STOCCOLMA

Enciclopedia Italiana (1936)

STOCCOLMA (A. T., 61-62)

William W. OLSSON
Axel ROMDAHL
Sture BOLIN
Giuseppe GABETTI

Capitale della Svezia, posta sul Norrström, il breve emissario del Lago Mälaren che sfocia nel Baltico, a 59° 20′ lat. N. e a 18° 3′ long. E.; contava, nel 1935, 526.027 ab. e oltre 600.000 considerando l'agglomerazione in senso geografico (la grande Stoccolma).

Stoccolma si trova in una regione molto frastagliata e ricca d'isolette e di penisole, assai pittoresca. Nella parte superiore della città l'altitudine sul livello del mare raggiunge in varî luoghi dai 40 ai 50 m. D'importanza decisiva, tanto per la posizione della città quanto per il suo aspetto, sono un notevole rilievo che corre in direzione nord-sud, il Brunkebergsås, e un'alta ripa, connessa con una faglia, la quale ha creato una comunicazione tra il Lago Mälar e il Baltico (comunicazione servita fino dal secolo XVI da una chiusa all'estremità meridionale dell'isola principale). Il più antico rione della città è Staden Mellan Broarna (la città tra i ponti), sul Norrström; a nord di esso è Norrmalm, a est Ostermalm, a sud Södermalm. A settentrione e a ovest di Norrmalm si trovano poi i quartieri di Vasartaden e di Kungsholmen. Questi rioni hanno generalmente case in pietra a cinque piani e compongono la Stoccolma "interna". Tutto intorno, a guisa di raggiera, si stendono i sobborghi lungo le linee di traffico che irraggiano verso l'interno. La zona dei sobborghi è costruita solo in parte; alcuni sobborghi poi costituiscono comuni separati. A occidente e a mezzogiorno sorgono, vicino al nucleo centrale della città, numerosi centri industriali, ma generalmente i sobborghi sono destinati ad abitazione. Numerose nei sobborghi le città-giardino, delle quali le maggiori sono Enskede a sud e Bromma a occidente, entrambe incorporate a Stoccolma.

Staden Mellan Broarna si trova su tre isole: Stadsholmen, Riddarholmen e Helgeandsholmen. Stadsholmen, la più grande delle tre, conserva in gran parte la pianta medievale, con strade strette e irregolari e alti caseggiati. Più a sud giace Slussen (la chiusa), piazza di grandissimo traffico. Da qui si parte verso settentrione il Västerlanggatan, una strada di negozî, riservata ai pedoni. A settentrione sorge il Castello reale e numerosi edifici ufficiali riempiono interamente Riddarholmen. A Helgeandsholmen sorgono il Parlamento e la Banca nazionale. Stadsholmen costituiva un tempo il centro degli affari, ma la maggior parte degli uffici si è trasferita a Norrmalm. Solo alcune ditte sono rimaste: armatori e società di assicurazioni marittime. Nell'interno dell'isola vi è ora un quartiere popolare.

Norrmalm è riunita a Stadsholmen da numerosi ponti, il più elegante dei quali è Norrbro, che collega il Palazzo reale con il Gustav Adolfs Torg. Si diparte da qui in direzione nord la importante Via Regeringsgatan. Ad oriente della Regeringsgatan si trova un parco, il Kungsträdgarden. Tra il Gustav Adolfs Torg e il Kungsträdgarden sono le sedi principali delle banche e un gran numero di altri uffici. Questo è il centro finanziario della città; Kungsträdgården è limitato a nord dalla Hamngatan, l'elegante via, che poi a oriente si prolunga sino al Norrmalmstorg, centro d'intenso traffico. Da qui parte verso nord la breve Biblioteksgatan, che si dirige allo Stureplan, punto di gran traffico. Dallo Stureplan parte in direzione ovest la via commerciale Kungsgatan, che è stata tracciata nel Brunkebergsås e rappresenta oggi la più importante via di comunicazione E.-O. di Norrmalm. Nella parte occidentale di Norrmalm sono due importanti strade in direzione nord-sud, la bella Drottninggatan, che in tutto il suo percorso è fiancheggiata da lussuosi negozî, e la Vasagatan, larga via di traffico, con la stazione centrale, capolinea di tutte le grandi linee dirette a Stoccolma.

