plasmodio
Parassita endocellulare del sangue di diversi vertebrati, uomo compreso. I p. sono protozoi appartenenti al genere Plasmodium, che comprende circa 50 specie, in maggioranza parassite e trasmesse [...] da zanzare dei generi Anopheles o Aedes. Quattro specie, trasmesse esclusivamente dalla zanzara anofele, causano la malaria umana: Plasmodium vivax, Plasmodium malariae e Plasmodium falciparum producono ...
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endotelina
Polipeptide ad azione vasocostrittrice, sintetizzato come proendotelina dalle cellule endoteliali dei Mammiferi e poi attivato da un enzima endocellulare specifico (endopeptidasi). Esistono [...] tre isoforme di e., dette ET-1, ET-2 ed ET-3, codificate da tre differenti geni; di queste solo l’ET-1 è prodotta nelle cellule endoteliali vasali e agisce nella regolazione a lungo termine del tono vasale. ...
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batteriofago
Mariarita De Felice
Virus che infetta i batteri. Normalmente viene detto semplicemente fago e come tutti i virus è un parassita endocellulare obbligato, ossia può riprodursi soltanto all’interno [...] di una cellula. Come gli altri virus, anche il fago è attivo soltanto verso un gruppo ristrettissimo di batteri simili fra loro e può avere forme molto diversificate, che comprendono sia strutture semplici ...
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virus
Particella infettiva di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche (20÷400 nm), incapace di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzata da vita parassitaria endocellulare obbligata. [...] Le infezioni da v. del sistema nervoso si verificano per la tendenza peculiare che alcuni di essi posseggono a infettare i neuroni (v. neurotropici) o, in genere, tutti i tessuti del sistema nervoso, per ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] autonoma e perciò caratterizzati dalla vita parassitaria endocellulare obbligata; sono agenti eziologici di numerose malattie di animali, piante e batteri.
Generalità
I v. sono costituiti da un solo tipo di acido nucleico (DNA o RNA) racchiuso in un ...
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SPOROZOI (lat. scient. Sporozoa Leuckart, 1879)
Leopoldo Granata
Questi interessanti organismi, limitati oramai (v. neosporidî) ai Coccidî, alle Gregarine e agli Emosporidî, costituiscono un gruppo veramente [...] naturale di Protozoi parassiti, caratterizzato dall'habitat citozoico endocellulare, almeno durante la prima fase dello sviluppo (essi possono determinare la distruzione delle cellule invase e agire inoltre come produttori di tossine) e da un' ...
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È una pigmentazione nera che presentano alcuni organi e tessuti in seguito ad un processo di infiltrazione di polvere di carbone nei loro elementi costitutivi. È quindi un genere di pigmentazione dovuto [...] ad una sostanza che proviene dall'ambiente e non si forma per processo metabolico endocellulare. È stata constatata in alcuni visceri umani, ma specialmente nei polmoni e nelle linfoghiandole annesse alle vie respiratorie. Il primo caso di antracosi ...
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Eccessiva concentrazione nel sangue di omocisteina. L’i., anche lieve, è in grado di indurre effetti aterogeni e trombogeni, anche se con meccanismi non ancora ben chiariti; tuttavia, è sperimentalmente [...] dell’intima arteriosa, proliferazione delle fibre muscolari lisce, turbe della coagulazione del sangue. Poiché il metabolismo endocellulare dell’omocisteina si svolge con l’intervento di enzimi di cui sono coenzimi le vitamine B6, B12 ...
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tossina Sostanza biologica avente azione dannosa, anche a minime dosi, sugli organismi viventi. Le t. possono avere varia origine: microbica (elaborate da schizomiceti, miceti, virus), vegetale (fitotossine), [...] proteica, ad alto potere antigene, liberati dalle cellule microbiche, ma talora individuate anche in sede endocellulare) ed endotossine (veleni batterici costituiti da lipopolisaccaridi, meno potenti delle esotossine, situate nella parete cellulare ...
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Neurologo, nato a Sondrio nel 1876 e morto a Milano il 26 dicembre 1940. Studiò a Pavia con C. Golgi, S. Riva-Rocci, C. Forlanini. Professore di clinica delle malattie nervose e mentali (1914), insegnò [...] di neuroistologia (citogenesi della cellula nervosa, minuta struttura delle guaine mieliniche, del reticolo pericellulare ed endocellulare e del loro comportamento nei processi patologici sperimentali), della fisiopatologia e della clinica dell ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...