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SULTANO

di Francesco Gabrieli - Enciclopedia Italiana (1936)
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SULTANO

Francesco Gabrieli

. Vocabolo arabo (sultān) di origine siriaca, dal prevalente significato originario di "potestà, autorità, potere sovrano". In tal senso esso compare nel Corano, nel ḥadīth e nella letteratura più antica. Ma già in questa, accanto a tale significato astratto, mantenutosi del resto in uso sino ai tempi odierni, compare quello concreto, con facile trapasso semantico, di "detentore di autorità, principe, sovrano". Già califfi e alti dignitarî dei primi ‛Abbāsidi (secoli VIII-IX d. C.) appaiono sporadicamente designati con tale qualifica, priva per allora di qualsiasi valore di titolatura ufficiale. Il primo caso in cui invece il titolo compare con tale valore, sembra da fissare al 262 eg. (875 d. C.), in cui il califfo al-Mu‛tamid conferì al proprio fratello correggente al-Muwaffaq, governatore della parte orientale dell'impero, la qualifica di sulṭān. Dopo questa più antica notizia, che ci riporta al sec. IX, il titolo appare usato dai sovrani Ghaznevidi (secoli X-XI), e un po' più tardi, Selgiuchidi: nel 1055 il Gran Selgiucco Ṭughril Beg era investito dal califfo del titolo di as-sulṭān Rukn ad-dawlah, mentre le sue monete portano quello di as-sulṭān al-mu‛aẓẓam.

Con i Selgiuchidi il termine sultano, espressamente distinto e contrapposto come formalmente inferiore a quello di califfo, acquista stabile uso e diffusione nel mondo islamico sunnita. Sultani sono detti in testi letterarî (non però nelle monete) il Saladino, fondatore della dinastia ayyūbita, e molti dei suoi successori, per quanto il loro titolo ufficiale fosse solo quello di malik "re". Sultani si chiamarono tra gli altri i sovrani mamelucchi d'Egitto (secoli XIII-XVI) e i principi di molte fra le dinastie indipendenti dell'Africa del Nord, dai Merīnidi agli attuali shurafā' Fīlālī del Marocco. Sultano infine, nella sua accezione più famosa, fu il titolo del sovrano ottomano, a partire forse già da Ōrkhān, o da Bāyazīd I, certo da Maometto II. La distruzione del califfato di Baghdād (1258) aveva troncato praticamente la questione della fonte d'investitura del titolo di sultano, e del rapporto di questo verso il califfato, trattata sino al sec. XIII dai giuristi musulmani. Una distinzione e contrapposizione dei due termini parve risorgere in tempo recente, allorché la Grande assemblea nazionale turca, decretando il 1 novembre 1922 l'abolizione del sultanato ottomano, lasciò sino al 3 marzo 1924 sussistere nella persona dello stesso ultimo sultano Maometto VI, un preteso "califfato", continuando l'equivoco (per i cui particolari v. califfo) della coesistenza dei due titoli e delle due dignità presso i sultani ottomani. Con la scomparsa di questi e il mutamento del titolo di "sultano" riesumato in Egitto nel 1914, per Ḥusain Kāmil e Fu'ād, in quello di re (1922), il titolo di sulṭān, oltre che nel Marocco, è portato dai capi di alcuni stati minori nella Penisola Araba, come quelli del Ḥaḍramawt e del ‛Omān, nell'Africa orientale e nell'India.

Bibl.: C. Becker, Barthold's Studien über Calif und Sultān, in Der Islam, VI, p. 356 segg.; K. Inostranzev, in Islamica, VI, pp. 450-452.

Vedi anche
Mamelucchi Milizie turche e circasse di origine servile, potenti sotto la dinastia degli Ayyubiti, che soppiantarono definitivamente nel 1250, assumendo il diretto dominio in Egitto (1250-1517) e in Siria (1260-1516). Si distinguono due rami della dinastia dei Mamelucchi, quella dei Baḥrī e quella dei Burgī. Il ... Maométto II Maométto II (detto Fātiḥ "il Conquistatore"). - Sultano ottomano (n. 1430 - m. 1481), figlio di Murād II. Salì al trono nel 1451. Nel 1453 assediava e conquistava Costantinopoli: successivamente occupò il Peloponneso, Trebisonda, Mitilene, l'Eubea, parte dell'Albania, le colonie genovesi della Crimea; ... Selgiuchidi Dinastia turca musulmana, che nel sec. 11° riunì sotto il suo dominio la Persia, la Mesopotamia, parte dell’Asia Minore e la Siria, e sulla fine di quel secolo si spezzò in vari rami tra loro indipendenti. Capostipite della dinastia fu l’emiro Toghrul Beg, nipote dell’eponimo Salgiūq, che formò un principato ... Bāyazīd I Bāyazīd I ‹-aʃìid›. - Sultano ottomano (1359-1403), figlio di Murād I. Successe al padre, in età di trent'anni, sul campo di battaglia di Kossovo, e riprese la vigorosa spinta conquistatrice, in Europa e in Asia, che gli valse il soprannome di Yildirìm ("il fulmine"). In Europa invase l'Ungheria e la ...
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    Enciclopedia dei ragazzi (2006)
    Silvia Moretti Un sovrano dei paesi musulmani Sultano è stato in passato il titolo dei sovrani dell’Impero ottomano (fino al 1922), di molti principi arabi e africani e di regnanti musulmani del Sud-Est asiatico. Ancora oggi il titolo viene assunto dai governanti di alcuni Stati minori della Penisola ...
Vocabolario
sultano
sultano (ant. soldano) s. m. [dall’arabo sulṭān, voce di origine siriaca, passata dal senso originario di «podestà, autorità, potere assoluto» a quello di «principe, sovrano»]. – Titolo del sovrano dell’Impero ottomano fino alla fondazione...
sultanìa
sultania sultanìa s. f. [der. di sultano], letter. – Sultanato, soprattutto come carica e dignità.
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