Tra la parte meridionale della Drottninggatan e della Vasagatan sorge il quartiere della stampa, dove ha sede la maggior parte dei grandi quotidiani. Norrmalm inferiore e la parte esterna di Staden Mellan Broarna formano insieme il centro degli affari, con piccola densità di popolazione (200-600 abitanti per etiaro), e popolazione diurna molto superiore alla notturna.

Ötermalm è un quartiere abitato in parte da persone agiate, a densità media (da 600 a 1000 ab. per ettaro). Le strade più importanti ne sono Strandvägan, Birger Jarlsgatan, Sturegatan e Karlavägen. Il più gran parco è Humlegården, dove sorge la Biblioteca reale, e dove si trova il capolinea della ferrovia suburbana del nordest (per Djursholm e per Lidingö). L'estremità orientale è occupata dal quartiere dei diplomatici con grandi ville di lusso, mentre quella al nord-est è una città-giardino per impiegati. A sud-est di Ostermalm si stende il Södra Djurgärden, ove sorge il museo all'aria aperta Skansen e numerose ville; tra queste è il palazzo della legazione italiana. A nord-est di Östermalm, nel Norra Djurgården sono, tra altro, l'aeroporto e il porto franco, lo stadio e il politecnico.

Vasastaden è un rione intensamente popolato (1000-2000 ab. per ettaro), prevalentemente dalla classe media e da operai. Le strade più signorili sono l'Odengatan e l'ampio Sveavägen, il quale, dirigendosi a sud, traversa Norrmalm. Il più bel parco è quello dell'Osservatorio, su una grande altura, intorno alla quale sorgono numerose scuole superiori.

Kungsholmen, già grande quartiere industriale, è ora un quartiere di case d'abitazione, ma con numerosi uffici pubblici (il Palazzo civico, il palazzo del Consiglio municipale) e molti ospedali con relativi giardini; le due più belle strade sono Hantverkaregatan e Norr Mälarstrand, dirette entrambe ai sobborghi occidentali; la seconda è notevole per le sue case prospicienti il Lago Mälar, quasi tutte nuove e di stile razionale. La parte occidentale di Kungsholmen comprende terreni fabbricabili e le zone recentemente fabbricate, di Kristineberg e Fredhäll. A occidente Kungsholmen è congiunta a Bromma dal Ponte Traneberg e a sud con Södermalm dal Västerbro; entrambi i ponti sono di recente costruzione e hanno altezze tali da consentire il passaggio ai velieri.

Södermalm è un quartiere densamente abitato alla sua periferia (1000-2000 abitanti per ettaro, popolazione operaia). Le strade principali si staccano da Slussen, che sino al 1935 era l'unica comunicazione con i rioni settentrionali; esse sono il Katrinavägen, che conduce sulle colline di sud-est, donde si gode un incantevole panorama sulla città, Gotgatan e Hornsgatan. Il rione è caratterizzato dalla già ricordata ripa che ne forma il limite a nord verso i laghi Mälaren e Salt. Sulle alture si trovano fra numerose aree fabbricabili, moltissime casette in legno con giardini. Qui sorgono la stazione sud e la stazione terminale della ferrovia suburbana sud-orientale (di Saltsjön). Tanto la ferrovia secondaria quanto la principale passano in galleria sotto la città. Södermalm confina a sud con Hammarbyleden, da cui passano tutte le navi che dal Lago Salt vanno al Mälar; nella sua parte orientale è stato allestito un porto. I sobborghi più importanti sono: a nord e nord-ovest: Norrviken, Råsunda, Hagalund, Sundbyberg; ad occidente: Bromma, amministrativamente dipendente da Stoccolma (vi è stato recentemente sistemato l'aeroporto); a sud-ovest e a sud: Mälarhöjden, Liljeholmen, Enskede, tutti e tre dipendenti amministrativamente dalla città; a sud-est Saltsjöbaden, a oriente e a nord-ovest Lidingön e Djursholm.

