STAFISAGRIA

Enciclopedia Italiana (1936)

STAFISAGRIA (o Strafusaria)

Fabrizio Cortesi

Nome volgare del Delphinium staphysagria L. pianta annua della famiglia Ranuncolacee. Ha il fusto eretto robusto, peloso, untuoso, di odore sgradevole, con foglie grandi, lungamente picciolate, palmato-lobate a 5-9 lobi larghi intieri o incisi; i fiori sono disposti in lungo racemo lasso, semplice o munito alla base di piccoli racemi ascellari, di colore azzurro o azzurro-violaceo a sepali pubescenti all'esterno e sprone corto, ottuso, smarginato. I follicoli sono grandi, vellutati, contengono pochi semi, grossi, trigoni, reticolati alveolati. È pianta dell'Europa meridionale, Asia Minore, Tunisia, Algeria, Canarie, sparsa qua e là in Italia e nelle grandi isole. Viene anche coltivata per i suoi semi (semina staphysagriae) che sono iscritti in alcune farmacopee per l'azione insetticida della loro polvere, specialmente efficace contro i pidocchi dei vestiti. Mescolata con tabacco polverizzato costituiva la polvere del cappuccino, usata appunto contro questi pericolosi parassiti. Il veleno dei semi è dato dagli alcaloidi: delfinina, delfisina, delfinoidina, stafisagrina, oltre a olio etereo e olio grasso.