Sport

Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)

Sport

Enrico Brescia

(XXXII, p. 415; App. II, ii, p. 879; III, ii, p. 795; IV, iii, p. 407; V, v, p. 106)

Massimi organi istituzionali

Il più importante organismo che in Italia presiede all'attività sportiva in tutti i suoi settori è il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano). L'assemblea del CONI è il Consiglio nazionale, costituito dai presidenti delle federazioni sportive nazionali e dai membri italiani del CIO (Comité International Olympique). Il Consiglio nazionale designa il presidente, elegge al suo interno i due vicepresidenti e i sei membri della giunta esecutiva, nomina il segretario generale. Il Consiglio nazionale stabilisce altresì gli indirizzi generali dell'attività del CONI e le direttive per la diffusione dell'ideale olimpico, in attuazione delle direttive del CIO; delibera i bilanci preventivi e consuntivi, la costituzione di nuove federazioni, riconosce le società sportive e le strutture collaterali, approva gli statuti delle federazioni, stabilisce l'ordinamento dei servizi e la consistenza degli organici. Il Consiglio nazionale si riunisce almeno due volte all'anno e ne fanno parte il presidente onorario, il presidente della Commissione nazionale atleti, il collegio dei revisori dei conti e i presidenti italiani di federazioni internazionali ed europee. Il Consiglio nazionale si è riunito per la prima volta il 19 giugno 1946. La composizione del CONI nel 1999 risultava la seguente: presidente onorario R. Nostini, presidente G.Petrucci, membri del CIO F. Carraro, P. Nebiolo, M. Pescante e O. Cinquanta, presidente della Commissione nazionale atleti M. Di Centa, segretario generale R. Pagnozzi, 39 presidenti o commissari straordinari delle federazioni sportive. Il CONI è un ente di diritto pubblico e ha la caratteristica di essere contemporaneamente il comitato olimpico nazionale riconosciuto dal CIO e l'organismo che, per espressa volontà delle federazioni sportive, coordina, indirizza e controlla l'intera attività sportiva agonistica. Poiché, secondo le regole olimpiche, per una data specialità sportiva non può essere riconosciuta più di una federazione, spetta al Consiglio nazionale del CONI esaminare le richieste di adesione delle associazioni sportive e deliberarne l'eventuale riconoscimento; attualmente le federazioni sportive riconosciute dal CONI sono 39.

Il CIO è un'organizzazione non governativa, senza scopi di lucro, ed è l'autorità suprema del movimento olimpico; detiene tutti i diritti concernenti il simbolo, la bandiera, la divisa, l'inno e i Giochi Olimpici. La sua principale responsabilità consiste nella supervisione e nell'organizzazione dei Giochi Olimpici estivi e invernali. Il movimento olimpico raggruppa, sotto la suprema autorità del CIO, le 35 federazioni internazionali degli sport, i 200 comitati nazionali olimpici, i comitati organizzativi dei Giochi Olimpici, le associazioni sportive nazionali, i club e le persone che ne fanno parte e, soprattutto, gli atleti. Il movimento olimpico comprende anche altre organizzazioni e istituzioni riconosciute dal CIO. La carta olimpica definisce i principi fondamentali, le regole e i procedimenti di applicazione adottati dal CIO; essa ispira l'organizzazione e le operazioni del movimento olimpico e stabilisce le condizioni di svolgimento dei Giochi Olimpici. La prima finalità del CIO e del movimento olimpico è di contribuire alla costruzione di un mondo pacifico e migliore, educando la gioventù attraverso lo sport, praticato senza alcuna discriminazione e conformemente allo spirito olimpico che promuove la mutua comprensione, la fraternità, la solidarietà e il fair play.

Il presidente del CIO è eletto dai suoi membri per un periodo iniziale di otto anni e può essere rieletto per periodi successivi di quattro anni. Dal 1980 è presidente lo spagnolo J.A. Samaranch, il cui mandato terminerà nel settembre 2001. I membri del CIO si riuniscono una volta all'anno; mantengono la carica fino all'età di ottant'anni, salvo quelli eletti prima del 1966 i quali restano membri a vita. Nel 1999 il CIO contava 104 membri ordinari e 23 membri onorari; sia la durata del mandato sia le modalità dell'elezione dei membri sono suscettibili di cambiamenti previsti dalla commissione di riforma CIO 2000. Il CIO è interamente finanziato da fondi privati e ne ridistribuisce in seno al movimento olimpico il 93%. Le altre sue principali risorse derivano da opportuni programmi di marketing e dalla vendita dei diritti televisivi per la trasmissione dei Giochi olimpici.

Doping e antidoping

Nello sport contemporaneo il problema più grave è rappresentato dalla pratica del doping, cioè dall'assunzione da parte di molti praticanti dello sport, a livello professionistico e dilettantistico, di sostanze per migliorare artificialmente le prestazioni, che, oltre a contravvenire all'etica sportiva, comporta il serio rischio di effetti collaterali assai pericolosi per la salute.

