Squadernarsi

Enciclopedia Dantesca (1970)

squadernarsi

Antonio Lanci

È usato una sola volta, con costrutto intransitivo pronominale, in Pd XXXIII 87 Nel suo profondo [" nel profondo dell'essenza divina ", Sapegno] vidi che s'interna, / legato con amore in un volume, / ciò che per l'universo si squaderna.

L'immagine, come quella del volume, da cui è necessitata per coerenza metaforica, è da ricondurre al simbolismo del libro, ampiamente documentato nella Commedia (cfr. E. R. Curtius, La Littérature européenne et le Moyen Age latin, Parigi 1956, 399-408), ed è chiara nel suo significato fondamentale: " appare disperso e frammentario " come i quaderni separati di un libro. Il Mattalia precisa: " verbo bivalente: suggerisce il fatto (dall'uno al molteplice), e ferma l'impressione di chi, osservando superficialmente, incapace di connetterle in un vincolo unitario, vede ‛ squadernate ' le cose, quasi slegate nella loro, apparentemente, discorde varietà ".