SU-CHOW

Enciclopedia Italiana (1936)

SU-CHOW (A. T., 99-100)

Alfred SALMONY
Giovanni VACCA

Città della Cina, nella provincia del Kiang-su, a 31° 25′ di lat. N. e a 120° 34′ di long. E., a 86 km. a O. di Shanghai, sulla ferrovia Shanghai-Nanchino. Il nome, con grafia inglese, è scritto anche Soo-chow. È situata a 20 km. a E. del Lago Tai hu. La città, aperta al commercio col trattato con il Giappone nel 1895, ha circa 500 mila ab. ed è solcata da numerosi canali; ha pianta rettangolare ed è cinta da un canale. Fu fondata nel 513 a. C. come capitale dello stato feudale di Wu. Sotto la dinastia Manciù fu città capitale delle provincie del Kiang-su (1667). Sono famose le sue seterie e le sue lacche; già nel sec. XII Su-chow era celebre come centro della fabbricazione di broccati. La città moderna ha un'università e un aerodromo.

Monumenti. - Del tempo degl'imperatori Sung, in cui si costituì la fama delle capitali meridionali, poco è rimasto a Su-chow. Ma restano tuttora entro le sue mura preziose opere d'arte: giardini, ponti e leggiadri templi commemorativi. Di fronte a queste opere l'architettura monumentale passa in seconda linea. L'edificio più importante e caratteristico della città è la Pagoda delle tigri, eretta nel 1100 sul luogo di costruzioni più antiche e restaurata nel 1438. Al periodo Sung appartengono anche le altre pagode della città. Particolarmente notevoli le pagode gemelle che risalgono nel loro aspetto attuale al 1070 circa. La Pagoda settentrionale, probabilmente di origine molto antica, fu quasi tutta rifatta nel secolo XVI.

Bibl.: F. D. Cloud, Hang-chow with a brief historical Sketch of Soochow, Shanghai 1906; An official guide to Eastern Asia; China, IV, Tokyo 1915.

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