In Italia si è cominciato a intervenire contro l'uso del doping nel 1954; il primo laboratorio europeo di analisi antidoping cominciò a funzionare a Firenze nel 1961 e dai Giochi Olimpici di Tokyo (1964) iniziarono i primi sistematici controlli antidoping sugli atleti. Dal 1971 è in vigore in Italia una legge sulla tutela sanitaria delle attività sportive (l. 26 ottobre 1971 nr. 1099) che punisce sia chi fa uso di sostanze proibite sia chi le fornisce agli atleti. Nello stesso anno il CIO ha pubblicato una lista di sostanze proibite che viene periodicamente aggiornata. Questa lista attualmente (1999) stabilisce: a) classi di sostanze doping: stimolanti, narcotici, steroidi anabolizzanti, betabloccanti, diuretici, ormoni peptidici; b) metodi di doping: doping ematico, manipolazione farmacologica, chimica o fisica; c) classi di sostanze sottoposte a restrizioni: alcole, marijuana, anestetici locali, corticosteroidi. Nell'ambito delle suddette classi la lista del CIO elenca tutte le sostanze proibite; in particolare, per doping ematico s'intende la trasfusione di sangue, cioè la somministrazione di globuli rossi o di composti ematici contenenti globuli rossi, per via endovenosa. Alla Conferenza mondiale sul doping nello sport, tenutasi a Losanna nel febbraio 1999, è stato approvato il Codice antidoping del movimento olimpico (in vigore dal 1° gennaio 2000). In Italia nell'ambito del regolamento dell'attività, approvato dal Consiglio nazionale del CONI nell'aprile 1997, sono stati stabiliti i principi generali, gli organismi e gli uffici preposti all'attività di controllo.

La somministrazione, l'assunzione e l'uso di sostanze e metodi doping da parte di atleti sono vietati e comportano l'attivazione di un procedimento disciplinare con l'applicazione delle sanzioni stabilite dal CONI e dai regolamenti delle federazioni sportive nazionali e delle discipline associate. L'elenco e gli aggiornamenti sulle sostanze e metodi proibiti (deliberati dal CONI) vengono comunicati alle federazioni sportive nazionali e alle discipline associate affinché provvedano a recepirli nei propri regolamenti e a darne la massima divulgazione. Il CONI, tramite il Coordinamento centrale attività antidoping, presiede all'effettuazione dei controlli antidoping ordinari, d'intesa con la Federazione medico sportiva italiana, le federazioni sportive nazionali e le discipline associate.

Il Coordinamento centrale attività antidoping, ricevuta la comunicazione di positività dalla Federazione medico sportiva italiana e determinata l'identità dell'atleta risultato positivo secondo quanto indicato, informa il presidente del CONI, il presidente della federazione sportiva o disciplina associata interessata, l'ufficio di procura antidoping, la commissione di indagine sul doping, l'atleta e la società sportiva di appartenenza circa l'esito positivo delle prime analisi e fissa un termine per l'effettuazione, entro sette giorni, delle analisi di revisione, comunicando all'atleta che ha facoltà di assistervi personalmente, o tramite un proprio delegato, e di nominare un consulente di fiducia. Il Coordinamento centrale attività antidoping dà comunicazione dell'esito delle analisi di revisione al presidente del CONI, al presidente della federazione sportiva o disciplina associata interessata, all'atleta, alla società di appartenenza, alla commissione di indagine sul doping e all'Ufficio di procura antidoping, affinché quest'ultimo, nel caso di confermata positività, proceda alle indagini, secondo quanto previsto dal vigente regolamento. Potranno essere sottoposti a controlli antidoping 'a sorpresa' gli atleti italiani e stranieri tesserati presso società affiliate alle federazioni sportive nazionali. La Commissione definisce l'elenco degli atleti italiani di interesse olimpico e internazionale, assoggettabili ai controlli a sorpresa, che viene periodicamente aggiornato e comunicato al Coordinamento centrale attività antidoping.

Diamo ora un panorama dei risultati più importanti che si sono avuti nelle principali specialità dello s. nei cinque anni che vanno dal 1995 al 1999, rinviando anche, per i risultati ottenuti durante le Olimpiadi, alla voce olimpici, giochi, in questa Appendice.

Atletica

Dal 5 al 13 agosto 1995 si è svolta a Göteborg la v edizione dei campionati mondiali. Gli atleti italiani hanno conquistato sei medaglie: due d'oro, con M. Didoni nella gara dei 20 km di marcia femminile e F. May nel salto in lungo femminile; due d'argento, con G. Perricelli nella 50 km di marcia ed E. Perrone nella 10 km di marcia femminile; due di bronzo, con O. Ferrara nella maratona femminile e con la staffetta 4×100 m maschile. Pertanto l'Italia, considerati gli altri piazzamenti, è risultata sesta nella classifica finale per nazioni. Il trentaduenne ucraino S. Bubka, nel salto con l'asta, ha vinto il quinto titolo mondiale su cinque edizioni; notevole anche la prova dello statunitense M. Johnson, vincitore di tre medaglie d'oro: 200 m e 400 m piani, staffetta 4×400 m. La vi edizione dei mondiali si è svolta ad Atene, dal 3 al 10 agosto 1997; gli unici allori per la rappresentativa italiana sono venuti dal settore femminile, con la medaglia d'oro di A. Sidoti nella 10 km di marcia, quella d'argento di R. Brunet nei 5000 m e, infine, quella di bronzo di May nel salto in lungo. Da segnalare il sesto titolo mondiale consecutivo per Bubka nel salto con l'asta, il quarto titolo consecutivo per il tedesco L. Riedel nel lancio del disco e la conferma di Johnson nei 400 m piani. Nel 1997 si è conclusa, al meeting di Berlino, la ventennale e gloriosa carriera sportiva di C. Lewis.

I campionati europei, a cadenza quadriennale, si sono svolti dal 18 al 23 agosto 1998 a Budapest; nove medaglie sono state appannaggio dell'Italia, che nella classifica finale a punti per nazioni si è piazzata al quarto posto. Medaglie d'oro: S. Baldini nella maratona e Sidoti nella 10 km di marcia femminile; medaglie d'argento: A. Lambruschini nella gara 3000 m siepi, D. Goffi nella maratona, May nel salto in lungo femminile e E. Alfridi nella 10 km di marcia femminile; medaglie di bronzo: F. Mori nei 400 m a ostacoli, V. Modica nella maratona e M. Viceconte nella maratona femminile.

