T. R. B., Cultura

Enciclopedia dell' Arte Antica (1973)

T. R. B., Cultura (Trichterbecherkultur; Cultura del vaso con collo a imbuto)

A. M. Bietti Sestieri

Sotto questo nome vengono riunite un gruppo di manifestazioni culturali neo-eneolitiche che interessano una vastissima zona del continente europeo (Scandinavia, Paesi Bassi, Germania settentrionale e centrale, Polonia, Boemia e Moravia). Per le fasi iniziali sembra possibile, almeno su basi tipologiche e stilistiche, riconoscere una effettiva unità culturale dei varî gruppi T.R.B., mentre nelle fasi più avanzate si manifesta una progressiva differenziazione. Tuttavia alcune forme ceramiche fondamentali restano, sia pure con variazioni locali, patrimonio comune di tutti i gruppi. Allo stato attuale delle ricerche sembra dimostrata in modo relativamente sicuro la contemporaneità di svolgimento della cultura T.R.B. nelle varie zone in cui appaiono gruppi ad essa attribuiti; la terminologia usata dagli studiosi per la definizione del periodo di svolgimento varia però da zona a zona: la cultura T.R.B. della Scandinavia è attribuita, secondo gli studî danesi, alle fasi antica e media del Neolitico locale, mentre le manifestazioni T.R.B. in Europa centrale sono considerate generalmente appartenenti al Neolitico Recente o Finale o all'Eneolitico.

Tutti i gruppi T. R. B. sufficientemente noti hanno lasciato testimonianze di un'economia basata sull'agricoltura e sull'allevamento. Nei paesi scandinavi la cultura T. R. B. è stata particolarmente studiata nel territorio danese. Il suo svolgimento è in parte parallelo a quello della cultura Ertebølle (cultura con economia basata sulla raccolta di conchiglie, ma che, almeno nelle fasi più tarde, conosce la ceramica). Il principale studioso della cultura T. R. B. scandinava, C. J. Becker, ha riconosciuto in Danimarca quattro fasi principali (A-D); le fasi A, B e C appartengono al Neolitico Antico, la fase D e lo svolgimento successivo al Neolitico Medio. La distinzione in fasi, basata inizialmente su elementi stilistici e tipologici, si è poi dimostrata valida anche come cronologia relativa. La fase A (Danimarca meridionale e Skåne) è nota da stazioni e trovamenti isolati; sono frequenti le mescolanze con elementi della cultura Ertebølle. Nella ceramica le forme principali sono il bicchiere a imbuto, che ha collo breve non distinto, corpo arrotondato e fondo piano, con rara decorazione costituita da una o due file di brevi solchi verticali, di punti o di impressioni a cordicella; come nelle fasi successive, esso appare anche in una variante con una serie di piccole anse applicate fra collo e spalla. Abbiamo poi grandi vasi con profilo a S e fondo piano, tazze profonde con collo distinto svasato, bottiglie biansate, dischi di ceramica presenti anche nella fase successiva, che stabiliscono secondo Becker un rapporto con la civiltà di Michelsberg (v. vol. iv, p. 1117). Le accette sono di selce levigata con tallone a punta. Fra le stazioni la più nota è quella di Store Valby (isola di Sjaelland), che mostra uno stanziamento T. R. B. puro; in altre; come quella di Muldbjerg (Sjaelland), elementi T. R. B. e Ertebølle sono mescolati. Non si conoscono tombe di questa fase. Molti trovamenti (vasi, ossa di animali e umane) provengono da paludi, e sono concordemente interpretati come testimonianze di culto.

Nella fase B la cultura T. R. B. è diffusa in tutta la Scandinavia meridionale e in parte della Svezia centrale (gruppo di Vrå, fase iniziale); è nota attraverso abitati, come quello di Havnevel (Sjaelland), e tombe, la più nota delle quali è stata scoperta a Virring, nello Jutland. Nella ceramica abbiamo una distinzione più netta fra le varie parti dei vasi; nel bicchiere a imbuto, per esempio, il collo è ora distinto dalla spalla. Le altre forme tipiche sono coppe profonde a collo distinto svasato, bottiglie bio quadriansate con collo cilindrico più alto rispetto alla fase precedente, grandi vasi per derrate con collo breve e con una serie di prese verticali forate applicate nella parte inferiore, presso il fondo, bottiglie a collare (sporgenza discoidale a metà circa dell'altezza del collo). La decorazione è ancora piuttosto scarsa e riservata alla zona al disotto dell'orlo dei vasi, i cui fondi sono ora arrotondati. Le accette di selce hanno il tallone assottigliato. Continua in alcune stazioni la conimistione con elementi della cultura Ertebølle, mentre in altre (Havnevel) la cultura T. R. B. appare pura. Le poche tombe note sono nella terra, senza protezione di pietre.

