SISTEMI DI CONTABILITÀ NAZIONALE

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1994)

SISTEMI DI CONTABILITÀ NAZIONALE

Silvano Montanari

Un aggregato economico (v. aggregati economici, in questa Appendice) può venire misurato sia dal punto di vista della sua formazione, somma degli oneri incorsi per l'attività (produzione, consumo, ecc.) o l'operatore (imprese, famiglie, ecc.) al quale l'aggregato si riferisce, sia da quello dell'impiego, somma dei diritti maturati per la stessa attività o lo stesso operatore. Quando le due valutazioni vengono poste in equilibrio si dice che si è costruito un conto intestato all'attività che ha richiesto quelle operazioni o all'operatore che le ha svolte.

Un s. di c.n. è dato da un insieme di conti intestati ad attività od operatori, o a entrambi, tale che a ogni registrazione di un onere o di un diritto in un conto corrisponda una controregistrazione di segno contrario in un altro, in modo da garantire che ogni conto abbia almeno una registrazione per lato e tutti siano in equilibrio.

Il primo conto registrato dalla storia dell'economia fu costruito da W. Petty (1676), mettendo in equilibrio proprie stime delle spese e del reddito dei sudditi del regno inglese, e il primo sistema a mettere in evidenza l'interdipendenza delle classi sociali fu costruito da F. Quesnay (1758). Mentre stime degli aggregati economici principali si sono avute nei secoli successivi per più paesi (anche se saltuariamente e con i mezzi dei tempi), per la costruzione di sistemi di conti si è dovuto attendere la prima metà del 20° secolo con i tentativi di R. Frish, Nobel per l'economia 1969 (Norvegia, 1940), F. Van Cleff (Paesi Bassi, 1941), M. Gilbert e G. Jaszi (USA, 1944) per la contabilità del reddito nazionale; V.G. Groman (URSS, 1926) e W. Leontief, Nobel per l'economia 1973 (USA, 1941) per le tavole delle interdipendenze settoriali, e M. Copeland (USA, 1952) per la contabilità dei flussi finanziari. Questo processo si può dire abbia avuto il suo culmine nel Regno Unito per opera di J. Meade (Nobel per l'economia 1977) e R. Stone (Nobel per l'economia 1984) che tradussero in un sistema contabile le relazioni del modello keynesiano per lo studio dei cicli economici e ordinarono al suo interno l'insieme delle statistiche di supporto. In Italia i primi studi sistematici risalgono agli anni intorno al 1950 per iniziativa dell'Istituto centrale di statistica e opera di studiosi quali C. Gini, B. Barberi, A. de Vita, L. Lenti, A. Giannone e altri.

Un s. di c.n. è costituito da tre elementi interdipendenti: 1) l'insieme degli operatori con precise definizioni; 2) l'insieme delle operazioni con le definizioni di tutti gli aggregati economici da registrare; 3) l'insieme dei conti e delle regole di registrazione, fra cui quelle che permettono il passaggio a diversi livelli di aggregazione in dipendenza del diverso livello di aggregazione delle operazioni e degli operatori. Un elemento accessorio può essere dato dal modo di presentare il sistema. Costruendo un semplice sistema di conti del reddito nazionale che distingua soltanto gli operatori, economia nazionale e resto del mondo, e le attività di produzione, spesa per consumi e finanziamento del capitale e, a livello aggregato, le operazioni col resto del mondo, si può presentare un sistema a tre conti per una economia aperta in almeno tre forme:

1) in forma d'identità:

Conto della produzione Y + M = C + F + E

Conto del reddito C + S = Y

Conto del capitale F + B = S

Conto del resto del mondo E−M = B

dove Y=Prodotto Interno Lordo ai prezzi di mercato, C=consumi, F=formazione lorda di capitale, M=importazioni, E=esportazioni, S=risparmio, B=saldo della bilancia dei pagamenti;

2) in forma di conti ragionieristici:

3) in forma di matrice:

Le statistiche dei conti nazionali hanno assunto un'importanza così rilevante per gli organismi internazionali che svolgono un'azione in campo economico, che alcuni di essi (OCDE, ONU, FMI, CEE, COMECON) si sono assunti l'onere di dettare regole di costruzione di Sistemi uniformi per gli stati membri (Sistemi di conti economici standardizzati). Oggi la quasi totalità dei paesi si uniforma a queste direttive in misura maggiore o minore (a eccezione degli Stati Uniti), cercando in ogni caso di garantire una generale compatibilità. I principali sistemi di contabilità adottati sono stati due, con differenze sostanziali sia riguardo al concetto di produzione recepito sia riguardo ai criteri di applicazione: 1) il Sistema di conti nazionali (System of National Accounts, SNA) proposto dall'ONU ai paesi di economia di mercato (la versione in vigore è quella definita come SNA 1968, attualmente sotto revisione); 2) il Sistema dei bilanci della economia nazionale (System of the Balances of the National Economy) proposto a suo tempo dal COMECON e recepito dall'ONU per i paesi a economia socialista; quest'ultimo è noto anche come Sistema del Prodotto Materiale (MPS). I paesi appartenenti alla UE adottano una versione semplificata dello SNA 1968, detta Sistema europeo di conti economici integrati (SEC); la versione attualmente in vigore è del 1979.