La vii edizione dei mondiali si è svolta a Siviglia dal 21 al 29 agosto 1999. I risultati della rappresentativa italiana non sono stati esaltanti: una medaglia d'oro con Mori nei 400 m a ostacoli, tre medaglie d'argento, con May nel salto in lungo femminile, I. Brugnetti nei 50 km di marcia e Modica nella maratona. Lo statunitense M. Greene si è messo in luce vincendo tre medaglie d'oro: 100 m e 200 m piani e staffetta 4×100 m.

Automobilismo

Nel 1995 è stato introdotto in Formula 1 il fondo scalinato obbligatorio, allo scopo di ridurre il cosiddetto effetto suolo e quindi l'efficienza aerodinamica complessiva, per avere una limitazione della velocità in curva; nel 1998 la Federazione internazionale ha imposto ulteriori restrizioni: carreggiata massima ristretta da 2 a 1,8 m, uso di pneumatici scanalati con quattro solchi al posteriore e tre all'anteriore (quattro dal 1999), per ridurre l'impronta a terra della gomma. Ulteriori limitazioni riguarderanno, nel futuro, l'impiego di leghe alluminio-berillio in diverse parti del motore; diverranno sempre più severe le prove di resistenza all'urto (crash-tests) per i telai. Il titolo mondiale conduttori di Formula 1 è andato nel 1995 al tedesco M. Schumacher su Benetton Ford (che si è aggiudicata anche il titolo costruttori); nel 1996 all'inglese D. Hill e nel 1997 al canadese J. Villeneuve, entrambi su Williams Renault (vincitrice del titolo costruttori in entrambi gli anni). Nel 1997, inoltre, è stato tolto il secondo posto in classifica generale a Schumacher, passato nel frattempo alla Ferrari, per una manovra scorretta ai danni di Villeneuve nel corso dell'ultima gara. Nel 1998 successo del finlandese M. Hakkinen su McLaren Mercedes in entrambe le classifiche mondiali. Nel 1999, al termine di una stagione densa di drammatici colpi di scena, nuova vittoria di Hakkinen ancora con la McLaren Mercedes, mentre alla Ferrari è andato il titolo costruttori.

Per quanto riguarda il campionato mondiale rally, nel 1995 ha vinto lo scozzese C. McRae su Subaru e dal 1996 al 1999 il finlandese T. Makinen su Subaru (1996 e 1997) e su Mitsubishi (1998 e 1999), confermando il predominio delle macchine giapponesi.

Baseball e softball

Il campionato del mondo nel 1998 si è disputato in Italia ed è stato vinto da Cuba, mentre l'Italia si è classificata al quarto posto; nel campionato europeo hanno vinto l'Olanda nel 1995 e nel 1999, e l'Italia nel 1997. La nostra rappresentativa, classificatasi seconda nel 1999, ha acquisito il diritto di partecipare ai Giochi Olimpici di Sydney 2000. I vincitori del campionato italiano sono stati: 1995, Cariparma; 1996 e 1998, Danesi Nettuno; 1997, Cus Cariparma; 1999, Semenzato Rimini; nella Coppa campioni europei si è evidenziato il predominio delle squadre italiane: 1995, Cariparma; 1996, Neptunus Rotterdam; 1997, Danesi Nettuno; 1998 e 1999, Cus Cariparma. Nel softball, riservato in Italia alle donne, hanno vinto il campionato italiano: 1995, Bussolengo Verona; 1996 e 1997, MKF Bollate; 1998 e 1999, Vismap Macerata. In campo europeo, l'Italia ha vinto il titolo continentale nelle ultime tre edizioni: 1995, 1997 e 1999; nella Coppa campioni d'Europa hanno vinto: 1995 e 1998, HLAW Olanda; 1996, Terraavogela Olanda; 1997, Italpaghe Forlì; 1999, Vismap Macerata. Anche la rappresentativa nazionale femminile italiana si è qualificata per i Giochi Olimpici di Sydney 2000.

Calcio

In ambito europeo, la sentenza emessa dalla Corte di giustizia dell'Unione Europea il 15 dicembre 1995 (la cosiddetta sentenza Bosman, dal nome del calciatore belga J.-M. Bosman, promotore dell'azione legale), ribadendo il diritto alla libera circolazione all'interno dell'Unione stessa, ha posto fine, per quanto riguarda i calciatori comunitari, alle misure adottate nei vari paesi per limitare il numero dei giocatori stranieri tesserabili dalle squadre di club (nel campionato italiano di serie A, tale numero era stato fissato nel 1980 a uno, nel 1982 a due e, infine, nel 1988 a tre).