Il numero degli abitanti di Stoccolma era nel 1625 di soli 10.000 circa, ma già nel 1660 era salito a 40.000, cioè era quadruplicato in 35 anni, durante il periodo di grandezza politica del regno. Dopo la città si andò lentamente ingrandendo fino a med del sec. XIX, quando furono raggiunti i 100 mila ab. e s'iniziò un periodo d'intenso sviluppo. L'aumento attuale è di circa 9000 persone all'anno e dipende esclusivamente dall'immigrazione. Le masse in età di lavorare sono ragguardevoli, il numero delle donne supera di gran lunga quello degli uomini (1243 donne circa per 1000 uomini). Il numero dei matrimonî è abbastanza grande, bassa la natalità e la mortalità (la media annua dal 1926 al 1930 fu rispettivamente del 10, 10,9 e 11,7 per mille). La popolazione è omogenea; predomina la confessione protestante. Nel 1930 essa si divideva nelle seguenti categorie professionali: agricoltura e affini, 4767 (o,9%); industria e artigianato, 187.557 (37,3%); commercio e comunicazioni, 169.252 (33,7%); impieghi governativi e professioni libere, 58.635 (11,7%); industrie casalioghe, 33.990 (6,8%); il rimanente è costituito da pensionati e da altre categorie.

Le industrie assorbono la maggior parte della mano d'opera; le principali sono: metallurgia, industria della carta e tipografica, industrie alimentari, industrie tessili e industria dell'abbigliamento. Le maggiori ditte metallurgiche, che sorgono generalmente alla periferia della città, si dedicano alla lavorazione dei metalli ed esportano i loro prodotti in gran copia. L'industria tipografica lavora per il mercato interno e tutte le ditte si trovano nel centro degli affari o nelle vicinanze. Le industrie alimentari sono distribuite intorno ai quartieri residenziali, mentre le industrie dell'abbigliamento sorgono al centro della città e lavorano per il mercato interno.

Stoccolma possiede l'unica borsa valori della Svezia, con un movimento che dal dopoguerra ha oscillato tra 161 e 602 milioni di corone. Vi sorgono pure la sede principale della Banca nazionale e quelle delle più importanti banche svedesi, tra le altre della Svenska Handelsbank, della Stockholms Enskilda Bank e della Skandinaviska Kreditbank. Vi si nota pure la sede principale della Cassa di risparmio postale. Le società svedesi di assicurazioni vanno concentrandosi in Stoccolma, e svolgono una grande attività anche nei campo dei piccoli affari. Le importazioni raggiunsero nel 1933 un valore complessivo di 358,4 milioni di corone e le esportazioni 126,3 milioni. Stoccolma è un porto d'importazione con grande consumo proprio. Le principali merci importate sono: carbon fossile, legumi e frutta, filati, metalli, macchine e prodotti alimentari e voluttuarî; le merci più importanti esportate sono manufatti, metallo, macchine, carta e pasta di legno, sughero e derivati.

Nel 1822 Stoccolma ebbe una prima linea regolare di navigazione, nel 1860 la prima ferrovia; nel 1853 fu fatto l'impianto a gas, nel 1856 furono sistemate le condutture d'acqua, nel 1877 introdotti i tram a cavalli, elettrificati nel 1904, nel 1892 si ebbe l'impianto elettrico e nel 1933 fu inaugurata la prima ferrovia sotterranea.

Stoccolma ha un porto naturale ottimo, attrezzato con tutti i mezzi tecnici moderni tanto nel Lago Salt quanto nel Mälar. Vi è pure un porto franco. La lunghezza complessiva delle banchine era nel 1933 di km. 17; tra porto, magazzini e deposito e area industriale si raggiungevano nello stesso anno 1.711.785 mq. La massima profondità è di 10,5 m. nel Lago Salt e di 7,5 m. nel Mälar. Presso Stoccolma e nella città stessa esistono numerosi cantieri con cale di costruzioni e bacini di carenaggio; il maggior cantiere (a Djurgarden) appartiene alla marina militare. ll porto di Stoccolma, il cui traffico era in passato d'inverno ostacolato dai ghiacci, viene ora tenuto aperto tutto l'anno, mediante potenti rompighiaccio. Il numero delle navi in arrivo e in partenza nel 1933 è stato di 83.439 con un tonnellaggio complessivo di 9.027. i 90 tonn. nette (nel porto franco 981 navi con 1.061.725 tonn.); di queste 80.121 con 6.088.824 tonn. dirette a porti svedesi e 3.318 con 2.938366 tonn. dirette o provenienti da porti esteri. Per numero di navi Stoccolma è uno dei porti più frequentati del mondo, e lo deve specialmente all'attivo movimento del Lago Salt e del Mälaren. Stoccolma viene seconda in Svezia dopo Goteborg per il numero degli armatori, con 364 navi di 304.340 tonn. nette complessive.

