartenenti a tutte le classi sociali organizzandoli in un primo campeggio nell'Isola di Brownsea. Sorse così il disegno - poi attuato - della fissazione del metodo, riunito nel volume Scouting for Boys (1908). Il successo dell'opera e l'importanza del movimento furono notevolissimi. Il gen. Baden-Powell compì numerosi viaggi intercontinentali necessarî alla diffusione dello scoutismo maschile e femminile presso quasi tutte le nazioni civili. Nel 1920 tenne a Londra il primo raduno internazionale dei boy scouts, denominato col termine Jamboree (parola degli Indiani dell'America settentrionale per indicare una riunione delle tribù). Già a quell'epoca gli scouts superavano ì due milioni. Allo Jamboree di Londra seguì la tradizione dei successivi: Danimarca (1924), Inghilterra (1928), Ungheria (1933), Olanda (1937). Dopo la seconda Guerra mondiale la tradizione è stata ripresa con lo Jamboree di Francia (1947). I.'ultimo censimento scout (1945) abbraccia 57 nazioni con 32 religioni su un totale di circa 5 milioni e mezzo di aderenti. Le associazioni scoutistiche delle varie nazioni ottengono riconoscimento e registrazione nel Boy Scout International Bureau (B.S.I.B.) che ha la sua sede a Londra.

Gli scouts hanno per emblema il giglio, simbolo di pace e di purezza e per motto "sii preparato". La divisa degli esploratori, semplice ed igienica, si compone essenzialmente di pantaloni corti, camiciotto e cappello alla boera. La principale scuola per dirigenti è a Gilwell (Inghilterra).

In Italia il movimento scout venne introdotto su basi nazionali da Carlo Colombo a Roma (22 ottobre 1912). L'istituzione, col nome di Corpo nazionale dei giovani esploratori italiani (Boy Scouts d'Italia) nacque sotto gli auspicî del capo dello stato e venne posta sotto il patronato del presidente del consiglio e dei ministri degli Esteri, dell'Interno, delle Colonie, della Pubblica istruzione e della Guerra. Il Corpo nazionale giovani esploratori italiani (CNGEI) con decr. luog. n. 1881 del 21 dicembre 1916 venne eretto in Ente morale che comprendeva, e comprende tuttora, il ramo maschile (Giovani esploratori italiani) e il ramo femminile, Unione nazionale giovani esploratrici italiane (Girl Scouts d'Italia). Nel 1916, ad iniziativa dell'Azione cattolica italiana, venne fondata l'Associazione scoutistica cattolica italiana (Esploratori d'Italia) che ebbe a suo primo capo Mario di Carpegna.

Ambedue le associazioni crebbero e si svilupparono in ogni parte d'Italia, nelle sue colonie e nelle varie collettività italiane d'oltremare. Durante il periodo fascista mantennero il loro peculiare carattere di istituzioni educative giovanili secondo il sistema scout, il che, dopo un periodo di tolleranza delle attività del Movimento, ne provocò lo scioglimento: il CNGEI, anziché subire l'imposizione di incorporarsi nell'Opera nazionale Balilla, preferì interrompere la propria attività (marzo 1927): tutto il patrimonio venne incorporato nell'ONB. Nel 1928 fu sciolta l'ASCI.

Cessato il regime fascista i vecchi scouts ripresero e intensificarono i contatti allo scopo di far risorgere le istituzioni (giugno 1944). Nel novembre 1944 il CNGEI e l'ASCI costituivano in Roma la Federazione esploratori italiani (FEI), che ha lo scopo di promuovere la mutua intesa tra le due associazioni per il raggiungimento dei fini comuni nello spirito di fraternità della legge scout, nonché di svolgere attività prefisse varie. Lo statuto precisa che il CNGEI e l'ASCI si distinguono per le seguenti caratteristiche: il CNGEI intende organizzare la propria attività affidandosi ai suoi dirigenti e richiedendo l'assistenza religiosa secondo le sue necessità; l'ASCI, ponendo invece l'educazione religiosa a base della formazione dei suoi soci, intende valersi dei dirigenti laici assistiti in ogni loro grado da sacerdoti. Parallela alla FEI veníva istituita la Federazione italiana guide esploratrici (FIGE) comprendente l'Associazione guide italiane (AGI, ramo femminile dell'ASCI) e l'Unione nazionale giovani esploratrici italiane (UNGEI), anche queste facenti parte della Federazione mondiale esploratrici.

