sonata In musica, composizione strumentale, variamente modificatasi nel corso dei secoli, articolata in uno o più movimenti a carattere contrastante.
Il termine s. comparve nel Cinquecento a indicare un brano strumentale ‘da sonare’ anziché ‘da cantare’. All’inizio del 17° sec. si distinsero la s. a tre, di solito per due violini o basso continuo, e la s. a due, perlopiù per violino e basso continuo (realizzato da viola da gamba con clavicembalo o organo). La s. a tre – formata da più movimenti, con alternanza di tempi lenti e veloci – si differenziava a sua volta in s. da chiesa e s. da camera, a seconda della destinazione. La s. barocca ebbe fortuna per più di un secolo e mezzo e fu impiegata, con evoluzioni e varianti, da un gran numero di compositori (
Gli esponenti del classicismo viennese, F.J. Haydn, W.A. Mozart e L. van Beethoven, consacrarono il genere della s. definendone la struttura tipo: per pianoforte o strumento a tastiera o per qualsiasi strumento e pianoforte, essa era di solito divisa nei tempi allegro, adagio, minuetto, allegro. Il primo movimento assunse la struttura detta forma-s., bitematica e tripartita in quanto costruita su due temi e articolata in tre parti. Nella prima parte, l’esposizione, sono presentati i due temi, spesso a carattere contrastante: il primo, nella tonalità principale, è collegato al secondo tramite un episodio che conduce al cambio di tonalità, il ponte modulante. Nella seconda parte, o sviluppo, i temi sono rielaborati; nella terza, detta ripresa, i due temi vengono riproposti, entrambi nella tonalità principale. La forma-s. trovò largo uso e venne impiegata anche nei primi tempi di sinfonie, concerti e composizioni cameristiche.
Nel 19° sec. la fioritura del melodramma portò alla decadenza in Italia del genere sonatistico. I musicisti tedeschi, per es. F. Chopin, F. Liszt, continuarono a comporre s., adattando la forma classica alle esigenze linguistiche ed espressive del romanticismo. In Francia si sviluppò la s. ciclica, in cui uno stesso materiale tematico ricorre in tutti i movimenti (