SEMIGALLIA

Enciclopedia Italiana (1936)

SEMIGALLIA (in lettone Zemgale; A. T., 58)

Elio Migliorini

Una delle quattro provincie della Lettonia, posta a sinistra della Daugava, avente una forma stretta e molto allungata (tra 22° 30′ di long. E. e 27° 25′), che va man mano restringendosi quanto più si procede verso oriente. Essa confina a N. con la provincia di Livonia (Vidzeme) e con il Golfo di Riga, a occidente con la Curlandia, a S. con la Lituania, mentre a oriente il confine con la Letgallia è segnato dal corso della Daugava (antico confine tra Curlandia e governatorato di Vitebsk). La Semigallia si estende su una superficie di 13.621 kmq. (pari a quella della Venezia Tridentina) e comprende una vasta e fertile pianura (bassopiano di Riga-Jelgava) avente per centro Jelgava, abbondantemente irrigata da una raggiera di fiumi, che formano una rete a ventaglio e che mandano le acque al Lielupe (e quindi al Golfo di Riga); a occidente rientra nel suo territorio una parte delle colline della Curlandia centrale, mentre nella lunga lingua di terra che forma la parte sud-orientale, si estendono lungo la Daugava le colline della Curlandia orientale, che fanno già parte del Dosso Baltico, il grande bastione morenico che si allunga dalla Prussia orientale all'Estonia; qui si trovano numerosi piccoli laghi, mentre il maggiore della provincia è quello costiero di Engure (42 kmq.; il secondo per superficie tra quelli della Lettonia). Il clima d'inverno è assai rigido (Jelgava, gennaio −4°,1), piuttosto fresco d'estate (luglio 17°,2), con precipitazioni (510 mm. all'anno) in prevalenza autunnali. L'agricoltura è di gran lunga l'attività principale degli abitanti. Il suolo è per due quinti (39,5%) occupato da campi e da orti e per oltre un quarto (26,8%) da boschi, mentre i prati coprono il 12,2%, i pascoli il 10,8% e circa un decimo del territorio è improduttivo. Le colture principali sono quelle di piante foraggere (1590 kmq.), avena (672 kmq.), segale (520 kmq.), orzo (388 kmq.), frumento (375 kmq.) e patate (192 kmq.). L'allevamento ha pure notevole importanza (259 mila bovini, poco meno di uno per abitante, e 83 mila cavalli). La Semigallia contava nel 1930 288.086 ab., in notevole aumento rispetto al 1920, quando erano soltanto 222.311, ma invece in grave declino in confronto dell'anteguerra (1914:388.100), in conseguenza dei danni causati dall'evacuazione del distretto industriale costiero verso l'interno della Russia e delle lotte tra Tedeschi e comunisti. La densità è quindi molto bassa (21,3 ab. per kmq.), alquanto inferiore alla media dello stato, che a sua volta è appena la metà di quella media d'Europa. Oltre alla capitale, che è Jelgava, hanno una certa importanza i capoluoghi degli altri quattro distretti, Tukums (ab. 7658), all'estremità occidentale del bassopiano di Riga-Jelgava, e Bauska (ab. 4841) all'estremità meridionale, Jēkabpils (ab. 5607, sulla Daugava), e Ilūkste (ab. 1202). I Lettoni sono in maggioranza (80,9%), ma esistono anche numerose minoranze, Russi (4,8), Lituani (4,4), Polacchi (2,7), Ebrei (2,5), Ruteni (2,1), Tedeschi (1,9).

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