Traghetti e vaporetti assicurano le comunicazioni locali. Stoccolma è un importante nodo ferroviario, collegato con tutte le regioni della Svezia. Il numero complessivo di passeggeri in Partenza dalle varie stazioni di Stoccolma fu nel 1933 di 7.206.284, la maggior parte in movimento locale. Il movimento complessivo di merci fu nello stesso anno di 1.504.579 tonn. La rete stradale intorno a Stoccolma è fitta e in parte di prim'ordine e su di essa si svolge un intenso traffico per mezzo di autocarri con le località adiacenti. Pure molto attivo è il movimento di automobili e autobus. Il traffico cittadino è espletato da una fitta rete tramviaria e da linee di autobus. La città ha campi d'aviazione e aeroporti ed è in comunicazione con le linee aeree internazionali; sviluppatissima la rete telefonica.

Monumenti. - All'epoca medievale appartiene la chiesa di San Niccolò, la più importante di Stoccolma, in laterizî, fondata nel sec. XIII, rimaneggiata e ampliata nei secoli XIV e XV e trasformata nel sec. XVIII in stile barocco. Nell'interno il mirabile gruppo di legno di S. Giorgio, opera dello scultore Bernt Notke di Lubecca, del 1489, fatto eseguire per commemorare la vittoria degli Svedesi sui Danesi a Brunkeberg (1471). La città vecchia conserva ancora la pianta medievale con strade strette e case a frontoni. In questo quartiere c'è la chiesa tedesca riccamente decorata nell'epoca barocca. Nell'isola Riddarholmen si trova la chiesa, già dedicata a S. Francesco, costruzione gotica in laterizî, che fu circondata (sec. XVII) con cappelle funerarie dei re e delle potenti famiglie patrizie. Nella parte nord-occidentale della città vecchia s'innalza il Riddarhus (palazzo dei cavalieri, in cui i nobili si riunivano in occasione dell'apertura del parlamento), costruito in sobrio stile olandese di derivazione palladiana, di armoniose proporzioni. La città vecchia è dominata dal Castello reale, in posizione elevata presso il Norrström, costruito, a partire dal 1697, dall'architetto svedese Nicodemus Tessin il giovane, in stile italianeggiante del Rinascimento e Barocco, sfruttando abilmente la bella posizione.

Nei secoli XVII e XVIII si costruirono nei sobborghi le chiese di S. Caterina, di Adolfo Federico, di Kungsholm, di Edvige Eleonora (o chiesa di Östermalm), edifici semplici ma imponenti, per lo più a pianta centrale. Al principio del sec. XIX appartengono alcune caserme, d'architettura severa e ben proporzionata, e la chiesa, a struttura centrale, di Skeppsholm. Verso la metà del sec. XIX, l'architetto tedesco Stüler costruì il Museo nazionale, il primo edificio monumentale della capitale svedese, cui seguì una serie di altri edifici importanti: il Museo Nordico, il vasto insieme di costruzioni della scuola tecnica superiore, alcune chiese, la porta centrale, scuole, ecc. Si constata con rimpianto la mancata sistemazione edilizia di Helgeandsholmen in mezzo al fiume, nelle vicinanze immediate del Castello reale.

La città moderna ha generalmente un aspetto architettonico, solido e ricco, dovuto all'attività di architetti notevoli. Va ricordato soprattutto l'imponente Palazzo comunale presso il Lago Mälar, di Ragnar Östberg, uno dei capolavori dell'architettura europea del primo quarto del sec. XX. Tra i molti monumenti della città ricordiamo le statue, erette nel sec. XVIII, dei re Gustavo I e Gustavo II, la bella statua di Gustavo III dello scultore svedese Sergel, quella di Carlo II del Molin e le statue e fontane decorative di Carl Milles. (V. tavv. CXVII e CXVIII).

