Termine che designa i popoli iranici (ceppo linguistico indoeuropeo), coniato nell’Ottocento e derivante dall’appellativo con cui i popoli iranici si chiamavano fra di loro (dal sanscrito ariyà- «signore»). Dopo che il sanscrito fu conosciuto in Europa, si credette che esso fosse la lingua originaria, perfetta, madre delle lingue indoeuropee, portata nell’India da un gruppo di società antropologicamente ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] «i balbettanti»). Da ciò sorse la contrapposizione fra Elleni e Barbari (non Elleni), che si modificò tuttavia nell’ellenismo, allorché il concetto di ‘elleno’ si ampliò, indicando ogni uomo partecipe ...
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ALANI′
Fedor Schneider
È una grande stirpe indoeuropea, la quale, dopo l'apparizione dei Germani orientali alle foci del Danubio, si presenta congiunta con essi, ma non è di origine germanica. Essa [...] appartiene invece agl'Irani (Arii), e precisamente al ramo nomade (scito-sarmatico) di quelli; anzi il loro nome linguisticamente equivale a quello di Irani. Giuseppe Flavio (Bell. Iud., VII, 17, 4) li chiama Sciti; è dunque probabile che derivassero ...
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ALESSANDRO di Bisanzio
Alberto Pincherle
Salì in età molto avanzata (73 anni) sulla cattedra episcopale che occupò per 23 anni, prendendo parte al concilio di Nicea (325) e combattendo Ario, con cui [...] ; e la sua fine fu attribuita all'intervento divino, provocato dalle preghiere del vecchio vescovo (Teodoreto, Hist. eccl. I, 3; S. Atanasio, Ad episc. Aeg. et Lib.; ad Serap. de morte Arii, in Patrologia Graeca, XXV, coll. 580 seg.; 685 segg.). ...
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GIOVANNI di Paolo (Giovanni di Paolo Romano)
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo marmorario originario di Roma, figlio primogenito di Paolo, il capostipite di una famiglia di [...] Mura, commissionato dall'abate Ugo e datato 1148: "Ioh(anne)s Petrus Ang(e)l(u)s et Sasso filii Pauli marmor(arii) hui(c) op(er)is magistri fuer(unt)".
Il ciborio si trovava originariamente in un ambiente retrostante l'abside della basilica pelagiana ...
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INDO, Civiltà dello (v. vol. I, p. 713, s.v. Asia, Civiltà antiche della; vol. IV, p. 135, s.v. Indiana, Arte)
M. Vidale
) Civiltà urbana dell'Età del Bronzo, che prende il nome dal sistema geografico [...] di redazione assai più tarda), e agli scarsi accenni che tali testi contenevano a popolazioni autoctone, sconfitte dagli Arii invasori. L'attenzione di filologi e archeologi era concentrata sullo studio del sanscrito e sulla ricostruzione dell'antica ...
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JAINISMO (pron. giainismo)
Ambrogio Ballini
Religione affermatasi nel NordEst dell'India nel secolo VI a. C. e così denominata dall'appellativo Jina "vincitore", col quale vengono designati generalmente [...] , 36.000 monache, 159.000 laici, 318.000 laiche, ecc.
Fieri che il loro maestro Mahāvīra si sia rivolto ad Arii e non Arii nella predicazione della dottrina (Aupūpatika-Sūtra 56), giacché l'amore e la rettitudine sono universali, i jaina, certi delle ...
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JHŪKAR
C. Silvi Antonini
KAR Questa cultura prende il nome da un piccolo villaggio del Sind (Pakistan occidentale) dove, per la prima volta, fu possibile distinguerne i tratti essenziali. In seguito [...] complesso problema delle sue origini considerandola come caratteristica del periodo delle invasioni e quindi prodotto di quegli Indo-Arii troppo spesso chiamati in causa per risolvere i problemi della protostoria indiana.
A questa ipotesi, che fino ...
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Sabellio
Manlio Pastore Stocchi
Eretico del III secolo, aderì al monarchianismo (che negava la trinità delle persone divine) e sostenne la dottrina secondo cui il Figlio e lo Spirito Santo non sarebbero [...] his quae de Trinitate loquimur, duos errores oppositos cavere, temperate inter utrumque procedentes: scilicet errorem Arii, qui posuit cum trinitate personarum trinitatem substantiarum; et errorem Sabellii, qui posuit cum unitate essentiae unitatem ...
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GORRESIO, Gaspare
Ambrogio BALLINI
Indianista, nato a Bagnasco (Cuneo) il 20 giugno 1808, morto a Torino il 21 maggio 1891. Frequentò per due anni a Vienna corsi di filosofia e filologia classica. Tornato [...] (1873-74); I Vedi, ibidem, XIV (1878-79), I climi e le condizioni naturali dell'India, ibidem, XV (1879-80); Sul nome degli Arii, Torino 1882, ecc.
Bibl.: I. Pizzi, G. G., in Atti Accad. Torino, XLII (1906-1907), pp. 556-572; E. Windisch, Gesch. der ...
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