Con la fase C, che segna l'apparire di sepolture dolmeniche, è possibile distinguere numerosi gruppi locali, diffusi in Danimarca, Svezia meridionale e centrale e parte della Norvegia.

Continuano gli abitati misti Ertebolle-T. R. B. accanto ad abitati T. R. B. puri come il villaggio di Barkaer (Jutland orientale), nel quale sono state messe in luce due lunghissime case parallele, e la stazione di Knardrup (Sjaelland) con case di piccole dimensioni. Le tombe non megalitiche sono nella terra, con o senza protezione di pietre, con piccolo tumulo o piane; quelle megalitiche hanno una piccola camera dolmenica (inizialmente quadrangolare, più tardi con cinque o sei lati) che serve per una sola sepoltura in posizione distesa; il tumulo è circolare o allungato. L'ipotesi generalmente accettata sull'origine dei primi dolmen danesi è che essi non derivino dall' Europa occidentale, ma siano semplicemente versioni locali della forma di sepoltura tipica delle popolazioni neolitiche nordiche (sepoltura singola in posizione distesa con protezione di pietre), nate per la presenza nella zona di grandi massi erratici difficilmente divisibili, e quindi usati interi al posto delle pietre di piccole dimensioni in uso altrove. I tipi ceramici rimangono gli stessi della fase B, ma la decorazione è molto più ricca e varia e i fondi dei vasi sono sempre piani. Compaiono le asce-martello di pietra con testa a pomo, il rame (tomba di Salten, nello Jutland); dalle paludi provengono numerosissime perle di ambra. Fra i gruppi locali il più importante è il gruppo megalitico, che inizialmente è limitato alla Danimarca sudorientale e si diffonde più tardi su tutto il territorio danese e nella Svezia sud-occidentale. La fase C segna, in linea generale, la fine del Neolitico Antico, ma è probabile che alcuni gruppi locali non megalitici continuino anche durante il Neolitico Medio.

Il Neolitico Medio si svolge attraverso cinque fasi che prendono nome dalle principali stazioni danesi in cui appaiono. La prima fase è suddivisa in I a (Troldebjerg) e I b (Klintebakke); la seconda fase è nota in particolare dalla stazione di Blandebjerg, la terza da quella di Bundsø, la quarta e la quinta rispettivamente dalle stazioni di Lindø e Store Valby (fase tarda). I fase: la sottofase I a corrisponde alla fase D nello svolgimento della ceramica T. R. B. Nella stazione di Troldebjerg (isola di Langeland) sono state messe in luce una casa lunga 71 m e una fila di case di piccole dimensioni con pianta a D. Le sepolture sono quasi eslusivamente in dolmen poligonali di tipo recente. La sottofase I b, rappresentata particolarmente nella stazione di Klintebakke (Langeland), segna l'inizio delle tombe a corridoio, sepolture dolmeniche a deposizioni multiple con tumulo circolare o allungato e grande camera sepolcrale a pianta ovale o rettangolare con corridoio di accesso, probabilmente introdotte dall'Europa occidentale, che continuano forse anche nella seconda fase del Neolitico Medio. Le forme ceramiche della prima fase sono le stesse della fase C, tranne la bottiglia a collare, ma con variazioni nello stile e nella decorazione. Questa è spesso molto ricca, e copre tutta la superficie del vaso. Una forma nuova è la grande coppa su alto piede troncoconico. Durante questa fase si verifica un'accentuazione degli spigoli nel profilo dei vasi. Le asce da lavoro di selce hanno ancora il tallone sottile, le accette da combattimento sono piatte, a doppio taglio. A questa fase, o forse alla fase C, va attribuito, secondo Becker, il ripostiglio di Bygholm (Jutland orientale), formato da asce, un pugnale e braccialetti di rame riuniti in un vaso a imbuto. La II fase del Neolitico Medio rappresenta lo svolgimento della prima: nella ceramica si sviluppa lo "stile angoloso": da un punto di vista stilistico la ceramica di questa fase e della successiva è molto affine a quella del gruppo centroeuropeo di Wakernienburg. Le fasi III, IV e V del Neolitico Medio vedono l'arrivo e la diffusione, in Danimarca e in Svezia meridionale, della cultura delle tombe singole o dell'accetta da combattimento, collegata con i gruppi europei portatori della Schnurkeramik (v. cordicella, decorazione a, vol. ii, p. 827); ci troviamo con queste fasi al difuori dei limiti della vera e propria cultura T. R. B., tuttavia possiamo ancora seguirne gli ultimi sviluppi nella ceramica con una crescente decadenza qualitativa che culmina, nella V fase, con una produzione di rozzi vasi di grandi dimensioni non decorati; e nell'industria litica con il passaggio dal tipo di accetta con tallone sottile a quello con tallone spesso. La cultura T. R. B. medioneolitica è nota da trovamenti nelle isole danesi, nello Jutland centrale e settentrionale, nello Skåne e forse nel Vastergotland.

