RYE, Stellan

Enciclopedia del Cinema (2004)

Rye, Stellan

Serafino Murri

Sceneggiatore e regista danese, nato a Copenaghen il 14 luglio 1880 e morto a Ypres, nella Fiandra occidentale, il 14 novembre 1914. Autore e regista teatrale di precoce talento si rivelò come regista cinematografico a Berlino con la casa di produzione Deutsche Bioscop, per la quale diresse Der Student von Prag (1913), uno dei massimi capolavori del pre-espressionismo, considerato peraltro un prototipo del cinema fantastico e horror.

Nei primi anni del Novecento, R. lavorò come drammaturgo e regista per il Det ny Teater di Copenaghen. Intorno al 1910, quando in Danimarca attori e registi teatrali cominciarono a confluire nel cinema (tra questi, Asta Nielsen e Urban Gad), R. iniziò la sua carriera come sceneggiatore cinematografico per la piccola casa di produzione Filmfabrikken Denmark, la stessa per cui lavorava Carl Th. Dreyer, allora sceneggiatore alle prime armi. Il lavoro più noto firmato da R. è senz'altro Det blaa blod (1912, Sangue blu) che venne diretto da Vilhelm Glückstadt. I primi film da regista (per lo più da due bobine) R. li girò in Danimarca, anche se ben presto emigrò a Berlino, dove nel 1913 ebbe luogo il decisivo incontro con lo scrittore Hanns Heinz Ewers, proprietario di uno dei più grandi cinematografi della città e sceneggiatore dei 'film di qualità' della Deutsche Bioscop. Il primo lavoro con Ewers fu Ein Sommerenachtstraum in unserer Zeit del 1913, adattamento di A midsummer night's dream di W. Shakespeare, cui seguirono a ritmo incalzante, sempre nel 1913, film (anch'essi quasi tutti di due bobine) come Evinrude, Die Eisbraut, Die Augen des Ole Brandis, tutti basati su sceneggiature di Ewers, e successivamente Bedingung ‒ kein Anhang (1914), scritto da Luise Heilborn-Körbitz e interpretato dal giovane Ernst Lubitsch. L'opera più importante realizzata da R. fu però Der Student von Prag, uno degli ultimi film da lui diretti su sceneggiatura di Ewers, girato in esterni in Boemia dal grande operatore Guido Seeber. Un contributo decisivo allo straordinario successo dell'opera, che divenne la prima produzione tedesca di livello internazionale, lo diede il protagonista, l'attore Paul Wegener (che firmò la regia con R.), uno dei maggiori interpreti del teatro di avanguardia di Max Reinhardt. Il film, che narra la storia faustiana di Balduin, studente squattrinato pronto a vendere l'anima al diavolo per poter conquistare una nobile fanciulla (Lyda Salmonova), costituisce una potente metafora, forse la prima nell'arte cinematografica, dell'inconscio e del conflitto interiore: lo studente, perseguitato dal suo 'doppio', dalla parte corrotta di sé stesso, finirà per uccidersi. Der Student von Prag, fu la prima prova di identità del giovane cinema tedesco, e fece da preludio alla nascita di un gusto cupo, visionario e fantastico, che di lì a poco sarebbe esploso con il fenomeno del 'caligarismo' (v. Espressionismo), e successivamente con l'opera del primo Fritz Lang. Dopo il successo del film, R. portò avanti il filone venato di motivi macabri e horror con Das Haus ohne Fenster (1914), e avviò vari progetti da realizzare con Paul Wegener, fra cui Der Golem, terminato poi nel 1915 dal regista Henrik Galeen.

Partito come volontario nell'esercito tedesco, R. morì sul fronte occidentale in seguito alle ferite riportate sul campo di battaglia a Ypres.

Bibliografia

G. Sadoul, Histoire du cinéma mondial des origines à nos jours, Paris 1964⁷ (trad. it. Milano 1964).

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