Tigerman, Stanley

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Architetto statunitense (Chicago 1930 - ivi 2019). Formatosi al MIT (1948-49) e all'Institute of design di Chicago (1949-50), si è perfezionato alla Yale University di New Haven (1959-61). Successivamente ha lavorato con P. Rudolph, con lo studio SOM (Skidmore Owings and Merrill) e con H. Weese; attivo a Chicago dal 1964 (Tigerman McCurry architects, in società con M. I. McCurry), è considerato uno dei maestri del postmoderno; si è dedicato alla ricerca sulle origini e sulla tradizione dell'architettura statunitense, sperimentando anche le tecnologie avanzate. Presente alla Biennale di Venezia (1976 e 1980), nel 1990 gli è stata dedicata, tra le altre, una mostra personale all'Art institute of Chicago. Nel 1994 ha fondato (con altri) Archeworks, laboratorio e scuola di design con fini sociali. Noto a livello internazionale, lavora e tiene corsi universitari in varie città del mondo. Ha ottenuto inoltre diversi riconoscimenti, fra cui il premio L. Sullivan (2000). Tra le opere realizzate sono da segnalare: sede della Juvenile protective association, Chicago (1983); Herman Miller complex, Sacramento (1987); Powerhouse energy museum, Zion, Illinois (1991-92); Chicago children's advocacy center (2000); ristrutturazione della Pacific Garden Mission (2007); nuovo BAC/IMI National Training Center (2007) nuovo Holocaust Museum and Education Center (2008).

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