Social network

Lessico del XXI Secolo (2013)

social network


<së'ušl nètu̯ëëk> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Termine diventato di uso corrente nel campo dell'informazione e della comunicazione per indicare una rete sociale nella quale i nodi sono rappresentati da attori (individui o organizzazioni) e le interconnessi derivano da legami di varia natura (familiari, territoriali, di interesse, ecc.). Alle connessioni per le quali la componente della prossimità spaziale rappresentava tradizionalmente un elemento assolutamente centrale – le prime analisi scientifiche sui s. n. muovevano proprio da studi sul campo –, la sempre maggiore diffusione di Internet e di terminali personali ha sovrapposto nuovi e pervasivi canali di connessione che si dipanano nel , grazie a servizi specializzati nella gestione e l’ampliamento delle reti sociali. Per questo, la locuzione s. n. finisce per essere comunemente utilizzata sia per identificare le reti sociali vere e proprie, relative a determinate persone o organizzazioni, sia per quelle strutture di servizio (portali, spazi web, piattaforme online) che offrono la possibilità di condividere informazioni con altri utenti (più propriamente denominate anche social networking services, o social media). Da Sixdegrees, primo servizio di questo genere in grado di raggiungere una discreta diffusione – nato nel 1997 ed echeggiante anche nel nome la teoria in base alla quale ciascuna persona può essere collegata a tutti gli altri abitanti del mondo attraverso non più di cinque altre persone – una serie di altri servizi (come Friendster e MySpace) hanno sviluppato il concetto di s. n., traslato nello spazio web. L’avvento del cosiddetto web 2.0 ha successivamente aperto nuove potenzialità, consentendo un apporto degli utenti decisamente maggiore e dando la possibilità di realizzare pagine web dinamiche, altamente personalizzabili con contenuti specifici, differenziati in base al fruitore. Un ulteriore salto tecnologico si è registrato con l’ampia diffusione di terminali personali connessi al web (smartphone, tablet, ecc.). La continua ascesa di servizi come Facebook (lanciato nel 2004), Twitter, Foursquare (basato sulla condivisione di informazioni rispetto a luoghi specifici) e la successiva entrata in questo campo di attività del gigante Google (con Google+) hanno rivoluzionato per più aspetti il mondo della rete. Se nella fase precedente i siti più visitati (fatta eccezione per quelli dei motori di ricerca) erano i portali, spazi web che fornivano o riorganizzavano informazioni attraverso costosi e complessi processi redazionali, in quella che è stata definita l’epoca dei s. n. gli spazi web più frequentati sono divenuti delle 'infrastrutture' che veicolano informazioni provenienti dagli stessi utenti. Frequenti sono i casi in cui i media tradizionali hanno dovuto far ricorso ai s. n. in qualità di fonte primaria, ribaltando così la tradizionale logica di gestione top-down dei contenuti informativi. Anche la società contemporanea viene fortemente influenzata dalla sovrapposizione tra reti sociali personali e infrastrutture web: un momento importante in tal senso è considerata l’elezione di Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti (2008), il quale in campagna elettorale aveva fatto ampiamente ricorso ai social media. Il fenomeno dei s. n. evidenzia anche ulteriori aspetti innovativi nel campo del marketing, tanto per le società che lo utilizzano a questo scopo, quanto per il fatto che gli stessi s. n. ottengono una pubblicità gratuita a spese degli utilizzatori. Si pensi per es. alle corporation o alle istituzioni che pubblicano messaggi promozionali nei quali compare 'seguiteci su' un determinato s. n. (con relativo logo), con un effetto di rafforzamento cumulativo del servizio e della sua posizione nel mercato, che diviene difficilmente contendibile. Prevalentemente per fattori culturali (il più notevole dei quali è quello linguistico), la diffusione dei sistemi di s. n. può variare in base alla posizione geografica considerata. Se nel corso del 2011 il più diffuso al mondo era Facebook, con una stima di oltre 640 milioni di utenti registrati, il popolare servizio non deteneva però il primato in Brasile (dove prevaleva Orkut), in Russia (Vkontakte), in Giappone (Mixi) o in Cina (Qzone). Con una vertiginosa crescita nell'anno successivo, Facebook si accredita nell'ottobre del 2012 il superamento del miliardo di utenti a livello mondiale. Ai s. n. viene attribuito un notevole potenziale commerciale sia perché – per la loro stessa logica di funzionamento – gli utenti che li utilizzano riversano in essi una miniera di informazioni personali, favorendo il targeting pubblicitario, sia perché le informazioni commerciali hanno la possibilità di essere veicolate mediante reti già esistenti di relazioni interpersonali e di fiducia. I s. n. possono influire grandemente sulle relazioni sociali e sull’evoluzione del linguaggio, sia per limiti tecnici che talvolta impongono (come il numero massimo di caratteri in un post) sia perché introducono nuove forme di comunicazione dirette e rapide (per es. il 'mi piace', l’icona con il pollice alzato che testimonia l’apprezzamento di un post).

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