STANNOTIPIA

Enciclopedia Italiana (1936)

STANNOTIPIA

Luigi Pampaloni

. Procedimento fotomeccanico basato sull'ottenimento, mediante colloidi bicromatati, di immagini in rilievo, da cui poter trarre forme di metallo atte alla stampa. Un foglio di carta gelatinato e sensibilizzato in una soluzione di bicromato di potassio si stampa sotto un negativo, e, dopo sciacquato e attaccato, come la carta pigmentata, su una lastra di vetro collodionata oppure rivestita di uno strato di gelatina indurita con allume, si sviluppa con acqua calda fino a che la gelatina non ha assunto un buon rilievo; si passa all'alcool e si fa seccare. L'immagine così rilevata viene coperta con stagnola, a cui poi, mediante una forte pressione col torchio idraulico, si fanno prendere le forme in rilievo e in incavo della gelatina. Questa forma di stagnola, convenientemente rinforzata a tergo, serve poi per una stampa simile a quella ottenuta col procedimento woodburytipico (v. woodburytipia) col quale la stannotipia presenta considerevoli analogie.