I sistemi di conti standardizzati sono periodicamente aggiornati, per tenere conto dei progressi della dottrina e dei mezzi d'indagine, con lunghi processi di assimilazione d'idee ai quali partecipano studiosi privati e funzionari degli Istituti centrali di statistica e degli Uffici statistici delle istituzioni internazionali.

Inizialmente i s. di c.n. si svilupparono secondo tre linee: contabilità del reddito nazionale, tavole delle interdipendenze settoriali (v. interdipendenze strutturali, App. III, i, p. 886) e contabilità dei flussi finanziari. A latere della contabilità del reddito nazionale si è sviluppata la contabilità patrimoniale. Lo SNA 1968 è stato il primo sistema che ha tentato di fondere i quattro tipi di contabilità. Il sistema si presenta molto articolato e raramente viene costruito nel suo complesso. Prescindendo dalla contabilità patrimoniale, lo SNA 1968 contabilizza gli aggregati economici in sei tipi di conti: 1) conto del prodotto e della spesa interna lorda, 2) conto della spesa per consumi, 3) conto del reddito nazionale disponibile e della sua appropriazione, 4) conto della formazione del capitale, 5) conto del finanziamento del capitale, 6) conto consolidato delle transazioni con l'estero (per un insieme di settori e sottosettori: a) imprese; b) beni e servizi; c) industrie; d) imprese non finanziarie; e) imprese finanziarie; f) amministrazione pubblica; g) istituzioni senza fini di lucro al servizio delle famiglie; h) famiglie; i) resto del mondo) nel quale coesistono criteri di settorializzazione istituzionali ed economico-produttivi.

Non tutti i conti sono tenuti allo stesso livello di settorializzazione, e per alcuni settori si hanno consolidamenti di conti di tipo diverso: in tutto si danno 19 conti di tipo diverso, che, considerando il numero dei settori, porta a un numero veramente rilevante di flussi economici contabilizzati. Si comprende subito come difficoltà di ordine statistico impediscano un'applicazione completa dello SNA 1968 nella quasi totalità dei paesi. Per molti sono disponibili almeno i conti tenuti a livello di economia nazionale, cioè i conti 1), 3), 5), 6). I dati classificati secondo tale sistema sono pubblicati annualmente in: ONU, Yearbook of national accounts, New York; OCDE, Comptes nationaux, vol. i: Principaux agrégats, vol. ii: Tables détaillées, Parigi.

Il Sistema europeo di conti economici integrati (SEC) contabilizza gli aggregati economici in un insieme di conti composti da: 1.1) Conto di equilibrio dei beni e servizi, e, 1.2) Conto della produzione, che, consolidati, danno: a) conto delle risorse e degli impieghi; b) conto della distribuzione del valore aggiunto; c) conto del reddito disponibile; d) conto dell'utilizzazione del reddito disponibile; e) conto della formazione del capitale; f) conto finanziario; g) conto del resto del mondo (disaggregato nelle componenti reali e finanziarie). Tali conti sono settorializzati secondo un criterio istituzionale (1, società e quasi società non finanziarie; 2, famiglie e piccole imprese individuali e associate; 3, istituti di credito; 4, imprese di assicurazioni; 5, amministrazioni pubbliche; 6, istituzioni sociali private; 7, resto del mondo) e un criterio economico-produttivo che porta a definire un insieme di branche la cui numerosità è risultata difforme nel tempo e fra paesi (sono stati presentati dati per disaggregazioni a 16÷17 branche, 44 branche, 80 branche). Sono disponibili anche dati secondo vari criteri di settorializzazione territoriale. In Italia i dati secondo il SEC sono pubblicati da: Istituto centrale di statistica, Annuario di Contabilità Nazionale, Roma, e altre pubblicazioni dello stesso ISTAT; e da Camera dei Deputati, Relazione generale sulla situazione economica del Paese, Roma; per i paesi della CEE, da Eurostat, National Accounts E.S.A., Lussemburgo (con testo italiano).

Bibl.: G. Stuvel, Systems of national accounts, Oxford 1965; U.N., System of national accounts, New York 1968; N. Ruggles, R. Ruggles, The design of economic accounts, New York 1970; R. Stone, G. Stone, National income and expenditure, Londra 1977 (10° ed. dell'omonimo di J. Meade e R. Stone, 1944); Eurostat, Sistema europeo di conti economici integrati, Lussemburgo 1981; AA.VV., Special issue on the review of the United Nations system of national accounts, in Review of Income and Wealth, giugno 1986; C.S. Carol, J. Honsa, The United Nations system of national accounts: an introduction, in Survey of Current Business (1990).

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