Bibl.: S. Eriks Årsbok, S., Stoccolma 1903; Curman-Roosval, Sveriges Kyrkor, ivi 1924.

Storia. - La città fu fondata nella seconda metà del sec. XIII e crebbe presto d'importanza. La rocca elevatavi divenne una delle principali fortezze della Svezia e fu spesso sede dei re del paese. Grande valore commerciale acquistò la città come porto di esportazione del rame e del ferro estratto in gran quantità dalla regione a nord del lago Mälaren. Una forte influenza tedesca si fece sentire nella città, che durante tutto il Medioevo era limitata alla cosiddetta "città vecchia", cioè Stadsholmen e Riddarholmen. Nel 1521, dopo la conquista di re Cristiano II (v.), ebbe luogo il cosiddetto bagno di sangue di Stoccolma, durante il quale furono giustiziate circa 100 persone. Poco dopo fu introdotta la Riforma, che fu predicata in Stoccolma da Olaus Petri. Dal sec. XVI in poi Stoccolma può venire considerata la capitale della Svezia; in quest'epoca cominciò pure la colonizzazione della terraferma (Malmerna) più vicina a Stadsholmen. Nel sec. XVII Stoccolma subì una profonda trasformazione: le relazioni sorte tra l'amministrazione centrale e l'alta aristocrazia latifondista fecero sì che i suoi membri si trasferissero a Stoccolma e vi costruissero grandi palazzi gentilizî. A metà del sec. XVIII, quando s'inizia la statistica ufficiale della Svezia, Stoccolma contava un po' più di 70.000 abitanti. La popolazione si accrebbe assai lentamente nei seguenti 100 anni ed è solo in relazione con lo sviluppo industriale che a metà del sec. XIX Stoccolma si è trasformata in una grande città.

Bibl.: Samfundet Sankt Eriks årsbok, Stoccolma 1909; G. Bohlin, S.s uppkomst, Upsala 1933.

Istituti culturali. - La più antica istituzione culturale della città è la Kungliga Akademie för de fria konsterna, fondata già da Tessin, per lo sviluppo dell'educazione artistica, nel 1735. Seguì poco dopo, nel 1739, la fondazione della Kungliga Vetenskapsakademie che, divisa in undici sezioni, promuove indagini in ogni campo degli studî - vi appartennero Tessin, Swedenborg, Linneo, Celsius - ma specialmente dedica la sua attività alle scienze matematiche e naturali; pubblica, oltre alle memorie e all'annuario, numerose riviste. Nel 1736 la regina Luisa Ulrica vi aggiunse, per gli studî storici e archeologici, una nuova speciale accademia: la Kungliga Vitterheis Historie och Antikvitats Akademie, che è costituita da 25 membri e pubblica una Antikvarisk Tidskrift, oltre alle memorie e a varie serie di collezioni, fra le quali la raccolta delle iscrizioni runiche. Per la poesia e per gli studî letterarî infine Gustavo III costituì nel 1786 la Svenska Akademie, chiamata anche l'Accademia dei diciotto dal numero dei suoi membri: ne fecero subito parte Oxenstjerna, Gyllenborg, Adlerbeth, Kellgren: vi entrarono in seguito anche Tegnér e Wallin, all'esaurirsi della polemica antiaccademica dei romantici. Quale coronamento di tutte queste istituzioni culturali Alfredo Nobel fondò nel 1895, con un lascito di oltre 30 milioni di corone, la Nobelstiftelse (v. nobel, alfred bernhardt: I premi Nobel).

Il primo istituto d'insegnamento scientifico sorto nella città è stato, nel 1572, il Karolinska Mediks-Kirurgiska Institut. Seguì nel 1798 la creazione della Tekniska Higskola, costituita ora in otto sezioni: per la propedeutica scientifica, per l'ingegneria meccanica, per l'ingegneria navale, per l'elettrotecniea, per la chimica, per l'ingegneria mineraria, per l'ingegneria civile e idraulica, e per l'architettura. Nel 1828 sorse anche, in relazione alla grande ricchezza forestale del paese, una Skogshögsltola. Infine nel 1878 si giunse all'organizzazione di una "quasi università" con la Stockholms Högskola: fu in principio una specie d'istituto superiore libero, di carattere privato, con prevalenza degl'insegnamenti di matematica e scienze naturali: poi ricevette, insieme col diritto d'esame, un ordinamento regolare: ora possiede tre facoltà - la scientifica, la giuridica e l'umanistica - e coi suoi 1200 studenti rappresenta nella città il maggior centro dell'insegnamento superiore.

