Sensibilita

Dizionario di Medicina (2010)

sensibilità


Forma di attività del sistema nervoso che per suo mezzo diviene capace di avvertire e di analizzare gli stimoli che agiscono sull’organismo dall’esterno o dall’interno, informandone o no la coscienza.

Sensibilità specifica e generale

Si distinguono una s. specifica, i cui elementi ricettori sono riuniti in apparati anatomicamente ben distinti e che si esprime in forme, cioè in sensazioni (➔ senso, organi di), particolarmente precise e nitidamente avvertite dalla coscienza (s. visiva, acustica, gustativa, olfattiva), e una s. generale, che è così denominata perché i suoi recettori sono diffusi in molti organi e apparati o perché, pur essendo questi riuniti in un organo bene circoscritto (per es., s. vestibolare), essa interessa l’organismo nel suo insieme.

Fisiologia

La s. generale comprende varie forme che, a seconda del livello su cui operano gli stimoli, sono distinte in superficiali e profonde: le s. tattile, termica e dolorifica costituiscono le forme di s. generale superficiale, mentre la s. alla pressione (barestesia), la s. tendinea, ossea e articolare, la s. vibratoria costituiscono le forme di s. profonda. Mentre le s. superficiali raggiungono il livello della coscienza, sia pure in maniera meno nitida delle s. specifiche, quelle profonde, indipendentemente dalla loro importanza, di solito non sono avvertite. Il grado di nitidezza delle sensazioni ha permesso, infine, una ulteriore distinzione nell’ambito della s. generale in s. protopatica e in s. epicritica: la prima comprende la s. dolorifica e l’apprezzamento delle variazioni termiche esterne ed è accompagnata da un contenuto affettivo piacevole o spiacevole; la seconda rappresenta la forma più elevata di s. e permette giudizi discriminativi, oltre che d’intensità, di localizzazione e comprende la s. tattile, il senso di posizione e di movimento degli arti, la percezione delle fini variazioni di temperatura. Organo centrale della s. protopatica è ritenuto il talamo ottico, mentre sede della s. epicritica è la corteccia parietale. Gli organi periferici della s. generale sono rappresentati dalle espansioni libere delle fibre nervose, divenute amieliniche, in seno agli epiteli (espansioni libere intra-epiteliali) o al tessuto connettivo (espansioni libere del connettivo) e dai vari tipi di corpuscoli sensitivi: corpuscoli di Pacini, clave di Krause, corpuscoli di Meissner, corpuscoli di Ruffini.