Sincope
Nel linguaggio medico, si definisce sincope (dal greco συγκοπή, derivato di συγκόπτω, "spezzare") la sospensione, perlopiù transitoria, della coscienza, provocata da improvvisa carenza a livello cerebrale di ossigeno e di glucosio (per es., in seguito a crisi acuta di ipotensione arteriosa, per turbe circolatorie cerebrali, per alterata funzionalità cardiaca ecc.).
sommario: 1. Definizioni. 2. Caratteristiche fisiopatologiche e cliniche. □ Bibliografia.
1. Definizioni
La sincope è la manifestazione clinica fondamentale dell'ipotensione arteriosa, ma può essere dovuta anche ad altre cause e prodursi con meccanismi diversi, aventi comunque quale conseguenza ultima un ridotto apporto di sangue al cervello. L'insufficiente perfusione cerebrale è di solito temporanea, ma in alcuni casi può avere esiti gravi o perfino determinare la morte. Il metabolismo cerebrale è infatti strettamente dipendente dalla perfusione sanguigna, in quanto l'immagazzinamento dei fosfati ricchi in energia è limitato e il fabbisogno energetico del cervello è in larga
2. Caratteristiche fisiopatologiche e cliniche
L'improvvisa diminuzione del flusso sanguigno cerebrale può essere dovuta a caduta della pressione arteriosa per abbassamento delle resistenze periferiche, a riduzione della gettata cardiaca per disturbi del ritmo o della frequenza o per ostruzione intracardiaca, quale si realizza nella stenosi aortica, a vasculopatie cerebrali (arteriosclerosi, embolia, trombosi), o a turbe del metabolismo cerebrale a causa di insufficiente apporto di ossigeno o di glucosio. Tutti questi fattori possono determinare una condizione di ischemia cerebrale. Dal punto di vista clinico, è possibile osservare numerosi tipi di sincope: oltre la metà di tutti i casi sono rappresentati dalla sindrome vasovagale o vasodepressoria; tuttavia tra le altre possibili cause, seppure di riscontro meno frequente, si possono annoverare quelle cardiogene, l'ipotensione ortostatica, le occlusioni arteriose cerebrali, l'ipersensibilità del seno carotideo, l'ipoglicemia, l'iperventilazione, la sindrome postminzionale, la tosse, l'arresto cardiaco riflesso, la nevralgia del IX paio di nervi cranici o
La sincope postminzionale è anch'essa dovuta a vasodilatazione riflessa del letto vascolare periferico e si manifesta generalmente in soggetti anziani, dopo libagioni profuse o traumatismi cranici. La sincope da tosse è invece più frequente nei bambini, specie in caso di pertosse, ed è determinata dall'aumento della pressione all'interno del torace e dell'addome e nel liquido cerebrospinale. Particolari manovre diagnostiche, come l'esplorazione prostatica, la toracentesi e la paracentesi, possono dar luogo a un riflesso vagale e a un blocco atrioventricolare con arresto cardiaco; analogo effetto possono avere la presenza di diverticoli esofagei o l'assunzione di bevande ghiacciate (sincope da deglutizione). Possono determinare riflessi vagali, con bradicardia, ipotensione arteriosa e sincope, anche i dolori parossistici che partono dalla base della lingua, dalla faringe, dalla laringe, dalle tonsille o dall'orecchio (nevralgia del nervo glossofaringeo). La sincope isterica, che colpisce giovani donne e ha la peculiare caratteristica di manifestarsi sempre alla presenza di terze persone, è una realtà clinica ben nota, anche se non molto frequente, ma la sua diagnosi presuppone l'esclusione di tutte le altre forme. La diagnosi della sincope deve essere differenziata da quella dell'epilessia, delle vertigini e dei disturbi della coscienza. Le caratteristiche cliniche riguardanti l'esordio graduale o improvviso, l'esistenza o meno di segni prodromici, la durata della perdita di coscienza, la posizione del soggetto, eventuali manifestazioni postsincopali, la presenza o l'assenza di convulsioni, l'incontinenza urinaria o fecale, la morsicatura della lingua, l'amnesia al risveglio consentono, nella maggior parte dei casi, un'agevole differenziazione dall'epilessia e un orientamento sul tipo di sincope. L'anamnesi, alcune indagini diagnostiche (elettrocardiogramma, elettroencefalogramma, esame doppler o eco-doppler dei tronchi epiaortici, accertamenti di laboratorio ecc.) e il criterio terapeutico ex iuvantibus rendono quasi sempre possibile una chiara definizione diagnostica. Nella sincope vasovagale sono indicate le semplici manovre di primo soccorso consigliate per la lipotimia, che determinano la pronta ripresa della coscienza e del normale stato di benessere; nelle altre forme, secondarie alle varie condizioni più sopra indicate, la terapia consiste nel trattamento della malattia di base.
bibliografia
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