Lewis,
VitaSi laureò nel 1907 a Yale, dove fece i primi esperimenti collaborando con lo «Yale Literary Magazine»; lavorò poi per due anni come giornalista. Successivamente passò da un 'occupazione all'altra nel campo dell'editoria, collaborando con diverse case e ditrici e pubblicando racconti su giornali e riviste. Nonostante i molti viaggi, in
Opere.Ottenne i primi successi di romanziere con Our Mr. Wrenn (1914) e The trail of the hawk (1915). Con Main street (1920), in cui l'intento satirico nei confronti del provincialismo americano si palesa in una prosa di grande vigore, e soprattutto con Babbitt , dove il motivo dello scontro tra perbenismo borghese e morale individuale del protagonista raggiunge punte di forte intensità drammatica, il prestigio e la fama di L. si estesero anche all'Europa. Analoga tensione narrativa anima la vicenda di Arrowsmith (1925), proiettato sullo sfondo del decadimento dei valori etici in seno alla comunità medica, e quella di Elmer Gantry (1927), in cui la satira di L. ha come oggetto il degrado della pratica religiosa in America. Il suo ciclo più impegnativo si concluse, nel 1929, con la pubblicazione di Dodsworth, in cui l'autore si confronta col tema del rapporto con l'Europa. Negli anni Trenta e Quaranta L. continuò a scrivere romanzi di forte impegno sociale (tra questi Ann Vickers, 1933; Work of art, 1934; It can't happen here, 1935; Gideon Planish, 1943), solo sporadicamente attingendo all'originario dinamismo, per poi tornare a rivisitare, in Cass Timberlane (1945), Kingsblood Royal (1947) e The God-seeker (1949), la provincia del Minnesota, già sfondo di Main street. Il suo ultimo romanzo, World so wide, fu pubblicato postumo nel 1951.