Polentón, Sicco

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Umanista (Borgo Valsugana o Levico 1375 o 1376 - Padova tra il dic. 1446 e il genn. 1448), proveniente da una famiglia Rizzi residente a Levico. Fu notaio dei Carraresi, poi (dal 1415 circa) nella cancelleria del Comune di Padova. Commentò alcune orazioni di Cicerone (1413); nel 1419 compose la Catinia, dialogo in latino spigliato e popolaresco, più tardi volgarizzata da autore ignoto e pubblicata nel 1482; in seguito scrisse opere morali e sei libri Exemplorum sul modello di Valerio Massimo. Ma l'opera sua maggiore sono gli Scriptorum illustrium Latinae linguae libri XVIII, completati nel 1436 circa e pubbl. in edizione critica nel 1928 da B. L. Ullman; fino allora ne erano state date via via alle stampe solo singole biografie.

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