La guida tecnica della squadra nazionale italiana, dopo l'infelice esito della partecipazione ai campionati mondiali del 1998 in Francia (Italia eliminata nei quarti di finale dalla Francia ai calci di rigore), è stata affidata a D. Zoff. Riportiamo i risultati delle principali partite disputate dalla Nazionale italiana (seguite da asterisco quelle valide per i campionati mondiali e per quelli europei). 1995: Italia-Estonia 4-1*, Ucraina-Italia 0-2*, Lituania-Italia 0-1*, Svizzera-Italia 0-1, Italia-Germania 0-2, Italia-Slovenia 1-0*, Croazia-Italia 1-1*, Italia-Ucraina 3-0*, Italia-Lituania 4-0*. 1996: Italia-Galles 3-0, Italia-Belgio 2-2, Ungheria-Italia 0-2, Russia-Italia 1-2*, Rep. Ceca-Italia 2-1*, Germania-Italia 0-0*, Moldavia-Italia 1-3*, Italia-Georgia 1-0*, Bosnia Erzegovina-Italia 2-1. 1997: Italia-Irlanda del Nord 2-0, Inghilterra-Italia 0-1*, Italia-Moldavia 3-0*, Polonia-Italia 0-0*, Italia-Polonia 3-0*, Italia-Inghilterra 0-2, Italia-Brasile 3-3, Italia-Francia 2-2, Georgia-Italia 0-0*, Italia-Inghilterra 0-0*, Russia-Italia 1-1*, Italia-Russia 1-0*. 1998: Italia-Slovacchia 3-0, Italia-Paraguay 3-0, Svezia-Italia 1-0, Italia-Chile 2-2*, Italia-Camerun 3-0*, Italia-Austria 2-1*, Italia-Norvegia 1-0*, Italia-Francia 0-0*, Galles-Italia 0-2*, Italia-Svizzera 2-0*, Italia-Spagna 2-2, Italia-World Stars 6-2. 1999: Italia-Norvegia 0-0, Danimarca-Italia 1-2*, Italia-Bielorussia 1-1*, Croazia-Italia 0-0, Italia-Galles 4-0*, Svizzera-Italia 0-0*, Italia-Danimarca 2-3*, Bielorussia-Italia 0-0*, Italia-Belgio 1-3, Italia-Portogallo 2-0.

Il campionato europeo ha avuto la sua fase conclusiva nel 1996 e ha visto la vittoria della Germania che ha battuto nella finale la Repubblica Ceca per 2-1. Il campionato del mondo per rappresentative nazionali, disputato nel 1998, è stato vinto dalla Francia che nella finale di Parigi ha sconfitto il Brasile per 3-0. Hanno vinto il campionato italiano di serie A: 1996 e 1999, Milan; 1997 e 1998, Juventus. La Coppa Italia ha visto vincitori: 1996, Fiorentina; 1997, Vicenza; 1998, Lazio; 1999, Parma.

Le società che si sono aggiudicate la Coppa dei campioni (che dalla stagione 1992-93 ha assunto la denominazione di UEFA Champions League) sono state: 1995, Aiax (Olanda); 1996, Juventus; 1997, Borussia Dortmud (Germania); 1998, Real Madrid (Spagna); 1999, Manchester United (Inghilterra). La Coppa delle coppe è stata vinta da: 1994, Arsenal (Inghilterra); 1995, Real Saragozza (Spagna); 1996, Paris Saint-Germain (Francia); 1997, Barcellona (Spagna); 1998, Chelsea (Inghilterra); 1999, Lazio. In Coppa UEFA si sono registrati i successi di: Parma, 1995; Bayern Monaco (Germania), 1996; Schalke 04 (Germania), 1997; Inter, 1998; Parma, 1999. Dalla stagione 1999-2000 l'UEFA ha soppresso la Coppa delle coppe e ha stabilito di ammettere alle fasi eliminatorie della Coppa dei campioni le società classificatesi ai primi quattro posti del campionato nazionale di serie A. Crescente importanza hanno assunto la Supercoppa italiana, che si gioca tra le squadre che hanno vinto il campionato italiano e la Coppa Italia, e la Supercoppa europea, che si disputa tra le squadre che hanno vinto la Coppa dei campioni e la Coppa delle coppe. Nell'ultimo quinquennio, per la prima si sono avuti i seguenti risultati: 1995 e 1997, Juventus; 1996, Fiorentina; 1998, Lazio; 1999, Parma; per la seconda: 1995, Aiax; 1996, Juventus; 1997, Barcellona; 1998, Chelsea; 1999, Lazio. La Coppa Intercontinentale, che per ragioni di sponsor si gioca a Tokyo, negli ultimi anni ha visto le squadre europee prevalere su quelle sudamericane: 1995, Aiax; 1996, Juventus; 1997, Borussia Dortmud; 1998, Real Madrid; 1999, Manchester United. A partire dai Giochi Olimpici di Atlanta (1996) si disputa anche un torneo di calcio femminile che in quella occasione è stato vinto dagli Stati Uniti.

Canoa

I campionati mondiali del 1995 si sono svolti a Duisburg; B. Bonomi e D. Scarpa hanno vinto la medaglia d'oro nel K2 500 m, A. Rossi e Scarpa hanno vinto nel K2 1000 m, mentre V. Panato si è affermato nella discesa fluviale C1 a Bala (Gran Bretagna). Due le medaglie d'argento: A. Scaduto e P. Tofani nel K2 1000 m junior, R. Pontarollo nella discesa fluviale K1. Nel 1996, a Landeck (Austria), Panato ha replicato il successo sia individualmente sia a squadre, con M. Spelli e A. Bernucci, sempre nella discesa fluviale C1; la medaglia d'argento è andata a Pontarollo nella discesa K1 e alla squadra nazionale nel torneo di polo, disputato ad Adelaide. Spelli ha vinto il bronzo nella discesa C1 e il bronzo è andato pure alla squadra di discesa K1. Nei mondiali del 1997, svoltisi a Dortmonth (Canada), hanno conquistato la medaglia d'oro Rossi e L. Negri nel K2 1000 m, mentre ben sei sono state le medaglie d'argento vinte dagli atleti italiani: J. Idem nel K1 200 m, 500 m e 1000 m femminili; Bonomi nel K1 1000 m e, insieme a Negri, nel K2 500 m, e ancora, insieme a P. Tommasini, nel K2 200 m. Rossi ha vinto il bronzo nel K1 500 m. I mondiali del 1998, disputati a Szeged (Ungheria), hanno sancito il successo di Rossi e Negri nel K2 1000 m e della Idem nel K1 1000 m femminile; Panato ha vinto l'oro a Garmisch nella discesa C1. Ancora numerose le medaglie d'argento: Panato, Spelli e M. Piccioli nella discesa C1 a squadre, M. Boeri, E. Taffini e C. Zamariola nella discesa K1 a squadre femminile junior, la Idem nel K1 200 m femminile, Bonomi e Negri nel K2 500 m e, infine, Rossi, Bonomi, Negri e I. Lussignoli nel K4 200 m. Quattro le medaglie di bronzo, con Pontarollo, C. Mercati e C. Mulazzi nella discesa K1 a squadre, Boeri nella discesa K1 junior femminile, Idem nel K1 500 m, la squadra nazionale nel torneo di polo disputato ad Aveiro (Portogallo). Magri i risultati nei mondiali del 1999: soltanto tre medaglie d'argento, all'idroscalo di Milano, per la Idem nel K1 200 m, 500 m e 1000 m femminili; bronzo per E. Introini nella maratona K1 disputata a Győr (Ungheria). Numerosi i successi dei canoisti italiani nei campionati europei, disputati dal 1997 con cadenza biennale, in sostituzione dei Giochi del Mediterraneo.

