Sorbitolo

Dizionario di Medicina (2010)

sorbitolo


Composto chimico organico, alcol po­livalente o polialcol (detto anche glucitolo), derivato da un monosaccaride a 6 atomi di carbonio. Si trova in natura nei frutti di sorbo, nelle ciliegie, nelle mele, nelle pere, nelle prugne, nelle nespole, ecc. Il potere calorico ed edulcorante del s. è ca. il 60% di quello del saccarosio; ha proprietà osmotiche (trattiene acqua) ed è privo di potere cariogeno, in quanto non fermentato dai batteri del cavo orale. Viene utilizzato come edulcorante nei prodotti dolciari e in quelli speciali per diabetici in quanto, una volta ingerito, si trasforma in fruttosio senza provocare aumenti nei valori della glicemia. In condizioni fisiologiche, il s. si forma in modesta quantità dal glucosio a opera dell’enzima s. deidrogenasi. Nella patologia diabetica insulino-indipendente l’iperglicemia porta a una maggiore formazione e accumulo di s. nelle cellule, causando lesioni tissutali in partic. nel cristallino dell’occhio; infatti, l’accumulo di s., esercitando un effetto iperosmotico, ne provoca il rigonfiamento e l’opacizzazione irreversibili, caratteristici della cataratta diabetica; l’assunzione di s. in tali soggetti è proscritta. Il s., proprio per le sue caratteristiche osmotiche, viene utilizzato nella preparazione commerciale di alcuni clisteri. L’uso eccessivo di prodotti contenenti s. può provocare diarrea.