Nella pianura nordeuropea dalla Germania settentrionale alla Polonia, testimonianze delle fasi più antiche della cultura T. R. B. sono generalmente soltanto vasi isolati, che C. J. Becker ha riunito in un gruppo A-B corrispondente alle prime due fasi danesi. Dato il carattere dei trovamenti questa corrispondenza ha un fondamento quasi esclusivamente tipologico e stilistico. Successivamente si sviluppano in quest'area diversi gruppi locali.

Nei Paesi Bassi e in Germania nord-occidentale, in abitati e tombe, una ceramica con ricca decorazione a incisione profonda (Tiefstichkeramik), le cui forme principali sono vasi a spalla (corpo troncoconico, spalla piana e collo cilindrico), coppe, bicchieri a pareti verticali, bicchieri a imbuto, bottiglie a collare. Le tombe sono piane oppure con tumuli allungati che coprono dolmen rettangolari. Secondo Becker questo ramo della cultura T. R. B. può essere considerato come un gruppo locale megalitico della fase C danese, che continua in corrispondenza con il Neolitico Medio; nella ceramica è evidente la presenza di elementi derivati dalla cultura di Rössen (v. danubiana, civiltà, vol. ii, p. 3). Fin dalla fase più antica, e cioè in corrispondenza con la fase C danese, compaiono in questa zona le tombe a corridoio.

Nel Mecklenburg e in Pomerania K. Jaždžewski ha riconosciuto i gruppi di Molzow e di Zarrenthin, anch'essi corrispondenti alla fase C in Danimarca. I rinvenimenti provengono soprattutto da sepolture, in cista litica, con o senza tumulo, o piane. Nel gruppo di Molzow forme tipiche sono il bicchiere a imbuto basso e largo, la bottiglia biansata a collo cilindrico, la brocca. La decorazione è costituita essenzialmente da gruppi di sottili solcature verticali sulla spalla dei vasi. Il gruppo di Zarrenthin è invece caratterizzato da bicchieri a imbuto di forma slanciata, con collo non decorato e corpo ricoperto di sottili solcature verticali; frequenti anche le bottiglie a collare.

In Polonia la fase iniziale della cultura T. R. B. è nota, oltre che da trovamenti isolati, anche dalla stazione di Sarnowo, in Kujavia. Nella sequenza proposta da E. F. Neustupný essa rappresenta la fase A. Alla fase B appartengono trovamenti sporadici riferibili al gruppo di Baalberge (v. in seguito); questa fase segna l'inizio dell'architettura megalitica, con tumuli allungati e circolari. Fra i rinvenimenti possiamo ricordare il ripostiglio di ceramiche di Pikutkowo, in Kujavia. La fase C, o gruppo di Gaj, prende nome da una stazione trovata al disotto di un tumulo della Kujavia. La ceramica ha una decorazione piuttosto ricca, che l'accosta alle tombe boeme di Siřem e al livello C 2 della stazione di Jevišovice in Moravia (v. in seguito). Forme tipiche sono bicchieri a imbuto, bottiglie a collare, anfore, ciotole a spalla. La fase D o fase di Wiórek è caratterizzata da bicchieri a imbuto, bottiglie a collare, anfore, grandi vasi situliformi per derrate, brocche, attingitoi. La decorazione è costituita soprattutto da motivi verticali di gruppi di linee semplici o riunite da tratti orizzontali. Tipica la decorazione della superficie interna dell'orlo dei vasi. Nella fase E, o fase di Lubón, le forme ceramiche sono simili, ma abbondano le bottiglie a collare. La decorazione tipica è costituita da quattro-sei file parallele di impressioni a cordicella intrecciata, associate con motivi a reticolo, generalmente sulla superficie interna, più raramente su quella esterna, dell'orlo di bicchieri e scodelle a imbuto.