Canottaggio

Nel 1995 i campionati mondiali si sono svolti a Tampere (Finlandia); i vogatori italiani hanno conquistato cinque medaglie d'oro: due senza pesi leggeri, quattro senza pesi leggeri, due con, quattro di coppia e quattro senza. Nessuna medaglia d'argento ma tre medaglie di bronzo: quattro con, quattro di coppia pesi leggeri e otto pesi leggeri. Lo specchio d'acqua di Strathclyde (Scozia) ha ospitato i mondiali del 1996; scarsi i risultati degli atleti azzurri: una medaglia d'oro nel quattro di coppia pesi leggeri, una d'argento nel due con juniores e una di bronzo nel quattro di coppia juniores. Fuori dal podio, come magra consolazione, quattro quarti posti. I mondiali del 1997 hanno avuto il loro scenario ad Aiguebelle (Francia), con risultati, per i colori italiani, ancora non esaltanti. Due le medaglie d'oro: nel quattro di coppia pesi leggeri e nel quattro di coppia; tre le medaglie d'argento: due di coppia pesi leggeri, due senza e quattro con (quest'armo registrava la presenza di A. Abbagnale, il terzo della dinastia). Nel 1998 si è gareggiato, per i mondiali, a Colonia, con risultati ben più consistenti per i vogatori italiani. Sono state vinte tre medaglie d'oro: singolo pesi leggeri, quattro di coppia pesi leggeri e quattro di coppia; tre medaglie d'argento: due senza pesi leggeri, due di coppia pesi leggeri e due con; tre, infine, le medaglie di bronzo: otto pesi leggeri, quattro con e quattro senza. I mondiali del 1999 si sono svolti nelle acque canadesi di Saint Catharines, con risultati discreti per i canottieri azzurri: tre medaglie d'oro, tutte nei pesi leggeri, e precisamente nel due senza, nel due di coppia e nel quattro di coppia; e due medaglie di bronzo: otto pesi leggeri e quattro senza.

Ciclismo

Negli anni Ottanta e Novanta il ciclismo agonistico è stato purtroppo tra gli s. più tormentati per vicende di doping che hanno coinvolto anche atleti di grande notorietà, scatenando polemiche a non finire.

Per parlare di risultati, tra le grandi corse a tappe restano sempre in primo piano il Tour de France e il Giro d'Italia. Nel primo si sono affermati: 1996, il danese B. Riis; 1997, il tedesco J. Ulrich; 1998, M. Pantani; 1999, lo statunitense L. Armstrong. Nel secondo sono da registrare le vittorie seguenti: 1996, il russo P. Tonkov; 1997 e 1999, I. Gotti; 1998, Pantani.

Il campionato del mondo professionisti su strada è stato vinto dallo spagnolo A. Olano nel 1995, dal belga J. Museeuw nel 1996, dal francese L. Brochard nel 1997, dallo svizzero O. Camenzind nel 1998, dallo spagnolo O.F. Gómez nel 1999. La Coppa del mondo ha visto il successo di Museeuw (1995 e 1996), di M. Bartoli (1997 e 1998), del belga A. Tchmil (1999). Tra le corse in linea, sempre molto seguite le classiche italiane Milano-Sanremo e Giro di Lombardia, mentre all'estero spiccano la Parigi-Roubaix, il Giro delle Fiandre, la Freccia Vallone. Il titolo di campione del mondo di ciclocross, nel 1998 e nel 1999, è stato vinto dal belga M. De Clercq. Infine, per quanto riguarda il record dell'ora su pista, l'ultimo primatista è l'inglese C. Boardman, il quale il 6 settembre 1996, sulla pista di Manchester, ha percorso 56.375 m; in campo femminile, lo stesso record ha visto in successione l'affermazione delle seguenti atlete: il 29 aprile 1995, a Bordeaux, la francese C. Marsal con 47.112 m; il 17 giugno 1995, a Manchester, l'inglese Y. McGregor con 47.411 m; il 26 ottobre 1996, a Città di Messico, la francese J. Longo con 48.159 m.

