sensismo In filosofia, la dottrina gnoseologica che considera ogni contenuto di conoscenza, non esclusi quelli tradizionalmente fatti procedere da superiori facoltà conoscitive, come derivato, o direttamente o indirettamente, dall’esperienza sensibile. La storia del s. può farsi iniziare, in età postaristotelica, dalla reazione contro la precedente tendenza a svalutare la conoscenza dei sensi a vantaggio di quella intellettiva: così sensisti sono gli epicurei e gli stoici, e a loro modo anche gli scettici. Nel Medioevo la repressione del senso in campo etico si riflette, in campo gnoseologico, in una svalutazione della sua capacità conoscitiva. Nel tardo Rinascimento temi sensistici si ritrovano, sotto l’influsso dello stoicismo, nelle opere di
La vera fioritura del s. si ha quando la tradizione dell’empirismo inglese assume con