SIERRA LEONE

Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)

SIERRA LEONE.

Lina Maria Calandra
Paola Salvatori

– Demografia e geografia economica. Storia

Sierra Leone

Demografia e geografia economica di Lina Maria Calandra. – Stato dell’Africa occidentale. La popolazione (4.976.871 ab. al censimento del 2004; 6.205.382 abitanti, secondo una stima UNDESA, United Nations Department of Economic and Social Affairs, del 2014), cresce dell’1,9% annuo (2010-15) e si distribuisce per il 40% in aree urbane, soprattutto della capitale Freetown (986.000 ab., stima del 2014) e di poche altre città, che non superano i 300.000 abitanti. Con una speranza di vita di 45,6 anni (2013) e alfabetizzazione al 48%, gli abitanti vivono per il 73% in stato di povertà (183° posto dell’Indice di sviluppo umano, PIL pro capite a parità di potere d’acquisto, PPA, di 2069 $), in un contesto generale di corruzione. L’epidemia di Ebola (partita dalla Guinea nel febbraio 2014) ha ulteriormente deteriorato la situazione (7897 infetti e 1768 morti, dati OMS, dicembre 2014), con pesanti effetti sull’economia (PIL +5-6%), già esposta alla fluttuazione dei prezzi sul mercato internazionale di diamanti, bauxite, ferro, titanio.

Indicatori economico-sociali

Storia di Paola Salvatori. – Il processo di pacificazione e stabilizzazione interna avviato nel 2002 con la fine della guerra civile si consolidò negli anni seguenti sotto la presidenza di Ernest Bai Koroma, dell’All people’s congress (APC) eletto nel 2007. Con l’aiuto economico della comunità internazionale, che nel 2006 aveva cancellato il debito estero del Paese, Koroma varò un piano di riforme per migliorare la sanità, il sistema scolastico e le infrastrutture, e per attrarre investimenti esteri proseguì la politica di privatizzazioni nel settore energetico, edilizio e minerario. Avviò inoltre una dura campagna contro la corruzione. A testimonianza dei progressi compiuti, nel settembre 2010 il Consiglio di sicurezza dell’ONU abolì completamente le sanzioni contro la S. L. riconoscendo che il governo aveva riacquistato il pieno controllo di tutto il territorio e che i ribelli erano stati disarmati e assorbiti nell’esercito nazionale. Spinto soprattutto dal settore minerario, ma anche dai progressi raggiunti nei settori dell’agricoltura e dei servizi, il PIL riprese a crescere passando dal 6% nel 2011 a oltre il 20% nel 2013. Nelle consultazioni generali tenutesi nel novembre del 2012, con un’altissima affluenza alle urne (87,3%), Koroma fu rieletto al primo turno per un secondo mandato (58,7%), e l’APC ottenne la maggioranza assoluta conquistando 69 seggi su 112, contro i 43 seggi andati allo schieramento avversario del Sierra Leone people’s party (SLPP). Nel corso del 2014 il Paese dovette affrontare la diffusione dell’epidemia di Ebola. A causa della inadeguatezza delle strutture sanitarie e del tardivo intervento della comunità internazionale risultò difficile contenere il contagio e le vittime furono migliaia. La diminuzione della popolazione attiva e l’isolamento cui fu sottoposto il Paese ebbero pesanti conseguenze sul piano economico provocando una brusca diminuzione del PIL (per il 2015 il Fondo monetario internazionale stimava una contrazione del 12,8%). Sul piano internazionale Koroma mantenne in questi anni solidi legami con i Paesi donatori e gli istituti internazionali e rafforzò le relazioni diplomatiche con tutti gli Stati confinanti.

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