Zambaldi ‹Ʒ-›, Silvio. - Commediografo (Palazzolo sull'Oglio 1870 - Milano1932); autore di numerosi lavori teatrali, di intonazione sia drammatica (Voragine, 1905; La moglie del dottore, 1908), sia comica (La macchinetta del caffè, 1916; La ciaccera che gh'è in gir, 1921), per la quale usò anche il dialetto milanese. Di un realismo borghese un po' convenzionale, ma non privi di garbo, riscossero discreto successo.
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 100 (2020)
Nacque a Palazzolo sull’Oglio (Brescia), il 17 settembre 1870, figlio di Emilio, avvocato, e di Lucia Cicogna.
Di nobile origine veneta – il nonno Carlo fu presidente del Comitato per l’ordine pubblico di Daniele Manin nel 1849; il padre lasciò Venezia austriaca per andare in Piemonte, dove nel 1866 ...
Silvio-pensiero loc. s.le m. inv. (iron.) L’opinione di Silvio Berlusconi. ◆ Fin qui il Silvio-pensiero, che può sembrare la solita tracimante berlusconata con la complicità di [Bruno] Vespa, magari più ridondante nella versione pacco natalizio. (Curzio...
silviano agg. [dal nome umanistico, lat. Sylvius (italianizzato in Silvio) del medico e anatomista oland. Franz de le Boë (1614-1672)]. – In anatomia e medicina, relativo alla scissura cerebrale di Silvio (v. scissura): valle silviano, porzione inferiore...