Le due ultime fasi sono documentate soprattutto nel Sud della Polonia. Nella stazione di Gródek Nadbuzny ceramica delle fasi D-E è associata con ceramica riferibile a una fase tarda della cultura di Tripol'je (v. vol. vii, p. 987). Le tombe a tumulo, numerose soprattutto nella Kujavia, hanno pianta trapezoidale o triangolare allungata, con recinzione di grosse pietre e tracce di strutture lignee; le deposizioni sono semplicemente coperte dalla terra del tumulo.

Lo svolgimento della cultura T. R. B. in Germania centrale e in Cecoslovacchia è strettamente collegato dalla presenza nelle due zone dei medesimi gruppi culturali. Per una migliore comprensione delle linee generali dei problemi ad essa relativi è necessario premettere una breve descrizione dei gruppi principali rappresentati nella zona.

Gruppo di Baalberge: è diffuso in Germania centrale (Sassonia-Turingia). e in Boemia, con diramazioni in Polonia, Moravia e Bassa Austria. La ceramica, generalmente non decorata, comprende, fra le forme principali, brocche e brocchette a collo distinto cilindrico, anfore bio quadriansate, meno frequentemente bicchieri e ciotole con collo a imbuto. Cordoni plastici sono talvolta applicati sulla spalla o sotto le anse dei vasi. Le sepolture, da cui proviene la grande maggioranza dei trovamenti, sono singole, in semplice terra o in cista litica, con tumuli circolari o allungati, talvolta con recinzione di pietre disposte in forma triangolare o rettangolare. Nella località che dà nome al gruppo (Baalberge presso Bernburg, sulla Saale) è stato messo in luce un sepolcreto con numerose deposizioni sotto un grande tumulo.

Gruppo di Salzmünde (stazione presso Halle, sul medio corso della Saale): è diffuso in Germania centrale e in Boemia. È noto da stazioni e tombe. Nella ceramica le forme tipiche sono anfore a collo cilindrico, anforette, brocche e brocchette con collo cilindrico alto e largo e basso corpo biconico, coppe carenate; frequente la decorazione incisa, con linee a zig-zag, punti, gruppi di linee parallele. Le asce e accette sono di pietra, raramente di rame. Sepolture non megalitiche, sotto tumuli o in cista o involucro litico, generalmente con un solo vaso di corredo. Frequenti i seppellimenti negli abitati. Nella Germania centrale gli abitati si trovano per lo più in luoghi elevati, in Boemia quasi esclusivamente in pianura.

Gruppo Walternienburg-Bernburg: diffuso nella sola Germania centrale, è noto da abitati e tombe. Nella ceramica prevalgono forme angolose, che richiamano lo stile del Neolitico Medio danese. Compaiono tazze ansate, anfore, coppe su alto piede, spesso decorate a incisione. Le tombe sono camere megalitiche con corridoio, di tipo nordico, e tombe singole in cista litica o in semplice terra; secondo U. Fischer, questo gruppo può essere considerato la diramazione in Germania centrale della cultura nordica delle tombe a corridoio, e rappresenta la fase finale della cultura T.R.B.

In Boemia e Moravia lo svolgimento della cultura T. R. B. non è ancora del tutto chiarito. Gli abitati sono generalmente in luoghi aperti (pianure loessiche o terrazze fluviali), le sepolture sono in cista litica o nella terra, raramente con tumulo. Qualche volta, seppellimenti negli abitati. Nella fase più recente in Moravia compaiono sepolture a incinerazione raggruppate sotto lunghi tumuli (necropoli di Slatinky e Ohrozim). La fase più antica è rappresentata da trovamenti isolati, il più importante dei quali è un gruppo di vasi trovato a Božice, in Moravia (bicchieri a imbuto, bottiglie biansate, vasi con corona di prese presso il fondo); questi materiali possono essere accostati a quelli delle fasi A e B danesi. La fase successiva è rappresentata da tombe, trovamenti isolati e, in misura molto minore, da stazioni, attribuibili al gruppo di Baalberge. Lo svolgimento successivo segna una differenziazione fra le manifestazioni T. R. B. della Boemia e della Moravia. In Boemia, durante la fase di Siřem, compaiono forme ceramiche simili a quelle del gruppo di Baalberge, ma con decorazione esegnita a stampiglia. A questa fase boema corrisponde in Moravia la fase definita dal livello C 2 della stazione di Jevišovice: anche qui compare una ricca decorazione stampigliata, ma le forme ceramiche differiscono da quelle di Siřem. In Boemia abbiamo poi la fase di Salzmünde, in cui la decorazione della ceramica è prevalentemente incisa, e in Moravia la fase Jevišovice C 1 o Ohrozim, che mostra nella ceramica (bicchiere e scodella con profilo a S, anfora o bottiglia triansata con collo conico, brocca, tazza bassa a fondo arrotondato) l'introduzione di elementi della cultura di Baden o della ceramica scanalata. La parallelizzazione delle fasi boeme Siřem e Salzmünde con quelle morave Jevišovice C 2 e C 1, e la validità stessa delle due sequenze, sono state messe in dubbio, soprattutto sulla base dei risultati degli scavi condotti nella stazione di Hrada, in Boemia, che ha restituito ceramiche tipo Baalberge, Salzmünde, Baden e stampigliata, in una sola occupazione. Resta inoltre ancora aperto il problema del significato della ceramica tipo Baden in Moravia e quello della formazione delle successive culture tardo-eneolitiche di Řivnáč in Boemia e di Jevišovice in Moravia.

