Sex Pistols

Enciclopedia dei ragazzi (2006)

Sex Pistols

Ernesto Assante

Anarchia punk nel Regno Unito

Rock band inglese attiva tra il 1975 e il 1978, i Sex Pistols sono conosciuti come il gruppo punk per eccellenza, quello cioè che ha contribuito a dare al fenomeno punk risonanza mondiale, grazie a una rilettura aggressiva ed energica della musica rock e a un’ampia campagna di manipolazione della stampa specializzata e dei mass media

Le origini

Il primo nucleo della formazione dei Sex Pistols si formò a Londra nel 1975 quando il chitarrista Steve ;Jones e il batterista Paul Cook, giovani musicisti soliti frequentare il negozio di Kings road Let it rock, incontrarono il bassista Glen Matlock.

Il manager Malcolm McLaren, già promoter della band americana New York Dolls, anticipatrice, nella prima metà degli anni Settanta, del fenomeno punk, intravide la possibilità di lanciare sul mercato discografico inglese una nuova formazione aggressiva e irriverente. In sintonia con la nascente onda creativa del punk, McLaren plasmò il gruppo aggiungendovi il cantante Johnny Rotten (nome d’arte di John Lydon), nel frattempo soprannominato Sex.

Un quartetto provocatorio e irriverente

Il debutto dei Sex Pistols avvenne, al St. Martins College, nel novembre del 1975, primo di una serie di concerti tumultuosi che contribuirono ad accrescere la fama di gruppo violento e nichilista del quartetto inglese.

Dopo avere partecipato con altre band della scena londinese al Punk festival organizzato dal 100 Club nell’ottobre del 1976, i Sex Pistols firmarono un contratto per la casa discografica emi e incisero il singolo Anarchy in the UK. Il potente impatto del messaggio e l’apparizione televisiva in prima serata, dove il gruppo, provocato dal presentatore Bill Grundy, si lasciò andare al turpiloquio, indussero la casa discografica emi a licenziare la band.

Glen Matlock abbandonò i Sex Pistols nel 1977, poco prima dell’inizio della lavorazione dell’unico album del gruppo realizzato in studio (Never mind the Bollocks, here’s the Sex Pistols), ma vi contribuì comunque registrando la maggior parte delle tracce di basso; venne quindi sostituito dal basso Sid Vicious (nome d’arte di John Simon Richie), sulla cui perizia musicale si discusse a lungo.

Il secondo singolo, God save the Queen, venne pubblicato dalla a&m ma pochi giorni dopo la firma del contratto la casa discografica si liberò dei Sex Pistols temendo ripercussioni negative per i contenuti blasfemi e antimonarchici della canzone.

Da Londra agli Stati Uniti

La strategia di McLaren fu quella di chiedere indennizzi per le recessioni dai contratti da parte delle etichette discografiche ottenendo il massimo vantaggio economico con il minimo sforzo: la vicenda offrì lo spunto per un film sui Sex Pistols, The great rock’n’ roll swindle (La grande truffa del r&r) girato da Julien Temple nel 1980.

La Virgin provvide a ristampare il singolo God save the Queen con una copertina realizzata dal grafico Jamie Reed, raffigurante la regina Elisabetta II resa irriconoscibile da un collage di lettere (nome del gruppo e titolo del singolo) in stile ‘richiesta di riscatto’. In occasione dell’anniversario dell’incoronazione della regina, il 7 giugno del 1977, la band organizzò un concerto su una chiatta in navigazione sul Tamigi, ma i componenti vennero arrestati. A novembre i tempi erano maturi per l’uscita dell’album Never mind the Bollocks, con rabbiose canzoni punk.

All’apice del successo i Sex Pistols affrontarono nel gennaio del 1978 un breve e travagliato tour americano che costituì l’epilogo della loro fulminea carriera, destinata a rivoluzionare il panorama della musica rock.

Un successo effimero

John Lydon proseguì a fare musica con il gruppo dei Pil, protagonista della stagione del postpunk inglese; Steve Jones e Paul Cook con i meno fortunati Professionals per poi intraprendere carriere musicali separate.

Sid Vicious pubblicò un singolo di successo, una rilettura punk del celebre pezzo My way di Frank Sinatra. Fu accusato dell’omicidio della fidanzata Nancy Spungen nel 1978 a New York e, rilasciato su cauzione, morì nel 1979 per un’overdose di eroina. La sua tragica figura visse a lungo nell’immaginario punk, incarnandone il lato più autodistruttivo e dissoluto.

La formazione dei Sex Pistols è tornata a costituirsi con il bassista originario Glen Matlock nel 1996 per una serie di concerti dal vivo, il Filthy lucre tour, e per il relativo album live, accantonando poi definitivamente il nome.

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