Motociclismo

I campionati mondiali di velocità su circuito hanno portato a una ripartizione dei successi finali principalmente tra la giapponese Honda e l'italiana Aprilia. Nella classe 125 cm³ si sono avuti i seguenti vincitori: 1995 e 1996, il giapponese H. Aoki su Honda; 1997, V. Rossi su Aprilia; 1998, il giapponese K. Sakata su Aprilia; 1999, lo spagnolo E. Alzamora su Honda. Nella classe 250 cm³: 1995, 1996 e 1997, M. Biaggi su Aprilia nei primi due anni, poi su Honda; 1998, L. Capirossi su Aprilia; 1999, Rossi su Aprilia. Nella classe 500 cm³ si sono affermati: dal 1995 al 1998, l'australiano M. Doohan su Honda; nel 1999, lo spagnolo A. Criville su Honda.

Nel motocross, la lotta per il titolo di campione del mondo è quasi sempre ristretta a piloti belgi, francesi e italiani, mentre tra le macchine prevalgono per lo più le varie marche giapponesi. Tra i piloti italiani, si sono affermati A. Puzar su Honda (1995) e A. Chiodi su Yamaha (1997) e sulla svedese Husqvarna (1998 e 1999), nella classe 125 cm³, A. Bartolini su Yamaha (1999), nella classe 500 cm³.

Continua la grande eco della Parigi-Dakar, che nel settore motociclistico ha avuto i seguenti vincitori, tutti francesi: 1995, 1997 e 1998, S. Peterhansel su Yamaha; 1996, E. Orioli su Yamaha; 1999, R. Sainct su BMW.

Nuoto

Resta sempre di basso profilo il livello tecnico dei nostri nuotatori, pur con qualche rara eccezione, e pertanto in campo internazionale si devono registrare sporadiche affermazioni. L'ultimo campionato del mondo, svoltosi a Perth (Australia) nel 1998, ha portato all'Italia due medaglie d'argento: M. Rosolino nei 200 m stile libero ed E. Brembilla nei 1500 m stile libero. Nelle tabelle dei primati mondiali prevalgono i nuotatori statunitensi, australiani e russi e le nuotatrici statunitensi, cinesi e tedesche.

Pallacanestro

Gli ultimi campionati mondiali, svoltisi ad Atene nel 1998, sono stati vinti dagli Stati Uniti, seguiti dalla Iugoslavia e dalla Lituania. I campionati europei, con cadenza biennale, si sono svolti nel 1995 in Grecia e sono stati vinti dalla Iugoslavia, seguita dalla Lituania e dalla Croazia; nel 1997 in Spagna, con la vittoria ancora della Iugoslavia, seguita dall'Italia e dalla Russia; infine nel 1999 in Francia, con la meritata vittoria dell'Italia, seguita dalla Spagna e dalla Iugoslavia. Il titolo di campione italiano è andato alle seguenti società: 1995, Buckler Beer Bologna; 1996, Stefanel Milano; 1997, Benetton Treviso; 1998, Kinder Bologna; 1999, Roosters Varese.

Nelle Coppe europee si sono avuti i seguenti vincitori. Nell'Eurolega: 1995, Real Madrid (Spagna); 1996, Panathinaikós Atene (Grecia); 1997, Olympiakós Atene (Grecia); 1998, Kinder Bologna; 1999, Zalgiris Kaunas (Lituania). Nella Coppa Saporta (già Coppa delle coppe): 1995, Benetton Treviso; 1996, Taugres Vitoria (Spagna); 1997, Real Madrid; 1998, Zalgiris Kaunas; 1999, Benetton Treviso. Infine, nella Coppa Korac: 1995, Alba Berlino (Germania); 1996, Efes Pilsen Istanbul (Turchia); 1997, Aris Salonicco (Grecia); 1998, Mash Jeans Verona; 1999, Barcellona (Spagna).

Nel settore femminile, gli ultimi campionati mondiali, svoltisi in Germania nel 1998, sono stati vinti dagli Stati Uniti, seguiti dalla Russia e dall'Australia. I campionati europei hanno dato i seguenti risultati: nel 1995, nella Repubblica Ceca, ha vinto l'Ucraina seguita dall'Italia e dalla Russia; nel 1997, in Ungheria, si è affermata la Lituania, seguita dalla Slovacchia e dalla Germania; nel 1999, in Polonia, ha vinto la Polonia, seguita dalla Francia e dalla Russia. Il campionato italiano femminile, dal 1995 al 1999, è stato sempre vinto dalla Pool Comense.

Per quanto riguarda le Coppe europee, nell'Eurolega si sono affermate: 1995, SFT Como; 1996, BTV Wuppertal (Germania); 1997 e 1998, CJM Bourges (Francia); 1999, Ruzomberok (Slovacchia). Nella Coppa Ronchetti: 1995, CJM Bourges; 1996, Tarbes (Francia); 1997, CSKA Mosca (Russia); 1998, Sopron (Ungheria); 1999, Las Palmas (Spagna).

Pallanuoto

Da tempo ormai le rappresentative nazionali italiane, maschile e femminile, fanno parte dell'élite mondiale della pallanuoto. I pallanuotisti azzurri, guidati dal tecnico slavo R. Rudic, hanno vinto i campionati europei del 1995, a Vienna; hanno altresì conquistato la medaglia di bronzo agli europei di Firenze e la medaglia d'argento alla Coppa del mondo di Sydney nel 1999. Un successo ancora più grande ha arriso alle donne, che hanno vinto i campionati europei di Siviglia nel 1997, i mondiali di Perth nel 1998 e gli europei di Prato nel 1999, anno in cui hanno anche conquistato la medaglia di bronzo alla Coppa del mondo a Winnipeg (Canada).

