Squarciare

Enciclopedia Dantesca (1970)

squarciare

Maria Adelaide Caponigro

Il verbo compare quattro volte in D., e solo nella Commedia.

Ricorre, in senso proprio, in Pd XXIII 99 nube che squarciata tona, in quanto nelle dottrine meteorologiche del tempo il tuono era originato dall'aprirsi improvviso della nuvola per la fuoriuscita del vento (cfr. Pg XIV 135 tuon che si dilegua, / se sùbito la nuvola scoscende, dove ‛ scoscendere ' vale appunto " spezzare ", " squarciare ").

Con valore metaforico, in If XXXIII 27 'l mal sonno / che del futuro mi squarciò 'l velame (il Mattalia così annota: " bel verso, e fortemente espressivo: ma il rumore dello squarcio non è tanto quello sentito nell'attimo del primo risveglio, quanto il rumore prolungato e inasprito negli avvenimenti che seguirono, nei quali il sogno si veniva via via avverando. E squarcio aspramente risentito, ora, rievocando la cosa "), in un'immagine ripresa quasi letteralmente, anche se con diverso riferimento, in Pg XXXII 71 un splendor mi squarciò 'l velo / del sonno.

In If XXX 124 Così si squarcia / la bocca tua per tuo mal come suole, nell'invettiva di Mastro Adamo a Sinone, dove alcuni interpretano: " perché la tua malattia ti costringe a tenere [la bocca] sempre avidamente spalancata " (Del Lungo); " per l'arsura del tuo male, dalla febbre, ora come sempre " (Rossi). Altri, la maggior parte, invece: " effrenate aperitur et exercetur... malo tuo, et damno tuo... ab antiquo, quia fecisti tibi habitum in maliloquio, et nescires dicere bonum " (Benvenuto); " molto s'apre a dir male " (Landino); " per l'abitudine della maldicenza, come soleva già nel mondo " (Sapegno; similmente Casini-Barbi e Porena), valore che giustamente lo Scartazzini collega a espressioni bibliche del genere di Ps. 34, 21 " Et dilataverunt super me os suum: dixerunt: Euge; euge, viderunt oculi nostri ", e Prov. 20, 19 " Ei, qui revelat mysteria, et ambulat fraudulenter, et dilatat labia sua, ne commiscearis ".

Il Momigliano, infine, poco verosimilmente: " frase sgarbata per si apre. Tu parli, al solito, per tuo danno, per aver la peggio: e gli preannuncia la staffilata ".

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