Fra le biblioteche è la Kungliga Bibliotek la più importante: trasse la prima origine dalle raccolte private dei Vasa e, fra donazioni e incendî, ebbe varia vicenda fino alla riorganizzazione definitiva iniziatasi al principio del secolo XIX; contiene ora oltre mezzo milione di volumi, un milione e mezzo di opuscoli e 12.000 manoscritti, fra i quali sono di particolare importanza quelli riguardanti il Medioevo svedese e scandinavo.

Ricche biblioteche speciali sono quella del Karolinska Institut (70.000 volumi) per la medicina; quella del Riksdag (120.000) per gli studî storico-giuridici e amministrativi. La Biblioteca Nobel della Svenska Akademie, coi suoi 50.000 volumi, è una delle più ricche e meglio scelte biblioteche del mondo per la letteratura contemporanea.

Musei. - I musei di Stoccolma sono molto importanti per pregio di opere ed esposizione esemplare. Il Museo nazionale contiene una ricca collezione di pitture olandesi e francesi del sec. XVIII, nonché molte pitture e sculture svedesi; annesso un gabinetto di disegni (numerosi i disegni di scuola italiana). Il Museo storico dello stato, che sarà trasferito in altra più ampia sede, ha ricche collezioni preistoriche e medievali. Quelle che illustrano la cultura svedese dei secoli seguenti il Medioevo sono collocate nel Museo nordico in cui si trova anche l'Armeria reale. Vanno ricordati inoltre il museo all'aperto con ricostruzioni di edifici antichi, i musei di storia naturale dello stato, il Museo etnografico con le collezioni dell'Estremo Oriente, il Museo nautico, il Museo industriale e via dicendo. Nei dintorni immediati della città vanno ricordati, per le loro raccolte, i castelli reali.

Vita teatrale. - Di una vera e propria vita teatrale a Stoccolma si può incominciare a parlare con l'epoca di Gustavo III. Compagnie francesi, olandesi, tedesche incominciarono però a giungervi fin dal secolo XVII e dall'avvento al trono della regina Cristina vi furono chiamate anche compagnie italiane. Nel 1737 fu rappresentata da dilettanti nella sala del Bollhus per la prima volta una commedia svedese - Svenska Sprätthöken di Carl Gyllenborg - e già nel 1706 era sorto il primo Hofteater a Drotthingholm, dove ora è il Museo storico del teatro. Gustavo III, che si compiaceva di essere egli stesso autore e regista e nel 1773 fondò una Kunglige akademie för befordrande af deklamation och musik, diede al teatro il massimo impulso, proteggendo la compagnia di Peter Stenborg, chiamando dal Théâtre Francais l'attore Mouvel, favorendo il sorgere di attori nazionali - fra cui l'allora esordiente Lars Hjortberg - e costruendo nel 1782 il Nya Opernhus per l'opera in musica, cosicché il Bollhus rimase a disposizione per la prosa fino all'apertura del Nya Dramatiska Teater, nel 1793, chiamato anche dell'Arsenale dal palazzo dove sorgeva. Il gusto francese dominante con Gustavo III sulla scena cedette a poco a poco terreno dinnanzi allo spirito dei nuovi tempi anche dopo l'ascesa al trono di Carlo XIII Bernadotte, e sotto l'intendenza di Akerhielm nel 1820 fu portato sulla scena Shakespeare, che aperse la via anche alla poesia drammatica tedesca, a Schiller, a Goethe. Ma nel 1825 il Teatro dell'Arsenale era distrutto da un incendio; e opera e prosa dovettero di nuovo dividersi la scena dell'unico Reale Teatro rimasto. Ciò non di meno, precisamente negli anni che seguirono, la vita teatrale di Stoccolma assunse il suo maggiore sviluppo, con grandi attori come G. Abergson, O. U. Torsslow, N. V. Almlöf, G. Dahlqvist e grandi attrici come Sara Torsslow, M. Ch. Erikson, Emilie Högqvist. Sotto la guida del Torsslow gli spettacoli al vecchio teatro estivo al Djurgarden, aperto alla fine del sec. XVIII, assursero dal 1835 in poi a importanza d'arte; e il 1° novembre 1842 si inaugurò nella Lilla Trädgårdsgatan il Nya Teater. Solo l'arte del bel canto di Jenny Lind e la bacchetta di direttore d'orchestra di Jacopo Foroni riuscirono a impedire che la prosa prendesse, verso la metà del secolo, il sopravvento sulla stessa opera. E anche nel decennio che seguì, l'ascesa del teȧtro di prosa continuò: nuovi teatri minori - lo Humlegardsteater, il Södra Teater, ecc. - sorsero; il Nya Teater passò, sotto la direzione di Stjernström, a sempre maggiori successi. Infine, nel 1863, Carlo XV si decise ad acquistare il teatro stesso; e la vita teatrale di Stoccolma ricevette l'impostazione che ancora oggi conserva: sotto il nuovo nome di Kungliga Dramatiska Teater il Nya Teater divenne la sede ufficiale della scena di prosa; e sotto il nome di Kungliga Stora Teater l'antico teatro dell'opera restò destinato all'opera in musica e alla "grande tragedia".