Il massimo campionato italiano ha avuto i seguenti vincitori: 1995, Original Marines Posillipo; 1996, Record Cucine Posillipo; 1997, Waltertosto Cus D'Annunzio Pescara; 1998, Waltertosto Serbatoi Pescara; 1999, INA Assitalia Roma. Nelle coppe europee, si sono avuti i seguenti risultati: nella Coppa dei campioni hanno vinto il Mladost (Ungheria) nel 1995, il C. N. Posillipo nel 1996, 1997 e 1998, il Post Spalato nel 1999. Nella Coppa delle coppe hanno vinto il Racing Roma nel 1995, il Vouliagmeni (Grecia) nel 1996, il Ferencváros (Ungheria) nel 1997, il Mladost Zagabria nel 1998, l'Olimpiakós Atene (Grecia) nel 1999. La Supercoppa europea, vinta dal Mladost Zagabria nel 1995, non è più stata disputata dal 1996.

Pallavolo

Dal 1994 sono state introdotte diverse innovazioni nelle regole della pallavolo: la prima è stata quella di poter colpire la palla anche con gli arti inferiori durante il gioco; altra novità è stata l'introduzione del ruolo di libero, un giocatore utilizzato soltanto in seconda linea (difesa e ricezione) che può entrare in campo liberamente in sostituzione di un compagno di squadra, senza iscrizione sul referto; la terza novità è stata l'introduzione (1998) del rally point system, che in pratica cancella una delle principali caratteristiche della pallavolo, cioè il cambio-palla, e assegnando un punto per ogni azione di gioco riduce la durata di questo, ma soprattutto rende più comprensibile l'andamento del punteggio.

Dopo la delusione olimpica di Atlanta (1996), la nazionale italiana di pallavolo è ripartita con un nuovo tecnico, il brasiliano P.R. de Freitas, detto Bebeto, al posto dell'argentino J. Velasco che dal 1997 è passato alla guida della nazionale femminile. Sono comunque continuate le grandi vittorie degli atleti italiani: nel 1997, medaglia d'oro a Mosca nella World League e medaglia di bronzo a Eindhoven nei campionati europei; nel 1998, terza vittoria mondiale a Tokyo. Nel 1999 è subentrato alla guida della nazionale A. Anastasi, e gli azzurri hanno vinto a Mar del Plata, per la settima volta, la World League e a Vienna, per la quarta volta, i campionati europei.

È cresciuto nel frattempo il ruolo della nazionale femminile, lanciata da uno specifico programma federale e dall'arrivo alla guida tecnica di Velasco, che peraltro nel 1998 ha lasciato tale incarico al suo collaboratore A. Frigoni; nello stesso anno la nazionale femminile si è classificata al quinto posto nei mondiali e nel 1999 al quarto posto nel World Gran Prix e ha vinto la medaglia di bronzo ai campionati europei disputati a Roma.

Nel campionato nazionale maschile si sono affermate: Las Daytona Modena nel 1995 e 1997; Sisley Treviso nel 1996, 1998 e 1999; in quello femminile si è avuto il successo di Latte Rugiada Matera nel 1995 e di Foppapedretti Bergamo dal 1996 al 1999. Nelle Coppe europee, moltissime le vittorie delle squadre italiane; da ricordare in Coppa dei campioni i successi di Las Daytona Modena nel 1996, 1997 e 1998, e di Sisley Treviso nel 1999, per quanto riguarda gli uomini; e i successi di Foppapedretti Bergamo nel 1997 e 1999, in campo femminile. Anche nella Coppa delle coppe e nella Coppa CEV sono stati numerosi i successi dei club italiani.

Pugilato

Nel corso degli anni Novanta la credibilità del pugilato professionistico è grandemente diminuita a causa della caotica situazione venutasi a creare sia per il moltiplicarsi degli enti mondiali preposti all'organizzazione dell'attività pugilistica sia per l'incredibile proliferazione delle categorie di peso, giunte addirittura a diciassette. Se a tutto questo si aggiunge il fatto che ormai i grandi campioni scarseggiano tanto in Europa quanto negli Stati Uniti, si comprenderà come il pugilato sia ovunque in declino. Resta, per qualche match di richiamo, l'interesse degli sponsor e dei circuiti televisivi, che movimentano ingenti somme di danaro.

A livello mondiale, nella categoria dei pesi massimi si è messo in evidenza E. Holyfield, campione mondiale assoluto, il quale nel corso degli anni Novanta ha via via battuto avversari come J. Douglas, G. Foreman, L. Holmes e M. Tyson (per due volte); ha però perso il titolo contro l'inglese L. Lewis nell'ottobre 1999. Nelle categorie inferiori da segnalare lo statunitense O. De La Hoya, medaglia d'oro olimpica nei pesi leggeri a Barcellona (1992): negli anni successivi si è confermato più volte campione mondiale nei leggeri, superleggeri e welter. Il pugilato dilettantistico italiano ha conseguito recentemente qualche buon risultato ai campionati mondiali: nel 1997, a Budapest, medaglia di bronzo per G. Fragomeni nei massimi e per P. Vidoz nei supermassimi; nel 1999, a Houston, medaglia di bronzo per L. Bundu nei welter e ancora per Vidoz nei supermassimi.

Rugby

Nel gennaio 1998 il Comitato internazionale del Cinque Nazioni ha sancito, a partire dall'anno 2000, la partecipazione dell'Italia al torneo, che pertanto sarà denominato delle Sei Nazioni. Questa decisione rappresenta il più alto riconoscimento dell'elevato livello tecnico raggiunto dal rugby italiano nell'ultimo decennio, per merito specialmente dei tecnici francesi che si sono succeduti alla guida della nazionale azzurra, l'ultimo dei quali è stato G.Coste, dal 1993 all'agosto 1999 sostituito per breve tempo dal suo vice M.Mascioletti, e successivamente dal neozelandese B. Johnstone. Gli ultimi vincitori del Cinque Nazioni sono stati: Inghilterra, 1995 e 1996; Francia, 1997 e 1998; Scozia, 1999.