Per quanto riguarda la Germania centrale, la fase iniziale è, come altrove, definibile soltanto da un punto di vista tipologico, sulla base di trovamenti isolati di vasi che corrispondono a quelli delle fasi danesi A e B. Dopo questo orizzonte iniziale si succedono nella zona, secondo Becker e altri, tre fasi, definite dai gruppi di Baalberge, Salzmünde e Walternienburg, che rappresentano momenti distinti della medesima cultura. Secondo U. Fischer, invece, Baalberge si svolge attraverso due fasi successive, la prima delle quali è anteriore ai gruppi Salzmünde e Walternienburg, che sono a loro volta contemporanei e paralleli alla seconda fase di Baalberge. Infine secondo J. Preuss, almeno per quanto riguarda la Germania, Baalberge rappresenta la fase iniziale della quale Walternienburg è lo svolgimento nella parte settentrionale della zona, e Salzmünde, contemporaneo con un inizio forse di poco precedente, nella parte meridionale.

Elementi T. R. B. concorrono, secondo I. Scollar, a definire la fisionomia di alcuni gruppi, in particolare i gruppi sud-renano e boemo della cultura di Michelsberg e la cultura svizzera di Pfyn, in una fase corrispondente a Jevišovice C 2 in Moravia.

Le ipotesi formulate dagli studiosi sull'origine della cultura T. R. B. sono molto numerose e in genere discordanti. C. J. Becker pensava inizialmente all'Europa orientale; più recentemente egli ha invece proposto che la T. R. B. si sia originata in un'area a N delle culture Cucuteni-Tripol'je. V. G. Childe riteneva che la cultura T. R. B. fosse sorta nella pianura nord-europea per acculturazione delle genti mesolitiche locali sotto l'influsso delle più progredite culture meridionali. J. Troels Smith e altri sostengono invece, sulla base delle frequenti commistioni di elementi T. R. B. e Ertebølle, che essa deriva direttamente dalle culture mesolitiche scandinave; I. e E. Neustupný hanno proposto di ricondurne l'origine alla cultura ungherese di Lengyel, mentre J. Kowalczyk ritiene che abbia avuto inizio nel territorio della Polonia centrale, per impulsi provenienti dall'Europa-sud-orientale attraverso il bacino del Bug.

Per quanto riguarda la cronologia si ritiene, in linea generale, che i diversi e numerosi gruppi T. R. B. abbiano avuto uno svolgimento parallelo, anche se le opinioni variano sul problema della corrispondenza fra le singole fasi in Danimarca e nelle altre zone europee.

In particolare, per limitarci a uno degli aspetti più importanti del problema, il gruppo centro-europeo di Baalberge viene considerato da molti studiosi parallelo della fase C danese; E. F. Neustupný, seguito da H. Thomas, ritiene invece che Baalberge corrisponda almeno in parte alla fase B in Dammarca, mentre secondo J. Preuss le manifestazioni più antiche del gruppo di Baalberge corrispondono all'orizzonte A-B di Becker, e cioè rappresentano l'inizio della cultura T. R. B. in Germania centrale.

Elementi di cronologia assoluta ci sono offerti dalle numerose datazioni al radiocarbonio, relativamente concordanti nelle varie zone, riferibili a manifestazioni T. R. B. Secondo un recente studio di H. Thomas, l'inizio della cultura T. R. B. può essere collocato intorno alla metà del IV millennio a. C.; mentre E. F. Neustupný propone una correzione sistematica delle datazioni al radiocarbonio che ne sposterebbe il momento iniziale alla fine del V o al principio del IV millennio.

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