Il nome di Nya Teater risorse invece con un nuovo teatro - in quel tempo il più grande di Stoccolma - aperto da Stjernström il 19 gennaio 1875 con la prima rappresentazione di En fallit di Björnson Björnson, Ibsen, Strindberg, Hedberg trovarono così nella coesistenza di scene concorrenti - un forte impulso ricevette il Nya Teater dopo il 1880 sotto la direzione di Josephson - una larga possibilità di rappresentazione. E al principio del nuovo secolo la vita teatrale di Stoccolma era una delle più fiorenti d'Europa. Il Dramatiska Teater ricevette nel 1908 la sua sede definitiva. Il Nya Teater, trasformato, nel 1888, in Svenska Teater, vide sul volger del secolo il trionfo dei grandi drammi storici di Strindberg, che nel 1907 aperse inoltre, per i suoi drammi simbolici, un proprio Intima Teater, durato appena un paio d'anni e continuato poi sotto il nome di Lilla Teater (1910), mentre un Nya Intima Teater rinasceva nel 1911 a opera di K. Michaelson e G. Collijn. E anche i teatri minori - il Djurgårdsteater, il Södrateater, il Vasateater, aperto nel 1886 - ne trassero nuovo slancio. Gran parte del repertorio del teatro europeo passò così sulle scene di Stoccolma, accanto al repertorio svedese e scandinavo. E tutta una folla di attori si venne via via susseguendo sulla scena: da Elise Hwasser-Jacobsson, alla grande romantica Harriet Bosse, terza moglie di Strindberg; da Julia Håkansion a Hilda Borgström, da Gustav Frederikson a Emil Hilberg, a Anders de Wahl.

Anders de Wahl, il più grande attore dell'ultima generazione, è anche colui che - dopo una lunga eclissi del teatro italiano, per molti decennî rappresentato quasi soltanto sulle scene di Stoccolma da Paolo Ferrari e da Come le foglie di Giacosa - ha portato anche in Svezia al trionfo il dramma di Pirandello.

Dopo il 1925, quando il trust con cui Albert Ranft aveva riunito a poco a poco in un unico organismo tutti i teatri minori terminò in un fallimento, i singoli teatri continuarono con gestione propria, resistendo alla crisi attraversata dal teatro in quasi tutta l'Europa. Fra le manifestazioni caratteristiche degli ultimi tempi è lo sviluppo preso dal teatro per il popolo, già in ascesa al principio del secolo col Vasateater e ora fiorente con il Folkteater. Scena principale di Stoccolma e della Svezia resta tuttavia anche oggi il Dramatiska Teater.

Bibl.: G. Nordensvan, Svensk teater och svenska skådespelare, voll. 2, Stoccolma 1917-18.