Il Movimento dei Boy Scouts (o Giovani Esploratori), ha carattere extrascolastico o parascolastico. Geniale sistema di autoeducazione, ha il fine di formare il carattere del ragazzo in vista della formazione del cittadino. I criterî ai quali lo scoutismo si ispira per raggiungere tali fini sono: a) prendere il ragazzo quale esso è, non quale un adulto dotato di scarsa fantasia o di poca memoria lo vorrebbe; b) porre i giovani in contatto con la natura; c) far credito al ragazzo; d) autogoverno nella vita associata. Perché il ragazzo riesca a condurre questa vita - ad un tempo sanamente primitiva nelle manifestazioni esteriori, ed estremamente complessa e nobile nel suo estrinsecarsi collettivo e nel suo autogovernarsi - occorre il cemento di una legge morale. Essa comprende dieci articoli e, salvo differenze trascurabili o di forma, è uguale per tutte le associazioni del mondo:1) la parola dell'esploratore è sacra; 2) l'esploratore è leale, forte, coraggioso; 3) l'esploratore è buono e generoso con tutti; 4) l'esploratore è amico di tutti e fratello di ogni altro esploratore; 5) l'esploratore è cortese e tollerante; 6) l'esploratore rispetta e protegge i luoghi, gli animali e le piante; 7) l'esploratore è coscientemente disciplinato; 8) l'esploratore è sempre sereno, anche nelle difficoltà; 9) l'esploratore è economo, laborioso, sobrio, perseverante; ama l'ordine e la pulizia; 10) l'esploratore è puro nei pensieri, corretto nelle parole e negli atti.

Connessa alla legge vi è la promessa, solenne impegno che il giovane prende, quando sia giunto ad un certo punto del suo curriculum e della sua maturità:1) amare Dio, la patria, i genitori; 2) agire sempre con disinteresse e secondo coscienza e lealtà per il bene di tutti; 3) osservare fedelmente la legge scout (CNGEI); per l'ASCI la promessa è così concepita: con l'aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio e verso la patria; per aiutare gli altri in ogni circostanza; per osservare la legge degli esploratori. Per i più piccini ("lupetti", 7-11 anni) l'applicazione costante, giornaliera della legge prende la forma caratteristica dell'impegno a compiere ogni giorno una buona azione.

Il ragazzo cerca costantemente di attuare la propria evasione dal mondo degli adulti (famiglia e scuola) contrassegnato da obblighi e divieti e si rifugia nella sua solitudine amara e nei suoi sogni fantasiosi o si darà in braccio a compagnie poco adatte. Lo scoutismo intende riempire tali vuoti offrendo al ragazzo il potere di realizzare i suoi sogni o le avventure nelle quali è comunemente trattato da bambino. Con lo scoutismo, invece, è l'adulto che assume la mentalità del ragazzo, attuando così il "grande gioco", in cui questi può realizzare la sua smania di avventura, il suo amore per l'imprevisto, la tendenza naturale ad affrontare il pericolo.

La vita scout, imperniata sul carattere individuale e sullo sviluppo del sentimento di solidarietà sociale si basa sopra uno spontaneo atto di adesione nella libera accettazione delle norme che la regolano. La propria città, la propria nazione, e infine la società internazionale sono le tappe successive di questa esplorazione umana che si compie naturalmente, senza sforzo di costruzioni intellettualistiche e astratte, ma con la pratica quotidiana delle più umili virtù sociali, posta al centro di un giro sempre più vasto di esperienze.

L'appartenenza agli scouts va dai 7 anni in poi, divisa in varie "classi". Non cessa, però, col raggiungimento del ventunesimo anno di età poiché anche gli anziani continuano a far parte dell'istituzione col nome di seniores, riuniti in "clan" per il CNGEI, e di Cavalieri di S. Giorgio per l'ASCI. Il patrono di tutti gli scouts del mondo è S. Giorgio.

Bibl.: R. Baden Powell (opere principali, tradotte in italiano e in varie lingue): Lo scoutismo per i ragazzi; Manuale dei lupetti; La strada del successo; Alla scuola della vita, ecc.; C. Colombo, Manuale di scoutismo, Roma 1915; F. Romagnoli, Scoutismo, Milano 1916; A. Vulbert, Les boy scouts, Parigi 1926; R. P. Sevin, Le scoutisme, Parigi 1926; E. Graziadei, Che cosa è lo scoutismo, Roma 1945; W. Hillcourt, Il manuale del capo pattuglia, Trieste (GEI), 1948; M. Tagliati e M. Caramitti, La pista del piedetenero, Roma 1948; M. Mazza, Pipper Mind, Brescia 1948. Periodici: Jamboree (Journal of world scouting, BSIB), Londra; del CNGEI: Sii preparato, Roma 1914-24; Bollettino Ufficiale, Roma 1915-21; Giovinezza d'Italia, Roma 1925-27; Notiziario, Roma 1944-46; Boy Scout, Roma; Sii preparato! (giornale dei capi e bollett. uff.), Roma; La voce di Mowgli (per lupetti), Firenze; Sii preparata! (per esploratrici), Rovereto 1924-25; Primule e trifogli (UNGEI), Roma 1945-47; dell'ASCI: L'esploratore, Roma; La strada, Roma; Estote Parati (boll. uff.), Roma; Jaug (per lupetti) Roma.

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