SESTO

Enciclopedia Italiana (1936)

SESTO (Σηστός, Sestus)

Pietro Romanelli

Città del Chersoneso tracico posta di fronte ad Abido, con la quale è collegata dalla leggenda di Ero e Leandro, nel punto dove più agevole era il passaggio dell'Ellesponto.

Si deve soprattutto a questa sua posizione l'importanza che ebbe nell'antichità: di qui infatti passarono Dario I nella spedizione contro gli Sciti; Serse, che, in corrispondenza di essa gettò il ponte su cui transitò la sua armata; Alessandro quando intraprese la campagna asiatica.

Fu in origine uno stabilimento tracio, ma intorno al 600 a. C. ricevette una colonia greca da Lesbo. In possesso dei Persiani al momento del passaggio di Serse, fu dopo la battaglia di Micale ripresa dagli Ateniesi (478); fece quindi parte della Lega attica. Durante la guerra del Peloponneso (e ancora dopo di essa) fu disputata fra Ateniesi e Spartani, mentre sovente nella lotta per il suo possesso entrarono anche i re traci e i satrapi della Frigia. Se ne impadronì poi Filippo di Macedonia; dopo Alessandro, fu di Lisimaco di Tracia; nel 219 passò ai Rodî, e più tardi fu dai Romani data agli Attalidi di Pergamo (180). Sotto i Romani fu centro modestissimo, ma conservò il diritto di battere moneta. Giustiniano innalzò una fortezza sulla rupe attigua; ma la città era, dice Procopio, ormai deserta. Presa dai Latini in occasione della quarta crociata, fu ripresa poco dopo da Giovanni Ducas, imperatore di Nicea.

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