Vita musicale. - La vita musicale comincia a svilupparsi in Stoccolma, come del resto in tutta la Svezia, specialmente nel tardo secolo XVIII sotto il regno di Gustavo III, non senza notevoli contributi di musicisti stranieri, specialmente italiani - come ad es. il bolognese F. A. B. Uttini (1723-1795) che fu maestro di cappella della corte reale e, dopo il 1767, fu il primo compositore di opere in lingua svedese - e tedeschi - quali Joh. G. Naumann (1741-1801), chiamato nel 1777 a Stoccolma a dirigervi l'orchestra del Teatro dell'Opera ove fece rappresentare anche alcune sue opere, e G. J. Vogler (1749-1814) dal 1786 al 1799 maestro di cappella della corte reale e direttore di una scuola di musica.

Le opere teatrali e sinfoniche di questi musicisti contribuirono notevolmente all'evoluzione musicale di questo centro fino a tutto il Settecento. L'Accademia reale di musica, fondata nel 1771 e composta di 80 membri nazionali e 50 stranieri onorarî, agì efficacemente su tutti i rami della vita musicale del paese, dai concerti alle scuole di musica.

Danno abbastanza rilevante derivò alla musica in Stoccolma dalla chiusura del Teatro dell'Opera avvenuta nel 1807 per decreto di Gustavo Adolfo, per cui molti artisti non mediocri rimasero inattivi, tra i quali il cantante e compositore Karl Senborg, il cui sforzo artistico era indirizzato in senso strettamente nazionale, pur non potendo svincolarsi dal gusto italiano e francese dominante.

Le principali istituzioni musicali di Stoccolma sono attualmente: il R. Conservatorio di musica, di nobili tradizioni, la cui fondazione rimonta al 1771; il Reale teatro dell'Opera, costruito dal 1894 al '98 al posto dell'antico teatro di Gustavo III, ove trovano ospitalità anche stagioni liriche italiane; l'Oskar-Teater e il Komedie-Teater dedicati specialmente al Lustspiel; il Vasateater per l'operetta; il Konserthus. Pregevoli esecuzioni di musica sacra e organistica si dànno in varie chiese, fra le quali la Chiesa riformata francese e la Oskar-Kircke. Esiste una fiorente società di concerti sinfonici che svolge una larga attività. Nel 1918 fu costituita la Società dei compositori svedesi, tra i cui direttori sono particolarmente noti Natanael Berg, dal '18 al '25, e, dal '25 in poi, Kurt Atterberg, autori di musica sinfonica.

Di notevole importanza è il Museo storico musicale, ove esiste una interessante collezione di antichi strumenti, nonchk una raccolta di cimelî di varî artisti celebri svedesi e stranieri.

Fra i musicisti e gli artisti nati a Stoccolma sono specialmente da ricordare: Joh. Fr. Berwald (1787-1861), violinista, compositore e direttore d'orchestra; Fr. Berwald (1796-1868), nipote del precedente, direttore del conservatorio e autore di sinfonie e di un'opera Estrella de Soria; Jenny Lind (1820-1887), celebre cantante fra le più straordinarie del suo tempo, per la quale Meyerbeer scrisse appositamente l'opera Feldlager in Schlesien; J. Hallström (1826-1901), autore di opere in cui manifestò tendenze nazionali e per la scelta dei soggetti e per l'elaborazione armonica e ritmica; L. Normann (1831-1885), direttore dei concerti sinfonici, insegnante di composizione e autore di musica da camera; A. Joh. Södermann (1832-1876), compositore e direttore d'orchestra; A. Hallén (1846-1925), autore di musica teatrale e sinfonica, direttore d'orchestra e insegnante di composizione al conservatorio; E. Sjögren (1853-1918), autore di musica da camera; W. Stenhammar (1871), compositore e direttore d'orchestra; H. Alfven (1872), violinista e compositore di musica sinfonica e da camera.

Per quanto non nato a Stoccolma, è da menzionare, per aver ivi svolto la sua maggiore attività musicale, A. Fr. Lindblad 1801-1878) noto specialmente come autore di numerose melodie (Lieder) per canto e pianoforte, e detto perciò "lo Schubert svedese".