L'edizione 1995 della Coppa del mondo si è conclusa a Johannesburg con la vittoria della Repubblica Sudafricana sulla Nuova Zelanda; l'edizione 1999 si è conclusa a Cardiff con la vittoria dell'Australia sulla Francia.

Il massimo campionato italiano ha avuto i seguenti vincitori: 1995 e 1996, Milan Amatori Milano; 1997, 1998 e 1999, Benetton Treviso. Questi gli esiti per la Coppa Italia: 1995, Milan Amatori Milano; 1996 e 1997, non disputata; 1998, Benetton Treviso; 1999, R.D.S. Rugby Roma.

Scherma

La sciabola femminile è stata ufficialmente inserita nel programma dei campionati mondiali del 1999, nelle versioni individuale e a squadre, ed entrerà nel programma olimpico a partire dalle Olimpiadi di Atene 2004. Dal gennaio 2000 è stata resa obbligatoria la maschera trasparente in plexiglas per la spada e il fioretto, mentre resta facoltativa per la sciabola. Infine, a partire dai Giochi Olimpici di Sydney 2000, per la segnalazione dei colpi efficaci sarà adottato un sistema senza fili, che quindi abolisce il cavetto; in tal caso le luci che segnalano la stoccata si accenderanno sulla maschera stessa dell'atleta toccato, ma questa decisione è stata contestata da molti schermidori. Per quanto riguarda i risultati agonistici, gli uomini, ma soprattutto le donne della scherma italiana continuano a mantenere altissimi livelli, sia nelle competizioni europee sia in quelle mondiali. Si ricordano le vittorie ai campionati mondiali: 1995, fioretto femminile a squadre e sciabola maschile a squadre; 1997, fioretto femminile individuale con G. Trillini e fioretto femminile a squadre; 1998, sciabola maschile individuale con L. Tarantino e fioretto femminile a squadre; 1999, fioretto femminile individuale con V. Vezzali e sciabola femminile a squadre.

Sci e sport invernali

Lo sci alpino e quello di fondo hanno avuto ulteriore sviluppo, sia per l'aumentato numero di praticanti sia per l'accresciuta attenzione riservata a essi dai media. Nello sci alpino ha grande importanza la Coppa del mondo, nella quale hanno trionfato il norvegese L. Kijus (1996 e 1999), il francese L. Alphand (1997) e l'austriaco H. Maier (1998), in campo maschile; la tedesca K. Seizinger (1996 e 1998), la svedese P. Wiberg (1997) e l'austriaca A. Meissnitzer (1999), in campo femminile. Lo sci italiano ha ben figurato con A. Tomba (fino al suo ritiro) e K. Ghedina tra gli uomini e con D. Compagnoni e I. Kostner tra le donne.

Nello sci nordico, grandissimi i progressi, specialmente delle donne: la fondista M. Di Centa ha vinto la Coppa del mondo nel 1994 e 1996, mentre ha ben figurato nel 1999 l'altra fondista S. Belmondo; tra gli uomini, S. Fauner ha vinto il titolo mondiale della 50 km TL nel 1995.

Tennis

Per tutti gli anni Novanta il tennis ha continuato a richiamare l'attenzione del pubblico, ma anche dei media e degli sponsor, con sempre maggiori interessi economici incentrati sui principali tornei. I più seguiti, e quindi i più ricchi, sono i tornei che costituiscono il cosiddetto Grande Slam, cui partecipano le migliori racchette mondiali, maschili e femminili. Tra il 1995 e il 1999, scomparsi dalla scena il tedesco B. Becker e lo statunitense J. Courier, si sono affermati gli statunitensi A. Agassi e P. Sampras in campo maschile; tra le donne, dopo la iugoslava, naturalizzata statunitense, M. Seles, sono emerse la tedesca S. Graf, la svizzera M. Hingis, le statunitensi L. Davenport e le sorelle S. e V. Williams. Di seguito i risultati della Coppa Davis, che resta la più importante competizione nazionale a squadre: 1995, a Mosca, USA-Russia 3-2; 1996, a Malmö, Francia-Svezia 3-2; 1997, a Göteborg, Svezia-USA 5-0; 1998, a Milano, Svezia-Italia 4-1; 1999, a Nantes, Australia-Francia 3-2.

Vela

Tra le competizioni veliche internazionali, grande importanza ha assunto l'America's Cup, grazie anche alle trasmissioni televisive in diretta delle regate. Dopo le imprese di Azzurra (1983 e 1987) e del Moro di Venezia (1992), che riuscì a conquistare la finale contro la barca statunitense America Cube, alla sfida del 1995 non parteciparono imbarcazioni italiane e la coppa fu vinta dalla barca neozelandese Black Magic, del Royal New Zealand Yacht Squadron, che sconfisse gli statunitensi.

Nell'ottobre 1999, nelle acque di Auckland, in Nuova Zelanda, ha avuto inizio il complesso delle regate tra gli sfidanti, denominato Louis Vuitton Cup, che in base a un complicato regolamento ha designato la barca sfidante (challenger) del detentore neozelandese della coppa (defender).Tra gli undici sfidanti (cinque statunitensi, un italiano, un francese, un giapponese, uno spagnolo, un australiano e uno svizzero) ha prevalso alla fine la barca italiana Luna Rossa, del sindacato Prada Challenge America's Cup, timonata da F. De Angelis. La sfida per l'America's Cup, al meglio di nove regate, tra Luna Rossa e Black Magic, timonata da R. Coutts, si è svolta nel febbraio-marzo 2000 ed è stata vinta dai neozelandesi per 5-0.

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